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Patrocinio gratuito: quanto tempo occorre?

Note dell’episodio.

Oggi, partendo dal caso di una nostra lettrice, vediamo quanto tempo ci
vuole per avere l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato.

Riferimenti.


blog.solignani.it/2014/05/09/se-lordine-degli-avvocati-non-mi-ammette-al-patrocinio-gratuito-cosa-posso-fare/
Se l’ordine degli avvocati non mi ammette al patrocinio gratuito …

Trascrizione

La seguente trascrizione dell’episodio é stata realizzata automaticamente
con un software di riconoscimento vocale. Non presenta punteggiatura, può
essere inaccurata in una o più parole essenziali per la comprensione e il
significato, anche giuridico, del testo e viene fornita solo per comodità,
per dare un’idea del contenuto e per consentire a chi cerca con google di
trovare questa puntata, se questa puntata può essergli utile. Ti consiglio
sempre di ascoltare, tuttavia, la puntata in originale.


la spesa dello Stato e tempi necessari per ottenere l’ammissione al
beneficio sempre a partire dalla domanda di una nostra ascoltatrice che
andiamo subito ad ascoltare e volevo sapere se si richiedono avvocato è
gratuito che paga lo stato non superando gli 11.000 e qualcosa a lui e poi
bisogna presentare una domanda e poi dopo quando tempo ci viene appunto
affidato questo avvocato siccome abbiamo una causa per civile che non
paghiamo un affitto e la proprietaria dobbiamo andare il 29 aprile 3:00 ci
vuole molto per favore se potete comunque rispondete al più presto Grazie
allora qui le osservazioni da fare quali sono innanzitutto il patrocinio a
spese dello Stato ed è liberato civile anche perché civile penale a
riguardo sono differenti ma il quesito della nostra ascoltatrice riguarda
se ho capito bene una pratica civile e deliberato nel civile dall’ordine
degli avvocati territorialmente competente è una deliberazione di tipo
anticipatorio che poi deve essere confermata dal giudice e può anche in
alcuni casi non essere confermata i tempi di esame e di deliberazione sul
ammissione al patrocinio a spese dello Stato sono estremamente variabili a
seconda della sede dell’ordine quindi non secondo dell’ordine territoriale
che deve deliberare Io in passato ho fatto molte pratiche di patrocinio a
spese dello Stato poi ho smesso per i motivi che dirò tra poco e batte un
po’ in tutta Italia e quindi posso proprio dire per certo che i tempi sono
molto variabili mi ricordo in particolare l’ordine di Macerata che per
darmi una ammissione al patrocinio a spese dello Stato per una separazione
e ci ha messo qualche mese non per colpa sua perché ci sono state anche nel
frattempo le elezioni rinnovo del consiglio diciamo mi ricordo questo ma ci
sono stati anche altri casi di ritardi di lungaggini Ecco Poi dipende dal
caso quindi è chiaro che se uno in marzo riceve un atto che che che
comporta un udienza il 29 di aprile mi sembra o comunque in aprile i tempi
possono essere troppo lunghi e questo è uno degli tanti svantaggi che
presenta questo Istituto perché io ho smesso di farlo ma perché è un
istituto che in realtà non garantisce nulla nel senso che intanto tu come
avvocato devi lavorare per anni senza poter nemmeno chiedere il rimborso
delle spese vive che hai affrontato perché quando una persona è ammessa al
gratuito patrocinio diventata book fare qualsiasi richiesta di somme di
denaro e dopo aver lavorato per anni quindi parliamo di 67 anni che magari
la durata di una causa civile in primo grado aspetti un altro hanno due o
tre per ottenere la liquidazione di quello che ti spetta la liquidazione
non è il pagamento è solo un giudice che accerta liquida stabilisce la
somma che ti è dovuta e poi aspetti un altro hanno due o tre per essere
effettivamente pagato la liquidazione per legge è pari alla metà di quello
che tu prenderesti se applicassi i parametri del libero mercato quindi
gratuito patrocinio per un avvocato significa prendere la metà di quello
che prenderebbe sul libero mercato dopo quasi 10 anni e volte più di 10
anni di lavoro un ciclo produttivo che non hanno neanche Quelli che
costruiscono i grattacieli ma nemmeno quelli che praticano la silvicoltura
secondo me hanno dei cicli produttivi così lunghi in 10 anni uno può anche
smettere di fare l’avvocato può può cambiare completamente vita può andare
all’estero in questi dieci anni chiaramente poi tu hai una burocrazia da
tenere sempre attiva quindi prima devi presentare la domanda e sperare che
ti accettino poi una volta accettato devi sperare che questa domanda venga
confermato perché in alcuni casi patrocinio viene poiliquidazione gli
uffici In pratica è che sono spalmate su tempi su su archi temporali così
lunghi spesso si perdono le cose quindi le devi presentare due o tre volte
io parlo per esperienza non parlo per sentito dire per arrivare alla fine
ad avere dopo 10 anni la metà del tuo compenso io sì non lo so che non so
che cosa dire a riguardo non mi sembra un sistema per assicurare
un’assistenza legale non abbienti Io piuttosto ho preso alcune decisioni
riguardo a ciò ed è stato quello di concedere degli sconti anche molto
