sono una donna che percepisce unicamente l’assegno di mantenimento (per me e per mia figlia minore) di 800 euro mensili. Per procedere con l’atto di divorzio, necessito del patrocinio gratuito che mi è stato negato dall’ordine degli avvocati di Bologna poiché alla domanda ho allegato il mio ISEE che supera il tetto per l’ammissione. In realtà ciò è dovuto al fatto che viene conteggiato nel compito il valore della casa coniugale in cui risiedo di cui è proprietario il mio ex marito. Quale altro documento posso esibire visto che l’ISEE (che ho letto non essere valido per tale proposito) non corrisponde alla mia situazione economica?
Non percepisco altri redditi e non posso sostenere la cifra chiestami dal mio legale (3000 euro per la causa di divorzio)
È una domanda che sarebbe bene rivolgere all’ordine degli avvocati che ti ha rigettato la domanda in prima battuta, illustrando adeguatamente la situazione.
Non esistono, in materia di patrocinio a spese dello Stato, solide prassi condivise, ogni ordine a un po’ a modo suo, quindi il problema va affrontato in concreto.
Più in generale, l’istituto della difesa dei non abbienti funziona molto male nel nostro Stato, ti conviene cercare magari un avvocato disposto a patrocinarti in regime ordinario, magari praticandoti uno sconto.
Il nostro studio, ad esempio, per chi ha reddito inferiore a 10.000€ annui, senza mettere di mezzo troppa burocrazia, pratica tariffe dimezzate su molte pratiche, comprese separazioni e divorzi.