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8 cose sull’usucapione.

1) L’usucapione è un istituto giuridico che consente a una persona di acquisire la proprietà di un bene immobile (ad esempio, un terreno o un edificio) o di un diritto reale su di esso (ad esempio, il diritto di passaggio) in seguito a un possesso continuato e pacifico per un determinato periodo di tempo.

2) L’usucapione può avvenire sia a titolo originario (cioè, quando una persona diventa proprietaria di un bene che non apparteneva a nessuno) che a titolo derivativo (cioè, quando una persona diventa proprietaria di un bene che apparteneva già a qualcun altro).

3) In Italia, il periodo di possesso necessario per l’usucapione varia a seconda del tipo di bene o diritto in questione.

4) Per l’usucapione, il possesso deve essere continuato (cioè, senza interruzioni significative), pacifico (cioè, senza la resistenza o il dissenso del proprietario o di altre persone) e in buona fede (cioè, senza l’intenzione di appropriarsi il bene o il diritto in modo illecito).

5) L’usucapione può essere interrotta, cioè può interrompersi se il possessore cessa di avere il possesso del bene o del diritto per un determinato periodo di tempo. In questo caso, il periodo di possesso necessario per l’usucapione deve essere ricominciato da zero.

6) L’usucapione può essere opposta dal proprietario o da altre persone che hanno un interesse legittimo nel bene o nel diritto, ad esempio gli eredi del proprietario o il titolare di un diritto di superficie.

7) L’usucapione può essere fatta valere anche nei confronti di soggetti pubblici, come lo Stato o le amministrazioni locali

8) L’usucapione può essere dichiarata dal giudice su istanza del possessore o può essere riconosciuta dal proprietario mediante un atto pubblico (ad esempio, una vendita).

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diritto

11 cose sull’alterità degli avvocati .

1) L’alterità é quella condizione per cui un avvocato, rispetto al problema legale che ti interessa, é scollegato e interessato solo di riflesso.

2) Mettiamo che tu vada da un avvocato per un recupero credito: i soldi in ballo sono tuoi, non dell’avvocato, che dunque rispetto agli stessi é in una posizione di alterità, e può venir interessato dall’esito della pratica solo in parte e spesso in maniera indiretta.

3) Se vuoi puoi chiamare l’alterità dell’avvocato anche come distacco, impermeabilità, indipendenza rispetto al problema legale che tu, come cliente, hai.

4) L’alterità dell’avvocato, nonostante qualcuno a volte pensi diversamente, é una qualità positiva: é estremamente utile che il tuo problema sia trattato da una persona che rispetto allo stesso presenta un maggior distacco del tuo.

5) I nostri antichi padri lo avevano capito e codificato molto chiaramente, coniando l’adagio «nemo judex in re sua», che significa che nessuno può valutare lucidamente una situazione in cui é coinvolto direttamente (letteralmente: nessuno é buon giudice della sua cosa).

6) A volte percepisci il distacco dell’avvocato come menefreghismo, pensi che un legale non potrà mai seguirti efficacemente se non prova esattamente le tue stesse emozioni, per le quali dovrebbe anzi essere disposto a litigare con i suoi colleghi avvocati, ma non preoccuparti: se pensi questo, è solo perché non hai capito niente.

7) Per dirla con le parole del dr. House: preferisci un dottore che ti tenga la mano mentre stai morendo o uno che ti ignori mentre però ti salva la vita?

8) Quando si ha un problema legale si soffre e quando si soffre si perde lucidità, ma quanto più riuscirai a capire queste cose, tante più saranno le possibilità che avrai di risolvere il tuo problema.

9) C’è anche un ulteriore aspetto molto importante dell’alterità, che fa capo al fatto che se hai un problema legale molto facilmente lo hai letteralmente attirato nella tua vita per il modo in cui hai vissuto sino ad ora: per questo ti serve dunque il punto di vista diverso di un’altra persona, cioè in questo caso il tuo avvocato – e magari anche un counselor per fare un percorso che ti porti ad un livello evolutivo più alto.

10) Alterità non significa invece che il tuo avvocato se ne possa sbattere di te: il tuo avvocato deve prestarti ascolto e stabilire una connessione con te, senza però che tu pretenda che lui la pensi o la veda esattamente come te, perché qualsiasi divergenza a riguardo é proprio quella risorsa che occorre per iniziare a trattare il problema.