sostanziosi a chi ha effettivamente un reddito inferiore a €10000 all’anno
ho mandato un codice sconto del 35% anche l’altro giorno a una persona che
vuole fare ricorso CEDU dove tra l’altro il gratuito patrocinio si presenta
come ancora più problematico e quindi gli ho detto io in gratuito
patrocinio non te lo faccio te lo faccio con uno sconto molto forte valuta
tu se lo vuoi considerare o meno quindi la mia politica è stata quella di
dire Pagani mi dai molto meno di quello che mi pagheresti ti faccio un
preventivo di favore però mi paghi subito perché altrimenti io
sostanzialmente essere pagato la metà comunque dopo comunque la metà
intanto dopo 10 anni e nel frattempo dover fare una burocrazia infinita di
domande domande presentate istanze cose che si perdono con rischio poi ti
arrivi un giudice che dica no l’ordine degli avvocati ha ammesso al
patrocinio ma non è corretto non ritengo tengo preferibile fare un bello
sconto subito bello sostanzioso e e andare in giro a libera professione
sembra per non dire di no nessuno sempre per poter aiutare tutti perché
accontentare tutti quindi questo è quello che consiglio anche la nostra
ascoltatrice di chiedere senza perdere troppo tempo col patrocinio a spese
dello stato un preventivo magari di favore agli avvocati che come me
praticano questo tipo di questo tipo di favore verso le persone che hanno
un reddito basso chiaramente se vuole un preventivo anche per lo studio lo
faccio volentieri dipende sempre dal lavoro che c’è da fare se invece
volesse insistere con il patrocinio a spese dello Stato potrebbe fare
questo andare all’ordine degli avvocati di persona e chiedere a loro che
sono quelli competenti quali sono i tempi medi presso la loro sede anche
solo indicativamente per ottenere la deliberazione di ammissione al
patrocinio a spese dello stato ovviamente in quella sede si può parlare con
un impiegata che può una una valutazione così delle cose viste dal di fuori
però non è una cosa su cui si possa fare poi in seguito affidamento al 100%
di solito comunque le indicazioni sono abbastanza verosimili fondate
piuttosto credo che ti dicano che non te la sanno dare piuttosto che darti
un’informazione sbagliata o completamente sballata quindi è comunque un
tentativo che si può fare sempre lì all’Ordine si può sentire come si può
presentare la domanda e quindi presentare immediatamente e poi si può
chiedere anche un elenco degli avvocati che esercitano con il patrocinio a
spese dello Stato tra cui scegliere quello per affrontare questa udienza
dunque l’udienza ultima osservazione che mi sento di fare è un udienza di
sfratto perché sei un udienza di sfratto giuridico probabilmente non c’è
molto da dire nel senso che se l’unica questione che non è stato pagato
direi che sia abbastanza poco utile prendersi un avvocato per sostenere che
cosa No io non so non ricordo adesso sei termine di Grazia può essere
proposto può essere richiesto dalla parte anche personalmente questa è una
cosa che si potrebbe opportunamente verificare se così fosse un ulteriore
motivo magari per non munirsi di un avvocato per andare in udienza
personalmente e richiedere questo termine di Grazia io ovviamente non lo so
se può essere richiesto anche senza l’assistenza di un avvocato perché io
l’ho sempre chiesti io come avvocato è mai capitato di essere sfrattato di
andare a chiedere personalmente In ogni caso sarei comunque sempre stato un
avvocato che comunque si può difendere i propriapprofondire magari anche
velocemente In questo modo non ho in questo momento non ho modo di fare
ricerche nemmeno su Google però magari facendo una ricerca o un
approfondimento su questo si può vedere Ovviamente bisogna stare attenti
alle ricerche che si fanno su Google non è che sia così immediato magari si
trova una sentenza che poi il giudice divide noi non viviamo in un sistema
precedente vincolante questa è una cosa che chi fa ricerche giuridiche su
Google non considera che in realtà invece una cosa molto importante perché
io ho sentito tante volte dire da parte di giudici di merito quindi giudici
di tribunale di bello Ah sì la Cassazione la pensa così benissimo fate
ricorso in Cassazione io la penso diversamente questa è una cosa che ogni
avvocato sostanzialmente sa quindi si portano dei precedenti Con lo scopo
di cercare di giudice ragionare uno stesso modo ma non sempre Anzi non così
spesso devo dire la verità si riesce in questo intento è solo un argomento
che si porta un giudice ma molti giudici su tante questioni hanno già la
loro opinione e non se ne discostano solo perché lo dice la Cassazione ho
un’altra Corte d’Appello un altro tribunale occorrono dei ragionamenti più
approfonditi quindi fare magari questo approfondimento ma con attenzione
per vedere se questa settimana mente una cosa assodata bene per oggi direi
che sia tutto ti ringrazio per avermi ascoltato ti ricordo di iscrivervi al
Podcast per non perdere puntate come queste con consigli utili per saper
trattare i problemi di tipo legale e ti ricordo che puoi mandare anche tu
la tua domanda anche tramite messaggio vocale con la g che non penso
blog.solignani.it e facendo tap sul bottone verde in basso a destra Grazie
e buona giornata

