Categorie
diritto

Oggetti di proprietà o rubati: come distinguerli?

Avrei una domanda riguardante il taccheggio: chi stabilisce se un oggetto che ho in tasca o addosso è rubato o comprato in precedenza. Esempio: la mia ragazza esce da decathlon, il vigilante la ferma e decide di perquisirla, la mia ragazza consapevole di non avere nessun obbligo a farsi mettere le mani nella borsa dal vigilante acconsente per evitare inutili disguidi, quí arriva il bello, all’interno della borsa la mia ragazza porta sempre con sé una borraccia decathlon, la domanda è; chi stabilisce se quella borraccia sia stata rubata o acquistata in precedenza? Lo stesso dubbio può venire a me se venissi beccato con un paio di guanti in tasca, o con il pedale di una bici o con una barretta energetica o con un moschettone da arrampicata o con qualunque altro improbabile oggetto, che per quanto improbabile ne resta comunque impossibile stabilire se sia rubato o meno

Se non c’è il dispositivo antitaccheggio, sono circostanze che vengono lasciate alla valutazione della situazione in concreto, con le nozioni di esperienza che rientrano nella conoscenza di tutti.

In primo luogo, si vede abbastanza bene se un oggetto è completamente nuovo o anche solo un poco usurato, ad esempio.

Nei casi dubbi, inoltre, possono sopperire le telecamere di sorveglianza interna.

Insomma, non ci sono risposte definitive, ma ci sono diversi elementi, oltre a questi due citati a titolo di esempio, che possono aiutare a capire se un oggetto fa parte delle dotazioni di una persona o se è stato appena sottratto.

Naturalmente, in ultima istanza, nei casi dubbi, decide un giudice, sulla base della relazione delle forze dell’ordine intervenute, chiamate dalla sicurezza, per lo più, anche se ovviamente una persona cui fosse infondatamente contestato un saccheggio potrebbe chiamare dei testimoni a riprova del precedente acquisto legittimo o addirittura produrre documentazione, come nel caso in cui l’acquisto fosse avvenuto on line o su amazon.

Iscriviti al blog per ricevere il fondamentale post del giorno.

woman in beige coat talking on phone in furniture shop
Photo by Anthony Shkraba on Pexels.com
Categorie
diritto

Tentativo di taccheggio: è reato?

mi hanno scoperto mentre tentavo un furto in un negozio di abbigliamento. Alla fine ho pagato la merce col bancomat. Sono passibile comunque di querela? Se si cosa rischio? ( sono incensurato)

Il reato c’è, nel nostro sistema legislativo infatti viene punito, in base all’art. 56 del codice penale, anche il reato solo tentato, come appunto nel tuo caso in cui si ha un tentato furto.

supermercatoQuindi in linea di principio potresti essere denunciato dai titolari del negozio.

Per sapere che cosa rischi, bisognerebbe fare un’analisi più approfondita del caso e della tua situazione anche personale.

Ti suggerirei intanto più che altro di fare tra un mese o due un’istanza ex art. 335 cod. proc. pen. magari, per vedere se la denuncia è stata effettivamente presentata o meno.

Iscriviti al blog per non perdere il prezioso blog del giorno.

Categorie
diritto

Taccheggio: quando presentare il 335?

Non ho capito se l’ istanza 335 per furto al supermercato si deve presentare anche dopo 6 mesi dall’accaduto se non si e’ sicuri di essere stati denunciati o querelati.
*Quanto tempo hanno per poterlo fare? Esiste una scadenza per poter stare tranquilli o possono denunciarti anche passato altro tempo?*
Non e’ stato un furto avendo dimenticato di pagare della merce che avevo in una borsa della spesa appesa al carrello. Non mi hanno creduto, ho pagato la merce, mi han preso i documenti e il vigilantes mi ha detto che non mi avrebbero segnalato essendo la prima volta.
Ho 60 anni e sono pensionata da tanto tempo per una grande disgrazia in famiglia. Quella mattina avevo preso piu’ tranquillanti del solito. Non lo dico per farmi commiserare ma per spiegarle l’accaduto.Ora sto piu’ male sentendomi umiliata e con la paura che i miei( marito e madre anziana) lo possano venire a sapere.

Innanzitutto, grazie per esser diventata sostenitrice del blog tramite patreon. Grazie a ciò, ho dato priorità alla tua domanda e vi ho appunto dato risposto prima delle altre.

Non ci sono tempi di riferimento standard per queste cose, anche perché dipende dal tipo di reato che ti è stato contestato, se si tratta di furto, se circostanziato, come è molto probabile che sia, la denuncia può essere presentata anche dopo i tre mesi e sino al termine di prescrizione, che però ugualmente non si può determinare con precisione senza conoscere esattamente le circostanze del reato e del fatto.