11) La vita é l’arte dell’incontro e l’incontro che devi curare con la miglior arte possibile quando hai un problema legale é quello tra te e il tuo avvocato: da esso, grazie soprattutto all’approccio fresco garantito dall’alterità dell’avvocato, scaturiranno quelle energie che c’è bisogno di mettere in moto per occuparsi della situazione.

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diritto

10 cose sulla impugnazione delle delibere condominiali.

1) Puoi impugnare, innanzitutto, solo se sei stato assente o contrario: ovviamente, se hai votato a favore non puoi più farlo, anche se ci hai ripensato.

2) Il termine per impugnare é di 30 giorni dalla deliberazione, se eri presente, o dalla comunicazione della stessa, se assente.

3) Se però la delibera anziché annullabile é nulla o addirittura inesistente, l’impugnazione é sempre possibile, anche oltre il termine di 30 giorni.

4) Concettualmente, una delibera é nulla o inesistente, piuttosto che annullabile, quando presenta una magagna molto più grossa del solito.

5) Siccome non puoi sapere in anticipo se il giudice valuterà la delibera che intendi impugnare come nulla o inesistente piuttosto che annullabile, ti conviene per prudenza rispettare sempre il termine di 30 giorni.

6) Se il termine, viceversa, é già scaduto, impugna solo se hai ragionevoli possibilità che la tua delibera sia ritenuta nulla o inesistente: sarà fondamentale il tuo avvocato per aiutarti a capire questo.

7) In materia di condominio, é prevista la mediazione obbligatoria, per cui prima di impugnare in tribunale devi proporre l’istanza di mediazione.

8) La presentazione dell’istanza di mediazione interrompe il termine per impugnare, che ricomincia a decorrere per l’intero al termine della procedura di mediazione.

9) Un preventivo valido per tutte le ipotesi in cui si impegna una decisione assembleare condominiale é impossibile da formulare perché gli oggetti possono essere i più disparati: va fatto caso per caso.

10) Se sei vittima di una decisione condominiale che non condividi, prendi appuntamento immediatamente con un avvocato, perché il termine é molto breve, specialmente considerando il lavoro che c’è da fare, quasi sempre importante e non trascurabile.

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diritto

8 modi di ottimizzare una consulenza legale.

1) Un cliente acquista, a prezzo quasi mai modico, una consulenza da un avvocato, corrispondente ad un’ora di tempo, poi buona parte del tempo va purtroppo sprecata in attività poco utili.

2) Quando si decide di fare un investimento, piccolo o grande, meglio cercare di farlo fruttare al meglio, eliminando o riducendo al massimo le perdite di tempo.

3) Un primo spreco di tempo, riguardo al quale non c’è molto da fare, consiste nel parlare di fatti, circostanze ed elementi che non hanno rilevanza per il lavoro che c’è da fare; qui non c’è granchè da fare perché un cliente difficilmente può sapere cosa é rilevante o no e quindi, per prudenza, largheggia nella descrizione del fatto, lasciando poi all’avvocato la scrematura.

4) Un’altra perdita di tempo si ha quando ci si deve mettere a recuperare o sistemare documenti che sono magari in una mail del cellulare, su supporto cartaceo in mezzo a mille altri fogli e così via. Se prepari, metti in ordine e denomini correttamente i documenti prima, guadagni molto tempo prezioso.

5) Altro tempo si perde a cercare di capire il problema e la situazione di fatto sottostante: puoi migliorare cercando di esporre subito il problema per cui chiedi un aiuto ed esponendo i fatti in modo chiaro, semplice, ordinato, consequenziale, senza saltare di palo in frasca e rimanendo ben focalizzato sull’oggetto.

6) Altri sprechi di tempo spesso vengono da resistenze e timori a passare alla fasedelfare, cioè al momento di iniziare a scrivere una lettera con cui iniziare a trattare il problema; purtroppo o per fortuna, la fase del fare é necessaria, anzi meglio passarci il prima possibile.

7) Altre corrosioni del tuo investimento in consulenza legale si hanno quando è necessario spiegarti che no, la soluzione che hai intravisto su google o che ti ha suggerito tuocuggino purtroppo non sono modi idonei di trattare il problema.