[la risposta è nel podcast]

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Gelateria non puntuale coi canoni: che fare?

ho affittato un locale commerciale ad una gelateria. Da mesi (ormai anni…) il canone non solo è sempre ritardato ben oltre la scadenza contrattuale del primo di ogni mese ma è sempre una frazione del dovuto. Ad esempio, il 10 dicembre ho ricevuto il 40% del canone dello stesso mese mentre a gennaio non ho ancora ricevuto niente (probabilmente mi arriverà un’altra frazione della mensilità di dicembre…). Sono mesi che sollecito per iscritto il rispetto del contratto, anche perché per motivi personali ho chiesto un prestito alla banca e quanto sopra mi crea un danno rispetto al piano di ripagamento con l’istituto. C’è poi un secondo aspetto.
Alcuni mesi fa i titolari dell’attività mi hanno inviato una raccomandata chiedendomi una riduzione del canone, giustificando poi i loro ritardi con la crisi economica e con il fatto che per loro è primario pagare i propri dipendenti per non mettere le loro famiglie sulla strada.
Adesso però ho scoperto che proprio nello stesso periodo, gli stessi soggetti hanno aperto altre 5 gelaterie in zone limitrofe… A questo punto le chiedo: – In merito al continuo ritardo e frazionamento dei canoni si può parlare di inadempimento contrattuale (il conduttore per pagare… paga … ma come gli pare) ,applicando magari il principio della cristallizzazione dell’inadempimento da lei spesso richiamato? – In considerazione del fatto che mi hanno mentito per iscritto sulla motivazione dei loro ritardi, chiedendo oltretuttto la riduzione del canone, ci sono i presuposti per grave violazione della buona fede contrattuale?