Naturalmente, è improbabile che il titolare del negozio o supermercato aspetti un anno per presentare la denuncia, di solito o la presenta subito o non la presenta più.

Per queste considerazioni, può essere interessante depositare l’istanza del 335 dopo sei mesi, un anno, dal fatto, eventualmente ripetendola un paio di volte, giusto per chiarire quanto più possibile la situazione.

Categorie
diritto

Arredi trattenuti illegittimamente: che fare?

Ho disdetto per fine ottobre un negozio in affitto a Prato e fatto ritirare la merce da amico ma gli arredi erano rimasti con accordo con proprietario che avrei provveduto più avanti allo sgombero, visto la lontananza e i miei impegni, previo essere avvisato di nuovo affitto. Il negozio invece è stato venduto, senza darmene avviso, ad una persona che, contattata da me dopo insistenze sull’ex proprietario dice di averlo comprato proprio xké arredato coi mie arredi e luci. Ora per farmi andare a ritirarli vuole € 300 in contanti per il disturbo di aprirmi il negozio ancora vuoto. Il vecchio proprietario si defila e ambedue mi sfidano a far loro causa, pur avendo tentato una transazione per un minimo risarcimento. Nel frattempo i miei arredi e luci sono lì. Come devo fare per recuperarli o poter chiedere un risarcimento ad ambedue? Devo andare a denunciare alle Autorità la richiesta soldi in contanti per farmi entrare in negozio dal nuovo proprietario e il “furto” dei miei arredi e luci?

Se non hai ancora richiesto la restituzione dei tuoi beni per iscritto, circostanziando la situazione, con una diffida tramite avvocato stai, dal punto di vista giudiziario, parlando del nulla più assoluto, considerando che tutto si è svolto, sino ad ora, solo verbalmente tra voi.

Quindi il primo passo, anche per fare poi una eventuale denuncia querela, è sempre quello di far inviare, da un bravo avvocato, una diffida in cui chiedi la restituzione dei tuoi arredi, illegittimamente trattenuti, richiamando, se del caso, gli accordi intervenuti tra voi e anche la discutibile circostanza della pretesa di 300€ per aprire il negozio, su cui devi fare ogni riserva.

Una volta fatto questo, dovrai valutare se e come coltivare la vertenza in base al modo in cui le controparti – la diffida va spedita sia al vecchio proprietario che al nuovo – reagiranno.

Purtroppo, se non disponi di una polizza di tutela legale, le spese di assistenza legale dovrai anticiparle tu, senza nessuna garanzia di poterle poi recuperare in seguito.

Ti raccomando, con l’occasione, di iscriverti alla newsletter del blog, o, se non ti piace la mail, al gruppo Telegram, in modo da non perderti importanti e utili aggiornamenti quotidiani.

Categorie
diritto

Vicini che rubano: posso mettere le telecamere?

DA CIRCA 4 ANNI HO DEI NUOVI VICINI ..IO ABITO IN UNA VILLETTA RECINTATA CON CIRCA 3 ETTARI DI TERRENO HO IL GIARDINO E L ORTO …LORO PERSONE ODIOSE SCOSTUMATE MA SOPRATTUTTO GRANDISSIMI LADRI RACCOLGONO COSE DALL ORTO FIORI IN GIARDINO E PICCOLE QUANTITA DI LEGNA QUESTO SUCCEDE QUANDO IO SN A LAVORO FACCIO L INFERMIERA QUANDO SANNO KE IO LAVORO LORO SAKKEGGIANO….SE INSTALLO UNA TELECAMERA POSSO CASTIGARLI GRAZIE…..VORREI COGLIERLI SUL FATTO E RIEMPIRLI DI LEGNATE…XO MI MANTENGO

Ovviamente non puoi riempirli di legnate.

Puoi installare una telecamera, sempre che sussistano i presupposti di legge per procedere ad una operazione di questo tipo e sempre che l’installazione avvenga nei limiti imposti dalla legge, a tutela della riservatezza sia dei vicini, che si presumono innocenti sino a prova contraria, sia della generalità dei terzi che dovessero passare vicino a casa tua.

Questa cosa delle telecamere è un aspetto da approfondire in concreto, in relazione alle caratteristiche della tua casa, del tuo giardino e così via. È una cosa abbastanza costosetta, tra lavoro di consulenza necessario, hardware e installazione, però c’è da dire che potrebbe esserti utile non solo per questa vertenza con i vicini, ma più in generale per la sicurezza della tua casa anche da altri tipi di furti e intrusioni, magari potenzialmente più gravi dell’asportazione di fiori.

In alternativa a tutto questo si potrebbe pensare ad una diffida, da formulare tuttavia in modo assolutamente morbido, dal momento che tu non hai alcuna prova concreta della loro responsabilità di quanto accade a tuo danno; sempre in alternativa, si potrebbe valutare anche l’invito ad una fase di mediazione civile o persino di mediazione familiare, che potrebbe essere utile anche per il recupero di rapporti di vicinato più decenti a prescindere dalla vertenza.

