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Se ho vinto la causa ma il debitore non mi paga cosa posso fare?

Ho una causa che e stata iscritta a ruolo nel 2010 e nel 2011 c’e stata la sentenza definitiva in cui il Giudice ingiungeva a controparte il pagamento di una determinata somma in mio favore;ma controparte ancora non mi ha pagato,il mio avvocato ha fatto il pignoramento presso terzi e la sua banca mi ha dato esito negativo.Il mio avvocato mi dice che non puo chiedere il fallimento anche se l’azienda opera indisturbata oggi;e difficile se non impossibile da ottenere guesti soldi.
Sono passati 4 anni,che si puo fare?

Non ci sono ricette magiche, purtroppo, per situazioni come queste.

Anzi, ti dirò che come al solito le valutazioni circa la solvenza dell’azienda tua debitrice sarebbe stato meglio farle ancor prima di iniziare la causa.

Ad ogni modo, qualche consiglio che ti posso dare può essere questo.

Innanzitutto, verificate bene la fallibilità o meno della società. Può darsi benissimo che non sia fallibile, perché la legislazione più recente ha innalzato molto la soglia di fallibilità delle imprese, escludendone molte. Però è preferibile verificarlo in concreto, perché se la fallibilità ci fosse o fosse sostenibile una istanza di fallimento potrebbe sbloccare la situazione.

Viceversa, se non ci fosse questa fallibilità, altre strade potrebbero essere le seguenti:
– una indagine investigativa presso un’apposita agenzia per sapere dove questa azienda ha un conto corrente in attivo;
– un pignoramento presso terzi presso un cliente di questa azienda, qui dipende ovviamente da che tipo di bene o servizio vende questa azienda
– un pignoramento mobiliare presso la sede… Qui il discorso è molto complesso e va valutato per bene, perché i mobiliari in sé non funzionano, servono solo se rappresentano un «fastidio» per il debitore che poi così si presenta a pagare.

Al di là di tutto quanto sopra, un approccio negoziale a volte potrebbe risolvere.

In bocca al lupo.

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Come faccio se ho vinto una causa ma per la fase esecutiva non ho più soldi da spendere?

Dopo alcuni anni ho vinto una causa. Ora la controparte mi deve un rimborso di 8.000 euro, ma il mio avvocato mi ha detto che per poter incassare la somma devo fare una causa civile. Non avendo soldi cosa posso fare, almeno per recuperare una parte della somma?

Domanda semplice, risposta molto più complicata… 😉

Non è proprio una causa civile quella che devi fare, perché quella l’hai già fatta, ma un procedimento esecutivo, cioè diretto a cose tipo pignoramenti e simili, per conseguire forzosamente quello che il tuo debitore non ti paga spontaneamente pur dopo aver perso la causa.

È ovvio che anche il procedimento esecutivo ha dei costi, ma, prima ancora di questo, bisogna valutare le possibilità di recupero e cioè la solvenza del tuo debitore, una valutazione, che, a rigore, avreste dovuto fare ancor prima di iniziare la causa a monte.

Se, infatti, il tuo debitore fosse sprovvisto di sostanze aggredibili in via esecutiva, diventerebbe molto difficile per non dire impossibile recuperare quanto dovuto. Questo è un discorso che mi trovo a fare pressoché tutti i giorni e che probabilmente ripeterò sino all’ultimo giorno in cui farò la professione.

Veniamo adesso al problema specifico tuo, che è quello di non avere altri soldi da anticipare per spese legali.

Questa cosa si potrebbe risolvere cercando un avvocato disposto a lavorare con un compenso a percentuale, cioè non chiedendoti anticipi, se non magari per le spese vive, e accontentandosi – diciamo così – di una percentuale di quello che andrai effettivamente ad incassare al termine della pratica.

È evidente però che anche qui è fondamentale una indagine sulla solvenza del debitore, perché se non ci fossero sostanze aggredibili difficilmente troverai un legale disposto a mettere il suo lavoro per dividere con te anche il 50% di… niente.

Questo è un aspetto importante da capire, per il resto ti rimando alla nostra pagina sul compenso a percentuale.

