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Libro e recesso su ebay: posso fare querela?

Ho acquistato tramite eBay un libro. Dopo più di una settimana dal pagamento con PayPal e dopo non aver ricevuto notizie dal venditore nonostante mia comunicazione, apro una contestazione con PayPal in cui scrivo al venditore di non inviare più nulla. A distanza di qualche ora arriva una mail con il codice di tracciatura. Al venditore scrivo di fermare il pacco, lui dice che non può, che ormai è spedito (ma sul sito del corriere vengo a sapere che è stato inviato il giorno dopo e non quello stesso giorno). Non ritiro il pacco, e il venditore dice che per avere il rimborso devo andarlo a ritirare in sede e rispedirlo. Ma a casa mia un pacco non ritirato torna indietro! In più il venditore non chiama il corriere per farselo rispedire e darmi questo benedetto rimborso. La mia domanda è: posso sporgere querela? Di fatto io non ho in mano nessun oggetto, e da prima che fosse inviato ho chiesto di non farlo!

Per sporgere querela, è necessario che ci sia un reato, mentre in un caso come questo a mio modo di vedere non c’è nessun reato, ma solo, al massimo, un illecito civile, che va gestito appunto in sede civile.

Quand’anche ci fosse un reato, molto difficilmente le autorità giudiziarie si potrebbero occupare di una vicenda di valore così bagatellare, sia per ragioni di opportunità, nonostante l’obbligatorietà in linea di principio dell’azione penale, sia per l’influsso di nuovi istituti, tra cui segnatamente la particolare tenuità del fatto che determina l’archiviazione senza che possa proseguire un procedimento penale.

Tu capisci che non si possono muovere i Carabinieri o la Polizia di Stato tutte le volte che a una persona viene consegnato o non consegnato un libro o un oggetto del genere…

Al di là di questo, si tratta di una vertenza che non ha il minimo senso trattare tramite strumenti legali e giudiziari, proprio per il suo infimo valore, a meno che non si parli di un libro antico e raro di pregio, che però non credo si possa acquistare frequentemente tramite piattaforme come ebay.

Bisogna capire che gli strumenti giudiziari sono piuttosto grossolani e comportano sempre un costo non trascurabile per il loro utilizzo, di talchè una vasta serie di ipotesi di vertenze di basso valore sono destinate a rimanere fuori dall’ambito della loro applicazione, sempre che uno non voglia spendere migliaia di euro per coltivare una vertenza del valore di 10-20 euro…

Se credi, puoi provare a tutelarti spedendo al venditore una diffida da te redatta, attenzione però che il rischio di fare danni è abbastanza consistente. La cosa migliore sarebbe sicuramente cercare un accordo.

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Processo per truffa: si può evitare se non si hanno soldi?

dopo avere ricevuto un decreto penale di condanna per truffa 640 cp (23 Euro) in seguito ad una querela rilasciata ai carabinieri dalla persona offesa nell’ Agosto 2008, e presentato opposizione, ora mi è giunta la notizia di presentarmi davanti al Giudice di un’altra città tra qualche mese.
Considerando il fatto che non lavoro e i miei non vogliono pagarmi l’avvocato visto che hanno già spese loro a cui far fronte (che mi ha chiesto 4.000 Euro), non è possibile fare prescrivere il reato o chiedere remissione di querela?
Per rimandare il processo, non avere un centesimo, può essere considerato legittimo impedimento?
O posso avvalermi del gratuito patrocinio senza includere le entrate totali della famiglia, dato che nessuno vuole o meglio può aiutarmi?
A quale soluzione posso optare?
Premetto che questa denuncia per truffa sarebbe la spedizione di un oggetto di poco valore non andata a buon fine sul sito ebay, risalente appunto al 2008.

Anche io considero processi di questo genere, e per importi di questo tipo, assolutamente demenziali, ma è chiaro che non ne puoi uscire con soluzioni altrettanto improponibili come il sostener di non avere un centesimo o chiedere il patrocinio gratuito escludendo i tuoi genitori dal reddito familiare solo per questa volta.