Categorie
diritto

Apparente taccheggio dove lavoro: cosa rischio?

lavoro da quasi 20 anni presso un centro commerciale, durante gli acquisti, mi ha squillato il cellulare, all’ interno della borsetta che tenevo a braccetto con il braccio sinistro, coincidenza su quello destro aveva un crema, nel prendere il cellulare ho appoggiato la crema nella borsetta , al termine della chiamata ho inserito il cellulare in tasca, ho continuato a fare la spesa, quando sono andata alla cassa, è suonato l’antitaccheggio e mi hanno trovato la crema nella borsetta. Sono entrata nel pallone non sapevo cosa dire, mi hanno sospesa del lavoro e rischio il licenziamento, cosa posso fare, di certo non era mia intenzione rubare nello stesso ipermercato dove lavoro da anni , quale sarebbe stato il grosso vantaggio.Vi prego aiutatemi sono andata in depressione non so più come orientarmi.

Non esistono soluzioni «pronte», preconfezionate, magiche e veloci per un problema del genere. Si può solo provare a tutelarsi nel miglior modo possibile.

Ci sono due profili che vengono in ballo, quello penale, per cui rischi, potenzialmente, una condanna per furto, e quello civile, relativo al rapporto di lavoro, dove appunto rischi anche il licenziamento.

Purtroppo, a livello istruttorio, non ci sono potenziali prove che potresti usare per dimostrare che quello che, visto da fuori, sembra un furto, in realtà è stata una semplice dimenticanza o una distrazione, per cui immagino che la tua condotta verrà valutata, quantomeno dal tuo datore di lavoro, in base alla conoscenza della tua persona e di come ti sei sempre comportata durante il rapporto di lavoro alle loro dipendenze.

Sono, insomma, le circostanze che rendono verosimile la tua versione o meno.

Il fatto che ti abbiano già sospesa dal rapporto di lavoro purtroppo non è un buon indice, anche se a volte si procede quasi meccanicamente.

Ad ogni modo, è bene che, col datore di lavoro, tu svolga subito con l’assistenza di un bravo avvocato le tue difese, da condurre dopo aver approfondito nel modo migliore possibile l’accaduto, scrivendo una risposta scritta alla sospensione in cui vengano evidenziati tutti gli elementi a tuo favore.

Analogamente, nella sede penale, dovrai cercare di allestire la miglior difesa possibile. Ti invito a leggere la nostra scheda di approfondimento sul taccheggio, che illustra i principali aspetti della materia.

È ovvio che un buon esito in una delle due sedi, civile o penale, è destinato ad avere buona influenza anche nell’altra, ma anche viceversa, per cui cerca di difenderti bene su entrambi i fronti.

Categorie
diritto

Finanziamento: posso smettere di pagarlo se mi rubano la macchina?

Nel 2011 mi hanno rubato un’automobile comprata nuova dal rivenditore concessionario. Mensilmente pagavo e pago tuttora una rata per questa automobile Ford Fiesta ultimo tipo, accessoriata… Purtroppo la polizza per il furto era scaduta quando mi è stata sottratta l’auto. Ora, sto ancora pagando le rate mensili, fino al 2016. Si potrebbe fare qualcosa per non pagare queste rate? Pago per una cosa che non ho, di cui non godo, ne ho goduto molto poco tempo.

E la colpa di questa situazione di chi è?

In primis, direi di chi ti ha sottratto l’auto, poi anche in parte tua che non hai provveduto a mantenere una valida assicurazione contro il furto che, notoriamente, è un fenomeno purtroppo abbastanza diffuso.

Non c’è, invece, nessuna colpa in capo a chi, a suo tempo, ti aveva prestato il denaro necessario per l’acquisto, denaro che tu avresti dovuto restituire anche se poi l’avessi usato in altri modi o anche, se vuoi, buttato dalla finestra in base alle norme, di secolare tradizione, del contratto di mutuo.

Non puoi, ovviamente, rifiutarti di restituire denaro a chi te lo ha prestato solo perché dall’uso che ne hai fatto non è scaturito il risultato o la situazione che speravi, mentre rimane vero che se uno ti presta dei soldi glieli devi restituire, anche perché genus numquam perit.

Il modo per evitare queste spiacevoli e ingiuste situazioni è solo l’esistenza di una adeguata orma di copertura assicurativa, ma se uno si dimentica di pagare il premio allora purtroppo non c’è più niente da fare.