Stai complicando una situazione in realtà abbastanza semplice e che non solo non vale la pena rendere più complessa di quello che è, ma che va mantenuta nella sua linearità, pena l’ingestibilità della stessa.

Molto semplicemente, appunto, nel momento in cui, tra ritardi e pagamenti parziali ed eventuali altre voci (tra cui oneri condominiali, ad esempio), si dovesse verificare una morosità superiore all’ammontare di due mensilità di canone, potresti intimare uno sfratto per morosità.

A questo riguardo, non è tanto rilevante il principio della cristallizzazione dell’inadempimento, che eventualmente potrai invocare in seguito, qualora il conduttore tentasse maldestramente di sanare la morosità dopo l’intimazione dello sfratto, ma il fatto che il creditore può sempre rifiutare pagamenti parziali, anche se probabilmente questa è una regola di cui non avrai nemmeno bisogno, dal momento che, se il tuo inquilino procede regolarmente in questo modo, facilmente ha presto accumulato inadempimenti già sufficienti per lo sfratto.

Il tema della buona fede è davvero eccessivo in una situazione come questa, oltre che non strategico dal momento che attualmente il tuo scopo principale dovrebbe essere quello di recuperare la disponibilità dell’immobile per poterlo concedere di nuovo in godimento ad un altro conduttore più regolare nei pagamenti, mentre, solo in seconda battuta, puoi pensare al recupero dei canoni non pagati e all’eventuale risarcimento danni, nel cui novero rientrerebbe la violazione del dovere di buona fede – è molto importante capire che mentre per lo sfratto e il recupero crediti si dispone di una procedura agevolata e più veloce a livello processuale, non così per il risarcimento danni.

Il prossimo passo, per te, è quello di scegliere un buon avvocato. Se vuoi un preventivo da parte del nostro studio, puoi chiedercelo compilando il modulo apposito.

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Sfratto nelle locazioni: come si può dare?

Affittato un bilocale mq 65, l’affittuario entrato 01.02.16 non l’ha mai abitato, sublocandolo a sig.re di dubbia moralità con la. Settimanalmente altri condomini mi chiamavano lamentando un continuo andirivieni serale e notturno, compresa l’attività commerciale sulla strada parte del palazzo. Lamentele di via vai, di cattivo comportamento riguardo raccolta differenziata che era cosa mai rispettata, ciliegina sulla torta, l’uso di marijuana fumata tranquillamente nell’ingresso del condominio da clienti o amici delle signore sudamericane. L’affittuario richiamato più volte si giustificava con le scuse più disparate, tante promesse. Passati 9 mesi, ho ottenuto l’abbandono del bilocale dalle signore ma questo mese sappiamo con certezza che è rimasto vuoto e l’affitto non è stato pagato e ci siamo accorti anche mai le spese condominiali da febbraio. Mai rispettato un appuntamento o promessa di farsi sentire. Vorrei inviargli la lettera di sfratto. Cosa devo fare e cosa scrivere?

Lo sfratto non si può fare per lettera, ma con un atto di intimazione che deve essere formulato e sottoscritto da un avvocato iscritto all’albo dopo aver ricevuto una regolare procura dal cliente.

La lettera è un atto stragiudiziale, lo sfratto è un atto giudiziale, con il quale il conduttore, cioè l’inquilino, viene formalmente chiamato davanti al tribunale per la (eventuale) convalida e la possibilità di fare opposizione.

Prima dello sfratto, se vuoi – ma io a questo punto non te lo consiglierei -, puoi fare una diffida scritta, con le contestazioni di tutti gli inadempimenti dell’inquilino e tutte le problematiche che ha dato nel rapporto di locazione.