8) Non c’è alcun fastidio da parte mia quando si divaga, tu puoi parlarmi di quello che vuoi e farmi le domande che preferisci: questi sono solo alcuni consigli per chi vuole ottimizzare il tempo che ha acquistato con me, ma io lavoro volentieri con tutti comunque, quindi si tratta di indicazioni del tutto facoltative, definite ed elencate solo nel tuo interesse, che deciderai di usare a tua esclusiva discrezione.

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diritto

12 cose sulla alienazione genitoriale.

1) Si ha quando un genitore mette i figli contro l’altro genitore, manipolando i figli e denigrando l’altro genitore.

2) É conosciuta anche con l’acronimo di PAS, che sta per parental alienation syndrome.

3) Alcuni professionisti e studiosi negano l’esistenza di situazioni di alienazione genitoriale, ma chi si occupa di famiglia sa che in realtà, se magari di una vera e propria «sindrome» forse non si può parlare, fenomeni di questo genere, in varia misura, esistono e sono reali in diverse situazioni di famiglie disgregate.

4) Una cosa importante da capire é che chi pratica l’alienazione genitoriale non danneggia tanto l’altro genitore, quanto i figli stessi, che, resi oggetto di un tentativo di manipolazione tra due affetti importanti, entrano immediatamente in una situazione di forte stress, che non di rado li porta a sviluppare disturbi ulteriori, tra cui quelli del comportamento alimentare, l’autolesionismo ed altri.

5) Un genitore, comunque, non ha mai bisogno di denigrare l’altro genitore, anche quando lo dovesse ritenere educativo: se intende insegnare ai figli a «non comportarsi come la mamma / papà», é sufficiente focalizzare l’indicazione solo sul comportamento, senza mai sconfinare nell’identità.

6) Sì può dire ad esempio una cosa del genere: «sai che per me la mamma é una bravissima persona, però quella decisione che ha preso, quel comportamento che ha mantenuto non li condivido, li trovo molto sbagliati e voglio che tu lo sappia perché è importante che tu non commetta errori analoghi in futuro».

7) Nessuno vuole essere figlio di un idiota, specialmente chi purtroppo lo é davvero, quindi ogni genitore deve sempre tenere fuori i figli dai propri giudizi sull’altro genitore.

8) Quando una coppia genitoriale si disgrega, oggigiorno si tende a porre l’accento su amenità come «l’amore che finisce» e altre vacuità del genere, più interessante è tuttavia focalizzare come nelle separazioni si verifichi quasi sempre uno scollamento di uno dei due partner rispetto ai valori di coppia sino al momento prima condivisi.

9) Le crisi di coppia, quindi, spesso sono vissute come mancanza di lealtà da parte di chi viene lasciato, ma anche come cambio di personalità o identità rispetto ad alcune convinzioni che prima erano o quantomeno si ritenevano comuni – per questo, la tentazione di nutrire e manifestare biasimo nei confronti dell’altra persona é non di rado presente.

10) Nel momento in cui un genitore si accorge che l’altro genitore sta tentando di manipolare gravemente i figli e metterli contro di lui, può reagire in vari modi, a seconda della situazione in cui si trova, anche a livello giudiziario, la famiglia, ma l’importante è che agisca immediatamente, senza rimandare di un solo giorno.

11) Di nuovo: contrastare l’alienazione genitoriale non serve a tutelare il genitore, ma i figli che, sotto la pressione della manipolazione altrui e dello stress della situazione conseguente, possono diventare nevrotici o persino psicotici, cosa particolarmente grave e dannosa quando sono in tenera età.

12) Se ti accorgi, o anche solo sospetti, che l’altro genitore stia tentando di manipolare i tuoi figli cercando di metterli contro di te, incarica immediatamente un avvocato e valuta insieme a lui le iniziative più utili da adottare a seconda della situazione in cui ti trovi.

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riflessioni

5 cose in comune tra avvocati e tr013.

1) La domanda che si sentono rivolgere più di frequente é «quanto vuoi?»

2) Durante il tempo in cui sei con loro, tu sei tutto per loro, ma dopo, una volta che sei andato via, non ti conoscono più.

3) Tutti, quando vanno da loro, si sfogano.

4) Entrambi ti ascoltano.

