Puoi dire quello che vuoi, ma il covid é la prima epidemia della storia senza morti.
Il diritto alla salute non é più un diritto, ma è stato trasformato in dovere, diventando il crudo bastone di un regime fasciosanitario mondiale.
Il governo é come un ex coniuge: ti dice che é per il tuo bene, o quello dei tuoi figli, e intanto ti incula.
Dobbiamo oggi lottare, tutto al contrario, per il diritto di ammalarci e avere due giorni la febbre come prezzo, tuttavia, per aver vissuto, toccato, abbracciato, amato.
Dobbiamo spendere e investire come figli i talenti che ci sono stati dati dal Padre, senza seppellirli sotto la terra come tutti i governi vorrebbero che facessimo, rovinando noi stessi e finendo per non vivere.
La vita è un dono da vivere.
Se la seppellisci sotto terra, o, se preferisci, la metti solo la celebre campana di vetro, la stai solo sciupando, anziché spendendo.
Non è tragico morire: é tragico non vivere.
(compito per tutti: rileggere la parabola dei talenti nei Vangeli)
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