La diffida è un atto stragiudiziale, che può essere fatto anche senza l’intervento di un avvocato, anche se è altamente sconsigliabile in queste circostanze fare le cose in proprio perché il rischio di scrivere cose che poi possono essere dannose è altissimo, oppure ugualmente di non scrivere cose importanti.

Il tuo prossimo passo, purtroppo, è incaricare un avvocato, sia che tu intenda inviargli una previa diffida scritta di contestazione sia che tu invece preferisca fargli, come secondo me a questo punto è meglio, intimare direttamente lo sfratto.

Chiedi, naturalmente, un preventivo per lo sfratto; molti studi, compreso il nostro, praticano tariffe di tipo flat per questo tipo di procedimento avente una struttura, almeno nella fase iniziale, abbastanza tipica e definita. Sempre che ovviamente tu non disponga di una polizza di tutela legale.

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Locazione commerciale: possono sfrattarmi se dò piccoli acconti?

sono titolare di una attività commerciale che fruisce di un contratto di locazione commerciale, ma a causa di uno stallo delle vendite sono in ritardo di alcuni canoni mensili di affitto, ma al proprietario settimanalmente verso delle somme a titolo di acconti sui canoni, ora sono in ritardo di circa quattro mensilità, vorrei sapere se incorro ad una azione di sfratto seppure verso le somme settimanali ?

Ovviamente sì.

La tua piccola dimostrazione di buona fede concreta purtroppo non ti giova nel momento in cui le pendenze o la sofferenza superano le due mensilità.

Quindi è attualmente nella facoltà del proprietario di intimare lo sfratto.

Per prevenire questa eventualità, oltre ovviamente a sanare la morosità almeno per tenerla inferiore alle due mensilità, potresti fare un accordo in cui il proprietario rinuncia allo sfratto in cambio magari di questi piccoli acconti, per un periodo naturalmente limitato nel tempo.

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Sfratto per morosità: quando si può intimare?

sono proprietaria di un immobile commerciale dato in affitto .Il contratto, regolarmente registrato, scadrà in Aprile 2016, rinnovabile per altri sei anni.
Da più di un anno il conduttore mi fa dannare per darmi il canone di affitto. Risulta assente dal locale, avendo la sede più importante in altro luogo. Non risponde al cellulare, ne’ agli SMS continui . Evita gli approcci personali per un colloquio e, quando decide lui, mi lascia il canone tramite un negozio attiguo al suo.
Fino allo scorso mese , anche se con notevole ritardo e dopo continue richieste come le suddette, mi ha sempre dato il canone. Ora io sono stanca di questo andazzo e vorrei non assillarlo più per far si che diventi moroso per poi dargli lo sfratto. Ora io Le chiedo, gentilmente : dopo quanti canoni non dati posso intimargli lo sfratto? E lui potrebbe usufruire, per prendere tempo, dei due canoni in mio possesso dati per cauzione?

Lo sfratto si può intimare dopo che il conduttore si è reso moroso, cioè inadempiente nei termini, nel pagamento di una somma per canoni ed eventuali oneri condominiali di importo pari a due mensilità.

La somma a suo tempo versata a titolo di deposito cauzionale non giova al conduttore, che non può superare la contestazione della morosità chiedendo al creditore di soddisfarsi sulla stessa, perché si tratta di denaro che viene costituito in deposito con un’altra funzione, solo parzialmente coincidente con la garanzia per i canoni, che è più in generale la garanzia di tutte le obbligazioni derivanti dal contratto, tra cui quella di non danneggiare la cosa locata.

Aggiungo solo che nelle locazioni commerciali il conduttore non ha il termine di grazia come si ha invece in quelle civili, inoltre secondo molti giudici vale il principio della cristallizzazione dell’inadempimento per cui comunque lo sfratto rimane valido se anche il conduttore paga dopo la notifica dello sfratto.