5) Quando vai via da loro, sei alleggerito, confortato e i tuoi problemi sembrano meno pesanti di prima.

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trattare i problemi legali

10 domande del razzo dei clienti agli avvocati.

Tutte tratte da storie vere.

1) «Ci sono novità?» É una domanda inutile, quando ce ne sono ti avverto io, eventualmente tramite il mio ufficio, é anche mio interesse, perché poi probabilmente dovremo fare un appuntamento a pagamento, quindi puoi stare tranquillo che di ogni novità vieni puntualmente avvisato. PS devo dire che a me capita molto raramente di ricevere una domanda del genere, l’ho inclusa solo perché a molti altri colleghi invece capita.

2) «Come andrà a finire la mia causa?» Non sono io che decido, non lo posso sapere. Considera che se ritenessi la tua causa priva di adeguate basi legali mi sarei rifiutato di farla, mentre se ho accettato di patrocinarla la vedo come una causa quantomeno con delle possibilità di accoglimento.

3) «Posso pagare a rate?» Fai attenzione, non è una domanda sbagliata per me, ma per te. Se non riesci a pagare un’annualità per intero, allora non dovresti fare una causa, dalla quale potresti uscire con l’obbligo di pagare 10/15.000 euro se dovesse andar male, come a volte capita anche avendo ragione. Se non hai capacità economica, o una polizza di tutela legale, devi stare lontano dal sistema giudiziario perché potrebbe tritarti come un hamburger.

4) «Posso portarti il testimone così gli diciamo cosa deve dire?» Per evidenti motivi, non posso parlare coi testimoni. Una testimonianza, inoltre, non è un esame, per il quale occorre andare preparati, basta dire solo la verità, per quello che si è in grado di ricordare.

5) «Puoi chiamarmi il giorno prima dell’appuntamento così me lo ricordi?» Non sono il tuo segretario, per il motivo di base per cui se lo facessi ti costerei un po’ troppo, ma soprattutto: dove razzo pensi di andare nel gestire una causa se non sei in grado nemmeno di ricordarti gli appuntamenti o gestire un’agenda? Riconsidera le tue priorità e il tuo rapporto con le realtà.

6) «Posso avere il tuo cellulare?» Se é per scopare, possiamo farlo qui e adesso. Se é per lavoro, no: sono sempre in appuntamento con altre persone e non posso essere interrotto da chiamate sul cellulare. In ogni caso: no. A meno che tu per cellulare non intenda proprio il mio apparecchio, in quel caso te lo do volentieri insieme a tutte le chiamate cui rispondere e al lavoro che c’è da fare.

7) «Puoi venire tu da me a vedere i miei documenti che sono tutti su un tavolo?» No. Ti costerebbe troppo, ma soprattutto una vertenza legale richiede necessariamente un minimo di capacità di maneggiare cose del genere: se non sei in grado riconsidera priorità, obiettivi e convienza.

8) «Puoi accompagnarmi alla riunione di condominio?» Una volta una persona mi ha dato 700€ per farlo: a metà riunione se avessi potuto restituirglieli e andarmene l’avrei fatto e io sono uno che ha sviluppato una notevole capacità di sopportazione. Non ti dico di no, comunque; se ne può parlare, con questa consapevolezza, e valutare caso per caso.

9) «Secondo te la mia ex moglie / marito lo paga il suo avvocato?» Non ho alcun modo di saperlo e non me ne frega assolutamente nulla.

10) «Secondo te il suo avvocato lo sa come stanno davvero le cose?» Ma cosa ce ne dovrebbe fregare?

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diritto trattare i problemi legali

10 cose sulla diplomazia.

1) La diplomazia consiste nel sapersi relazionare con garbo, tatto e delicatezza con altre persone in situazioni difficili in modo da perseguire i propri scopi, che dipendono sempre almeno in parte dalla collaborazione altrui, in modo molto più efficace.

2) La diplomazia, nonostante quello che molte persone pensano, é probabilmente la dote più importante per un avvocato, che non deve essere bravo a litigare ma a comporre o risolvere i litigi.

3) La diplomazia é un’arte resa difficile dal fatto che la maggior parte delle volte va praticata con persone con cui ti verrebbe molto più facile comportarti esattamente all’opposto.