A mio giudizio, prima di rassegnarsi a sostenere un dibattimento per una cosa di questo genere, il cui costo potrebbe essere effettivamente piuttosto alto, serbe bene tentare come accenni anche tu di raggiungere un accordo con la persona offesa, e sempre che il reato contestatoti sia perseguibile a querela.

Per raggiungere questo accordo però è necessario che un avvocato faccia delle trattative, spendendo alcune ore del tuo tempo sul tuo caso, ed anche questo, purtroppo, è un vero e proprio lavoro che deve essere pagato.

Certo, può costare molto meno di un intero dibattimento, ma il problema è che quando inizi una trattativa non sai mai se arriverà a buon fine, per cui può anche darsi che tu investa un po’ di soldi in una cosa che poi non serve a niente.

Io al tuo posto però ci proverei perché una condanna sul certificato del casellario per una cosa così cercherei di evitarla.

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Se un utente mi lascia un feedback negativo su ebay come mi posso tutelare?

sono il titolare di un account ebay che ha ricevuto un feedback negativo per un transazione che ha avuto un piccolo ritardo nella spedizione (a causa mia devo ammetterlo, c’è stato un piccolo ritardo di qualche giorno). Ma ritengo tuttavia che ci sia una sproporzione dal danno subito dall’acquirente e quello fatto alla mia azienda. L’acquirente non si è fatto scrupoli nel rilasciare il feedback negativo che ci compromette non poco. Ho provato a mettermi in contatto con ebay che mi ha negato la possibilità di rimozione di tale feedback in quanto in linea con il loro regolamento. Ho provato anche a chiamare l’acquirente ma ha intuito che fossi io e ha staccato la conversazione. La mia azienda è chiaramente danneggiata da questa situazione, e vorrei agire sia sul piano penale con una querela sia sul piano civile per il risarcimento del danno. Vorrei sapere se ciò è fattibile e se eventualmente Voi potreste aiutarmi, e a che condizioni.

Abbiamo già parlato di situazioni del genere in un nostro precedente post, che puoi leggere qui.

Nel tuo caso, credo valgano più o meno le stesse considerazioni fatte allora.

Per cui io ti consiglierei senz’altro di procedere con una diffida, valutando poi in seguito per il resto.

Per conoscere le nostre condizioni, puoi collegarti alla pagina sulla diffida, oppure, se vuoi muoverti in modo diverso, chiederci un preventivo compilando l’apposito modulo.

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Se compro un cellulare su ebay ma non me lo consegnano?

ho comprato un cell. su ebay e l’ho già pagato… l’inserzionista si è disinscritto da ebay… gli ho mandato una mail e mi ha risposto di non preoccuparmi che mi sarebbe arrivato.. sono passati altri 15 gg e non ho visto niente… gli ho scritto mille mail ma non mi risponde

Ne abbiamo parlato tante volte nel blog, può benissimo essere una truffa e la piattaforma di ebay non fornisce nessun tipo di garanzia al riguardo.

Anche se la fornisse, peraltro, non sarebbe facile escuterla, dal momento che la società che gestisce ebay ha sede in Lussemburgo.

Prova a segnalare il problema ad ebay stessa e vedi che cosa succede.

Se, poi, hai gli estremi di questo venditore, puoi valutare di far aprire una vertenza sia civile che penale, tramite una denuncia per truffa, mediante un avvocato.

Ovviamente, per queste cose devi valutare attentamente il rapporto costi / benefici perché quasi sempre finisci a spendere di più di quello che potresti recuperare, in relazione anche alle possibilità di recupero.

Io sconsiglio oramai da anni di acquistare su ebay, meglio preferire venditori seri come Amazon. In ogni caso indispensabile avere una tutela giudiziaria per fare qualsiasi affare su internet.