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Precetto dopo lo sfratto: cosa si può fare?

ho ricevuto l’atto di precetto per lo sfratto dal negozio, di seguito al tribunale il giudice ha convalidato lo sfratto, adesso sono in attesa del ufficiale giudiziario. cosa posso fare? hno bisogno di qualche consiglio

Prima di tutto, si riceve la notifica dello sfratto, che non c’entra niente con il precetto. Dopodiché, lo sfratto, se non ci sono valide forme di opposizione e il giudice lo ritiene fondato, viene convalidato, cioè diventa definitivo.

In quel momento, oppure, nel caso, analogo, in cui venga convalidato nonostante opposizione (nel qual caso, in sostanza l’intimazione di sfratto viene munita di una specie di provvisoria esecutorietà), il padrone di casa può mandare l’atto di precetto.

L’atto di precetto è un documento stragiudiziale, fatto generalmente dall’avvocato del padrone di casa, con cui si preannuncia l’esecuzione dello sfratto, e cioè si richiede all’inquilino di voler rilasciare spontaneamente l’immobile, avvertendo che in difetto vi provvederà l’ufficiale giudiziario assistito, in caso sia necessario, da un fabbro e dalla forza pubblica.

Il termine che deve trascorrere tra la notifica del precetto e l’inizio dell’esecuzione è per legge di 10 giorni.

Arrivati, comunque, alla notifica del precetto, non c’è molto che si possa fare.

Generalmente, è necessario attivarsi prima della convalida, per far valere eventuali ragioni per cui si è accumulata la morosità ovvero, in mancanza, per chiedere il termine di grazia, cosa con la quale si ammette l’inadempimento e ci si impegna a sanarlo entro, appunto, un certo termine concesso dal giudice. In questa fase, ovviamente, il termine di grazia non si può più chiedere.

L’unica cosa che si può fare è cercare di negoziare un accordo con il padrone di casa per ottenere, magari, un rilascio più graduale, con tempi che consentano di recuperare un’altra abitazione. A volte, inoltre, alcuni padroni di casa rinunciano a tutte o ad alcune delle mensilità arretrate, e quindi al relativo recupero del credito, in cambio del rilascio immediato.

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Devo fare comunque lo sfratto se il mio inquilino se ne è già andato?

Sono proprietario di un immobile che ho dato in locazione ad una coppia di stranieri. Ora gli affittuari non pagano il canone da novembre e non si fanno più sentire. Per altre vie ho saputi che la coppia non abita più li essendo tornata nel paese d origine.
Ora Per liberare l immobile e darlo in locazione ad altra persona dovrò chiedere lo sfratto al giudice o posso semplicemente cambiare serratura essendo cessato implicitamente il contatto?

La cosa più prudente, sotto il profilo di evitare qualsiasi possibile contestazione, è quella di notificare un’intimazione di sfratto, ottenerne la convalida e poi procedere al reingresso nell’immobile alla presenza dell’ufficiale giudiziario.

In alternativa, si può anche riprendere possesso direttamente, ma questo è un modo di fare la cui legittimità potrebbe essere contestata e in particolare potrebbe nascere un procedimento per esercizio arbitrario delle proprie ragioni.

Noi solitamente consigliamo di procedere comunque con lo sfratto.

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Che cos’è il termine di grazia nelle locazioni civili?

Pur pagando affitto metri Quadrati appena 45 da un anno e mezzo il propietario ci ha fatto lo sfatto. Abito con i miei figli minori in questo appartamento a villanova di guidonia purtoppo sono separata da pochi mesi, sono due mesi che non ricevo il mantenimento per i miei figli minori non lavoro mia madre mi dà una mano ma non può pagare affitto .HO ricevuto lo sfratto per morosità sono solo appena due mesi che non pago affitto andrò dal avvocato… cosa mi consigliate?

Purtroppo, nel momento in cui ti rendi inadempiente di due mensilità di canone il locatore può intimarti lo sfratto per morosità.

Per cui lo sfratto è stato fatto legittimamente.

Puoi andare all’udienza, con l’assistenza di un avvocato, e richiedere il termine di grazia

Se salderai entro il termine concesso dal giudice tutti gli arretrati e le spese legali (nella misura che determinerà al riguardo il giudice), lo sfratto sarà «annullato» e potrai continuare ad abitare nella casa.