4) Con la diplomazia, si passa dal «io dico sempre quello che penso!», oggi sfortunatamente molto di moda, al suo esatto opposto e cioè al «io penso sempre a quello che dico», scoprendo che nelle relazioni funziona di gran lunga di più il secondo metodo del primo.

5) Se un avvocato non sa praticare l’arte della diplomazia anche solo un minimo deve immediatamente cambiare mestiere e in mancanza dovrebbe essere sbattuto fuori dall’ordine perché può produrre danni molto grossi per i suoi clienti e non solo.

6) Chi cerca il celebre «avvocato con le palle» finisce quasi sempre col ritrovarsi un c@@@@one di avvocato, cioè una persona che confonde l’occuparsi in modo funzionale ed efficace dei problemi legali con la maleducazione, l’insistenza, l’alzare la voce e la radicale mancanza di tatto e delicatezza e, ancora più a monte, della consapevolezza della loro utilità.

7) Va ricordato che l’avvocato é solo, in fondo, un intermediario: può trattare con la controparte per raggiungere un accordo; se non lo si trova deve rivolgersi ad un giudice e in questo secondo caso é sempre il giudice che decide, mai l’avvocato – di conseguenza, l’avvocato non è mai in una situazione che gli possa consentire di comportarsi anche un minimo da prepotente…

8) La diplomazia richiede molta più intelligenza, sia logica che emotiva, del suo contrario e si giova anche dell’autorevolezza e fama di serietà che un professionista si è guadagnato dopo tanti anni di lavoro svolto secondo certi criteri e metodi e non altri.

9) Nei conflitti ci sono spesso le miserie umane di tutti coloro che ne sono protagonisti, é più raro che in un conflitto ci siano un netto colpevole e un’altrettanto netta vittima, per cui l’avvocato che vi si accosta deve farlo iniziando a praticare la delicatezza, la diplomazia e la maieutica proprio nei confronti del suo stesso cliente.

10) Per la pratica della diplomazia é necessaria l’arte dell’ascolto dell’altro, che deve essere completo, non giudicante, focalizzato – per questo per ogni avvocato sono fondamentali le pratiche di crescita personale, tra cui ad esempio banalmente la meditazione.

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diritto

5 benefici di una consulenza legale.

1) Maggiore chiarezza sulla situazione, grazie alla conoscenza delle regole, ma anche all’ascolto dei fatti.

2) Maggiore tranquillità e serenità grazie all’intervento di un professionista della materia.

3) Inizio della trattazione del problema, sia nella fase di analisi, sia direttamente passando alla fase del fare.

4) Fine di tutti i dubbi e le incertezze e inizio del lavoro sul problema, con tutti i vantaggi che ne conseguono.

5) Definizione di una strategia di base per affrontare la situazione con l’aiuto di un professionista esperto in problemi legali.

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diritto

10 cose sulla gestione degli appuntamenti.

1) Ho una persona che mi cura la gestione degli appuntamenti, la mia assistente.

2) Lei segue sia la prenotazione di un nuovo appuntamento, che gli annullamenti e/o spostamenti.

3) Chi vuole può chiamarla anche senza impegno al numero dello studio 059 761926 per sapere costi, modalità e così via.

4) Chi acquista on line poi viene comunque contattato da lei per concordare giorno e ora dell’appuntamento.

5) Lei ti spiega come funziona l’appuntamento sia nel caso che tu venga in studio sia nel caso in cui sia telefonico o tramite videocall.

6) Il sistema che usiamo a livello software per gestire gli
appuntamenti é Google calendar, sincronizzato su tutte le nostre macchine e altamente affidabile.

7) Gli appuntamenti sono i momenti fondamentali del lavoro sulle pratiche, fuori dagli appuntamenti non viene fatto quasi niente di regola, quindi essi restano centrali.

8) É preferibile capire bene quanto tempo è necessario perché dopo ogni appuntamento ne ho un altro per un altro caso con un’altra persona e quindi posso sforare al massimo di qualche minuto.

9) Nel corso degli appuntamenti si sistemano spesso i documenti del caso, che é meglio avere a portata di mano.

10) Quasi sempre dentro ad un appuntamento si inizia anche a fare qualcosa per trattare il problema, di solito ad esempio una lettera o diffida.

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