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Posso querelare un acquirente che mi lascia un feedback negativo su ebay?

vorrei avviare una querela per diffamazione a mezzo stampa a causa di un feedback negativo ricevuto su Ebay da parte di un acquirente.
Sono legale rappresentante di una s.a.s., abbiamo appena avviato le vendite su Ebay, riteniamo che ricevere tale feedback (tra l’altro immotivato, in quanto abbiamo regolarmente spedito l’oggetto acquistato) comporti un notevole danno per il proseguo dell’attività e quindi vorrei non lasciare cadere la questione e tutelare i nostri interessi. Abbiamo gia’ tentato una richiesta di revisione di feedback direttamente sul sito Ebay che pero’ ci e’ stata negata da parte dell’acquirente, nonostante sia stato messo al corrente della possibile denuncia da parte nostra.
Chiedo cortesemente di sapere quali passi conviene seguire e quali sono i costi a cui andremmo incontro, vorrei sapere inoltre se è possibile ottenere anche un risarcimento economico per il danno subito.

Bisognerebbe conoscere meglio le circostanze del caso, ma a «naso» direi che difficilmente ci possano essere gli estremi per una querela in un fatto come questo, dove tra l’altro l’utente esprime solo un «voto» e non un vero e proprio «giudizio» più o meno articolato, anche se mi pare che la policy di ebay al riguardo sia cambiata da un po’ di tempo.

In ogni caso, la querela sarebbe comunque, almeno in una prima fase, uno strumento sproporzionato per una vicenda del genere e bisognerebbe intervenire in prima battuta tramite una diffida redatta e inviata da un avvocato.

Bisognerebbe però anche capire dal lato tecnico se, dopo il primo rifiuto da parte dell’acquirente di revisione del feedback, sia per voi possibile inviare una nuova richiesta di revisione e per lui di conseguenza accettare.

Se ciò fosse ancora possibile, la cosa forse si potrebbe risolvere con una diffida, a seguito della quale il giudizio potrebbe essere rivisto «spontaneamente» da parte dell’acquirente.

Rappresentando tale iniziativa un costo molto inferiore, sia in termini di denaro che di risorse messe in campo in generale, rispetto alla querela, potrebbe essere uno strumento da utilizzare in tutti i casi in cui si subisce un giudizio negativo senza fondamento, e quindi anche un momento di policy aziendale per chi vende su ebay.

Se, ciò, invece non fosse ancora possibile, vedo molto difficile riuscire a cambiare concretamente il voto di feedback e non rimarrebbe che la strada del risarcimento danni, che però è tutto un altro tema, da valutare per bene dopo aver approfondito le circostanze del caso e senza, comunque, che si possa avere nessuna garanzia al riguardo, anche perché sarebbero da valutare in ogni caso i profili di solvenza dell’acquirente.

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Mi conviene spedire ad un cliente ebay senza avere prima il pagamento?

vorrei chiedere una delucidazione in merito alla vendita di un oggetto pubblicato su ebay mi trovo in difficoltà in quanto il mio acquirente è un americano cn parenti in portogallo sono in contatto cn lui tramite email da 4 giorni è intenzionato ad acquistare il mio oggetto ma vuole fare a modo suo a me la cosa nn convince…provo a spiegare ho messo in vendita una pelliccia al costo di 300 euro l’acquirente mi dice che l’acquista al prezzo di 300+120 x le spese di spedizione il totale della somma è quindi pari a 420 euro gli ho quindi inviato le mie coordinate bancarie x l’accredito della cifra mi chiede poi di spedire l’oggetto in portogallo. In altre email mi informa che ha provveduto al pagamento tramite la sua banca ma il trasferimento avverrà solo quando potrà verificare l’avvenuta spedizione tramite il numero tracking…mi sono informata ed ho contattato un corriere che mi ha sconsigliato di procedere con la spedizione prima i soldi e poi la spedizione.

Secondo me ha ragione il corriere…

Peraltro, questa non è una materia in cui sia utile più di tanto il consiglio di un legale, ma una situazione in cui deve essere il commerciante a valutare se intende concedere fiducia o meno, sapendo che ovviamente in caso di mancato pagamento poi c’è ben poco da fare.