Ovviamente, dovrai pagare regolarmente il canone, non facendolo per due mensilità consecutive il proprietario ti potrebbe mandare un nuovo sfratto.

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Se l’azienda presso cui faccio il custode viene sfrattata perdo la casa?

Sono il custode di una ditta dai primi anni ottanta e da allora vivo con la mia famiglia in una abitazione (annessa all’azienda) messa a disposizione gratuitamente dal datore di lavoro (e registrata in busta paga con la dicitura BENEFIT CASA). L’azienda ultimamente è in forte crisi e non sta più pagando l’affitto, per cui ha ricevuto un’ingiunzione di sfratto esecutivo (già rinviato una volta a gennaio 2014). Io però non ho ricevuto nessun tipo di comunicazione, né dall’azienda né dal proprietario o dall’ufficiale giudiziario (l’ho saputo per caso pochi solo pochi giorni fa). Quello che vorrei sapere è: ho qualche diritto di oppormi a uno sfratto immediato? Posso chiedere del tempo per cercare un’altra abitazione? E se sì, quanto e in che modo ?

Il proprietario dei locali otterrà un titolo che potrà azionare contro chiunque occupa l’immobile, tanto più che non si tratta di una vera e propria locazione, come tale trascrivibile e in qualche misura opponibile a terzi, ma di una forma di integrazione della retribuzione, eseguita tuttavia con un bene di cui a breve l’azienda non disporrà più per inadempimento.

Per cui purtroppo non ci sono disposizioni a tuo favore ed è diritto del proprietario ritornare ad occupare i locali. In questo contesto, si può solo negoziare per arrivare ad un rilascio non così immediato come sarebbe previsto dalla legge, ma che consenta a te di reperire un’altra abitazione; ovviamente è un tentativo che si può fare.

Ti suggerirei di iniziare a parlare del problema con l’azienda e, se possibile, di metterti anche in contatto con il proprietario dei locali, valutando a seconda delle circostanze.

Ovviamente un avvocato ti potrebbe essere molto d’aiuto nel condurre questi contatti e trattative.

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Cosa posso fare se il mio inquilino è indietro di 4 mensilità di canone?

a Marzo di quest’anno ho affittato un appartamento ad un inquilino. Premesso che nel contratto d’affitto era specificato che l’inquilino aveva presa visione della casa e la prendeva in affitto nelle condizioni in cui era (vale a dire buone) e che una delle clausole rescissorie era la morosità nel pagamento dell’affitto, fin da subito l’inquilino ha iniziato a dare problemi: ha preteso migliorie prettamente estetiche, ha effettuato molti lavori (anche importanti) senza il mio consenso (alcuni dei quali hanno poi causato problemi, come perdite d’acqua) e da quattro mesi non paga l’affitto (avevamo concordato un piano di rientro, ma l’inquilino prima non ha rispettato le date stabilite, poi ha cercato di rifilarmi un assegno post-datato con l’avviso di chiamarlo, prima di incassarlo, perchè magari poteva essere scoperto…).
Vorrei sapere cosa posso fare per liberarmi di questo inquilino, recuperare i soldi che mi sono dovuti e, se possibile, farmi rimborsare i danni.

Il problema più urgente, ovviamente, è recuperare la disponibilità dell’immobile, per evitare di perdere ulteriori canoni e anche, visti i precedenti, per evitare che questo inquilino produca ulteriori danni.

Una volta liberato l’immobile, poi, potrai valutare il recupero credito per i canoni impagati e per il risarcimento del danno, rigorosamente previo accertamento della solvenza dell’inquilino, per evitare di fare cause e spendere altri soldi per nulla.

Per riprendere in mano l’immobile, devi seguire la procedura di sfratto per morosità, che è azionabile sin da subito visto che la morosità supera il limite previsto di due mensilità. Se vuoi un preventivo, puoi chiederlo compilando il modulo apposito.