Categorie
diritto

Come posso sapere se mi hanno denunciato per aver rubato un gel da 4€ in un centro commerciale?

ho rubato un gel di 4 euro in un centro commerciale. All’uscita dalle casse un agente mi ha portato nel retro da un maresciallo e mi ha spinto a confessare chiedendomi: cosa hai fatto? e mi ha frugato nella borsa. Poi mi ha chiesto nome e cognome ma non si è preso nessun documento e mi ha minacciato varie volte di portarmi in centrale. Io ho chiesto scusa, ho ammesso che ho compiuto un gesto non decoroso e poi mi ha lasciato andare tenendosi il prodotto. Potrebbe denunciarmi? Cosa succede e come devo comportarmi?
La cosa strana è che mi ha chiesto che macchina avessi e di che colore è dopo aver visto il mazzo di chiavi che avevo in mano. Che vuol dire?

Ovviamente, potrebbe certamente denunciarti, altrettanto ovviamente non ho nessun modo di sapere se lo farà concretamente e che cosa succederà, né per quale motivo fosse interessato alla tua auto.

Per il come comportarti, ti rimando alla nostra scheda pratica sul taccheggio: praticamente, almeno al momento, devi aspettare un po’ e poi depositare una istanza del 335 per vedere se risulta qualcosa.

Se ci sono problemi di privacy, invece, ti conviene nominare subito un avvocato eleggendo domicilio da lui.

Categorie
diritto

Il tentativo di taccheggio è comunque reato?

premetto che mi vergogno molto per quello che ho fatto e anchè se verrò denunciata,avrò sempre questo peso sul cuore. Sono andata in un negozio(che dichiara di avere la videosorveglianza)dove decido di acquistare una t-shirt,che ho pagato regolarmente,e due smalti che però metto in borsetta e non pago. Il ragazzo(in borghese,che però evidentemente è l’addetto alla sicurezza)quando esco fa volutamente suonare l’allarme all’uscita. L’ha fatto suonare lui perchè era li vicino e perchè ne io ne la busta con la t-shirt “suonavamo”.Evidentemente lui mi avrà vista.Ha chiamato il responsabile,io nel frattempo ho lasciato uno dei due smalti senza che nessuno se ne accorgesse(ovviamente le telecamere mi avranno ripresa e poi l’avranno trovato tra le t-shirt)Il responsabile vedendo che io non suonavo e nemmeno la busta perplesso mi ha lasciato andare via.Possono tramite i filmati di videosorveglianza risalire a me? possono denunciarmi?Sono maggiorenne,posso non farlo sapere ai miei?

Per rispondere a queste domande, ovviamente occorrerebbe un indovino, non un avvocato…

Quello che posso dirti io è contenuto nella nostra scheda pratica sul taccheggio, che ti invito a consultare, dove si parla di tutti questi aspetti, compreso quello relativo alle notifiche di eventuali atti del procedimento, per le quali puoi rimediare eleggendo domicilio presso un avvocato.

Avvocato che, peraltro, una volta che avrai raccolto un po’ di informazioni comunque ti converrebbe nominare.

Nel tuo caso, non c’è stato un furto, ma un tentativo, che costituisce comunque reato.

Categorie
diritto

Se rubo un anello da 1,99€ mi conviene confessare o no?

mia sorella maggiorenne qualche giorno fa ha rubato un anellino da 1,99 euro era la prima volta che lo faceva non sà nemmeno lei perchè l’ha fatto si è pentita subito e adesso è disperata!io ero con lei, sono minorenne, e non me ne ero accorta. Sò che il furto è reato indipendentemente dalla cifra.Non è stata “beccata” ma non pensava ci fossero le telecamere in quanto è un negozietto piccolo!Grazie alla telecamera di sicurezza possono risalire a noi e denunciarci per furto?Se sì,entro quanto tempo la denuncia ci arriva a casa?In questi casi bisogna affrontare un processo e comparirà nella sua fedina penale?Io posso essere accusata di favoreggiamento?Mia sorella voleva restituire la merce prima possibile e pagarla ma ha paura che così sia ancora peggio perchè magari i titolari non si accontentano delle scuse e la denunciano!Cosa ci consiglia?

Tramite il blog posso dare solo qualche spunto, mentre per veri e propri consigli rimane assolutamente necessario e imprescindibile incaricare un avvocato, specialmente in una materia come questa.

Innanzitutto, ti invito a leggere la nostra scheda pratica sul taccheggio, che puoi trovare facendo una ricerca all’interno del blog, che illustra molti aspetti di queste problematiche.

Di particolare c’è nel vostro caso il valore tenue della refurtiva, che forse potrebbe far riconoscere nel vostro caso la figura del reato impossibile, ma è una eventualità tutta da valutare.

Naturalmente io sono solo un avvocato e non un indovino per cui non sono assolutamente in grado di sapere nel caso di una vostra «confessione» direttamente al negozio che cosa possano decidere di fare i titolari.