La piattaforma ebay da questo punto di vista purtroppo non conferisce nessun valore aggiunto, nel senso che in caso di inadempimento di un acquirente ebay non si assume alcuna responsabilità e, in caso anche se la assumesse, purtroppo rimarrebbe molto difficile farla valere.

A me sembra una situazione poco chiara e io, se fossi al tuo posto, non spedirei onestamente.

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Cosa posso fare se ebay mi chiude il negozio senza motivo?

l’argomento e’ Ebay.
Dunque,avevo gia’un account privato,da 3 anni,senza mai nessun problema,quando,ad ottobre,ne apro uno venditore pro.
Dall’apertura ed iscrizione al negozio base,ho letteralmente tempestato l’assistenza clienti,una cinquantina di mie email,per chiedere info davvero su tutto,per cercare di procedere il più correttamente possibile.
Invio i doc richiesti (per tre volte,poiche’a mia richiesta di conferma,non li trovavano mai) attivo la PIVA Vies,verifica di paypal…tutto,insomma e continuo a contattarli fino a farmi confermare che fosse tutto ok.
Poi,li avviso che allestiro’il negozio avvalendomi del loro “scambio files”,al quale mi iscrivo.
Allestisco il negozio e,dopo MEZZ’ORA,mi trovo l’account sospeso.
Invio l’ennesima email,ricordando loro di non aver nessun impagato,di aver ottemperato alle loro richieste..etc,allegando anche un paio dei loro messaggi di conferma.
Risposta: sospeso per sempre. Ho chiesto ulteriori info,ancora senza successo.

Non sei il primo, purtroppo, a raccontarmi una storia del genere, e altre storie, sia pure di diverso tipo ma sempre riguardanti ebay, le puoi trovare trattate nel blog facendo una ricerca.

Il problema, tralasciando tutto quello che si potrebbe dire in diritto, è che ebay è una società alla quale è difficilissimo, se non impossibile, mettere il sale sulla coda.

Io potrei anche proporti di fare una diffida, ma so per esperienza personale che non rispondono neanche. Potrei proporti anche un ricorso cautelare ma, a parte i costi non certo trascurabili, non avresti comunque la certezza di risolvere la vertenza o vederti risarcito del danno subito.

Alla fine, credo che la soluzione migliore sia quella adottata da molti utenti che hanno cambiato la piattaforma e si sono messi a ricostruire il loro business su soluzione hostate in privato o presso altri fornitori più affidabili o con cui si può dialogare.

Il discorso sarebbe lunghissimo e pieno di implicazioni, perché siamo completamente in mano di grandi colossi che si sono bene organizzati per sfuggire alle maglie del diritto, oltre a ebay ce ne sono tantissimi altri, ma purtroppo si tratta di un fenomeno mondiale dove noi in Italia, con un sistema giudiziario completamente sfasciato, abbiamo ancora meno speranze di poter fare qualcosa.

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Se l’altra parte del contratto pretende di cambiarne il contenuto è estorsione?

desidero un chiarimento in merito alle compravendite fra privati anche non professionisti che si svolgono sui noti siti di aste online.
Una volta aggiudicato l’oggetto si conclude un contratto, che mi risulta essere legalmente valido e vincolante.
In particolare il venditore, può, dopo l’aggiudicazione, quindi a contratto concluso, variare unilateralmente i termini contrattuali ?
La richiesta di ulteriori importi, anche se esigui, sotto minaccia di recedere dall’accordo di compravendita non ha carattere estorsivo?
L’inadempienza contrattuale infatti sarebbe solo la minaccia di omettere quanto dovuto, mediante la quale si otterrebbe il condizionamento dell’altro contraente.
L’esiguità dell’importo non dovrebbe essere a mio giudizio rilevante, un po’ come per i parcheggiatori abusivi che pretendono pochi spiccioli per “custodire” l’auto, per i quali è stato plurime volte configurato il reato di estorsione . Mi sbaglio?

Parlare di diritto, e soprattutto di figure delicate come l’estorsione, in termini generali non ha nè il minimo senso nè la minima utilità pratica.

Se vuoi sapere se nel tuo caso si è verificata o meno un’estorsione, devi dire esattamente quello che è successo in concreto, lasciando poi a noi, che siamo i giuristi, di trarre le conseguenze in diritto.

Mi piacerebbe sapere se, quando andate dal medico, vi mettere a fare disquisizioni di medicina o se vi limitate a dire «mi fa male qui»…

Quando si va dall’avvocato, bisogna fare allo stesso modo, bisogna dire: è successo questo, è successo quello… Non mettersi a fare i giuristi che non è il vostro mestiere, ma quello per svolgere il quale ci assumete e ci pagate.

Su questa premessa, ti posso confermare che una parte contraente dopo la conclusione del contratto non può ovviamente modificare unilateralmente le condizioni del negozio, salvo che non sia stato previsto da una apposita clausola, che peraltro è generalmente considerata vessatoria e quindi presenta anche dei problemi quanto alla sua validità.

Da qui a dire che la pretesa di farlo configuri estorsione però ce ne corre un bel po’.

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cosa fare quando si subisce una truffa su ebay?

Lunedì 8 luglio alle 18:34 ho vinto un asta su ebay. Dopo tutte le varie mail di notifica e comunicazione coordinate bancarie, procedo col bonifico e comunico sia ad ebay, che al”truffatore”, che ho provveduto al pagamento tramite bonifico bancario. La mattina successiva, alle ore 03:43 (quasi 9 ore dopo), mi è arrivata una email da ebay avvertendomi che è stata bloccata l’offerta e di non proseguire col pagamento. Direi che è un po’ tardi per avvertire un utente, visto che un bonifico allo scattare della mezzanotte non è più possibile revocarlo! Sicuramente hanno bloccato la vendita perchè si sono accorti in ritardo che per certo l’account era clonato (aveva il 100% di feedback positivo, 101 traslazioni perfette…). Mi ha consigliato di contattarvi il signor Terrazzano di ebayabuse,visto che la cifra che mi han fregato è 3.772,36€! E sono un operaio…2 anni di risparmi… Vi volevo chiedere, prima di andare da un giudice di pace, vale la pena andare contro ebay alla luce di questi fatti?

Sono anni, probabilmente più di un decennio, che dico per fare acquisti su internet, specialmente su siti di aste on line, è assolutamente necessario munirsi di una assicurazione di tutela giudiziaria, ma tu sicuramente non ce l’avrai, perché nel nostro Paese è ancora poco diffusa, non si usa e uno come me, per giunta avvocato (e quindi visto con sfiducia perché, si sa, gli avvocati vogliono solo fregarti), che ne parla purtroppo sempre in solitudine o quasi non può cambiare le cose.

Chiudendo la parentesi, vediamo che cosa si può dire circa il da farsi in una situazione come questa, che purtroppo è tutt’altro che infrequente.

La cosa da chiarire è, per legge, che il primo, vero responsabile dell’illecito è solo il venditore, mentre ebay è solo una piattaforma fornitrice di servizio. Per poter stabilire, giuridicamente, la responsabilità di ebay ce ne corre purtroppo un bel po’.

La cosa è, poi, ancora più aggravata dal fatto che, se anche ci fossero buone basi per sostenere la responsabilità di ebay, comunque il circuito di ebay è gestito da una società, avente sede in Lussemburgo, alla quale è molto difficile mettere il sale sulla coda. Figurati che non rispondono nemmeno alle raccomandate, ignorandole completamente.

Per questi motivi, le possibilità di recuperare i tuoi soldi sono onestamente molto scarse. Se, nonostante tutto, vuoi tentare qualcosa, puoi fare la classica denuncia querela per truffa, che puoi fare sia con l’assistenza di un avvocato (cosa sempre preferibile, ma che naturalmente comporta una spesa), sia in proprio (in questo caso rischi di commettere qualche errore, ma non spendi niente e visto che si tratta più che altro di un tentativo forse ci può stare).

La strada che percorrerà la denuncia che eventualmente farai dipenderà molto dal funzionario di polizia giudiziaria al quale finirà in mano, se ha voglia di lavorarci sopra può darsi che qualche indagine venga fatta, viceversa in caso contrario. Non c’è bisogno di dire che la maggior parte dorme nei cassetti, ma nell’ottica del «tentativo» si può provare.

Ovviamente, in teoria, potresti fare anche tu le indagini tramite un avvocato, sono le famose «indagini difensive», ed eventualmente un perito informatico in collaborazione con il tuo avvocato, per vedere se dall’analisi dei messaggi, degli indirizzi IP e di tutte le altre tracce informatiche sia possibile risalire in qualche modo al responsabile, ma si tratta di attività molto costose, per cui torniamo al discorso iniziale: in mancanza di una tutela giudiziaria, che le avrebbe pagate al posto tuo, ti toccherà rinunciare.

Un profilo rilevante può essere quello che tu chiami di clonazione dell’account, ma che in realtà è un fenomeno diverso. Praticamente, se ho capito bene, un terzo malintenzionato, quello che poi ti ha truffato, ha carpito, tramite pratiche di phishing, craccando un sistema informatico o in altro modo, le credenziali genuine del soggetto titolare dell’account. Quindi l’account non è stato clonato, nel senso che non ne è stato creato un altro, è stato semplicemente violato, o appunto craccato, ed utilizzato da un delinquente che ha inserito aste proprie, indicando un proprio conto corrente come destinazione del bonifico, senza che il titolare dell’account se ne accorgesse fino ad un certo punto.

Ti dico tutto questo perché, a certe condizioni, si potrebbe profilare una responsabilità del titolare dell’account, dal momento che ognuno di noi ha il dovere (è un principio espresso dal diritto italiano, ma che trova corrispondenza nelle leggi di tanti altri paesi) di dotare i propri sistemi informatici di tutte le misure di sicurezza atte ad impedire che terzi possano impadronirsi dei dati conservati al loro interno, in particolar modo le credenziali degli account. La mancata adozione di queste misure potrebbe portare a responsabilità. Si tratta ovviamente di un discorso da valutare approfonditamente e bene, cosa per fare la quale sarebbero necessari accertamenti tecnici e raccolte di informazioni che ricadono in quanto esposto sopra: richiedono tempo e denaro.

In conclusione, purtroppo, non ho una soluzione per il tuo caso. Puoi provare a presentare la denuncia. A tutti gli altri che leggeranno questo articolo raccomando di nuovo esplicitamente di non muoversi da sprovveduti su internet, specialmente per somme di un certo tipo e su siti di aste, non state mica acquistando su Amazon. Munitevi di una assicurazione adeguata e spendete solo se siete sicuri dell’affidabilità del venditore.

quando dopo la vendita su internet il bene restituito è danneggiato

Mi occupo di vendita a distanza tramite il sito EBAY. Ho venduto una felpa scelta dal cliente. L’oggetto è  ritornato indietro perche la taglia scelta dal cliente non corrisponde alla sua misura. Ha richiesto la taglia inferiore, dietro nostra richiesta l’oggetto è stato rispedito per la sosituzione e richiesto il pagamento della seconda rispedizione. L’oggetto è ritornato con macchie di profumo. Come mi devo comportare?  Quali sono le regole per la sostituzione, Diritto di recesso o Rimborso.

Visto che la vendita è avvenuta tramite Ebay, dovresti vedere cosa stabiliscono le regole che avete accettato (venditore e compratore) al momento della registrazione ed in sede di transazione. A  rigor di logica, il bene essendo danneggiato, non può essere restituito. Il problema, se la tua controparte non vorrà acquistare il bene danneggiato, consisterà nel provare che è stato egli a farlo. In tal caso potresti provarlo con testimoni. In ogni caso, se dovessi decidere di agire giudizialmente nei suoi confronti, valuta se ne vale la pena o meno,  in base al valore del bene.