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Come posso eseguire una sentenza contro una persona che lavora in Svizzera?

ho vinto una causa civile il giudice ha stabilito che devo ricevere la somma di 101.000 euro ma ad oggi la parte non paga il mio legale mi ha abbandonato perche gli devo 11.000 euro che nn ho, le chiedo c e un qualcosa che io possa fare per ottenere il risarcimento?e come devo muovermi?di intestato nn ha nulla e so che lavora in svizzera..ora sono bloccato cn una sentenza a favore ma nn so dove attaccarlo,mi puo dare un consiglio?

Queste, ovviamente, erano tutte valutazioni da fare prima di iniziare la causa, perché l’aspetto della solvenza del debitore è assolutamente fondamentale.

Una cosa che si potrebbe tentare è una ricerca sul punto da parte di una competente agenzia di investigazioni.

Se, comunque, risultasse che in Italia non ha nulla di intestato, si potrebbe valutare il pignoramento dello stipendio in Svizzera, anche se, proprio per la dimensione di internazionalità della vertenza, le cose sono più complicate rispetto ad un pignoramento all’interno del contesto italiano.

Se, inoltre, non hai soldi per retribuire un avvocato, la cosa è ancora più complicata. Forse puoi cercarne uno disposto ad accettare di seguirti con il sistema del compenso a percentuale, ma può non essere così facile proprio per le difficoltà di incasso del debito.

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Se l’artigiano che mi doveva fare lavori di ristrutturazione lascia il cantiere a metà che posso fare?

Vorresi sapere come dovrei comportarmi nei confronti di una persona che ha fatto dei lavori di ristrutturzione per la mia casa,interrompendo i lavori a meta’,creandomi molti disagi.oltre a dei soldi per inizio lavori,ad un certo punto ha voluto un assegno di 22000 euro per proseguire,e da quel momento non si e’ fatto piu’ vedere,di conseguenza dopo molti tentativi di contattarlo,mi ha consegnato un assegno di pari valore (22000) della madre,pero’ non e’ stato possibile riscuoterlo perche’ l’intestataria del conto corrente era sua mamma la quale non risultava nel contratto dei lavori che si stavano eseguendo.Tengo a precisare che non ho mai ricevuto nessuna fattura dei lavori eseguiti da questa persona e di conseguenza non ho potuto usufruire delle varie detrazioni.Gradirei sapere come potrei risolvere questi problemi e se potrei rivolgermi alla finanza per tu tti questi danni subiti.

La Guardia di Finanza ovviamente si occupa della violazione delle norme in campo fiscale e non di far recuperare danni subiti da privati cittadini, che sono considerati vicende private che spetta ai cittadini azionare tramite un loro avvocato o altro professionista.

Non è nemmeno corretto che l’assegno della madre non si potesse incassare perché non collegato al contratto: l’assegno infatti come tutti i titoli di credito è un documento astratto che prescinde sempre dalla causa sottostante e che secondo me avresti potuto benissimo porre all’incasso, anche se con quali esiti poi non si sa.

In generale, bisognerebbe approfondire meglio le circostanze del caso per come si è instaurato ed evoluto, ed effettuare probabilmente le denunce dei vizi e dei problemi nei confronti dell’artigiano previste dalla legge e nei termini indicati.

Anche facendo questo, tuttavia, potrebbe non essere possibile recuperare i danni o il corrispettivo pagato per lavori non svolti: a questo riguardo, occorrerebbe effettuare una valutazione sulla solvenza di questo artigiano, che ti consenta di vedere se possa valer la pena spendere soldi con un avvocato per tentare il recupero o se invece, tutto al contrario, rischi solo di spendere altri soldi per niente.

Visti i valori in ballo, ti consiglierei di ordinare una consulenza da un avvocato per approfondire meglio la situazione.

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Per vedere se ci sono i presupposti per la calunnia bisogna esaminare la denuncia.

circa 2 anni fa, fui denunciato per art 594cp; 612cp; 640cp (ingiuria; minaccia; truffa) per aver svolto bene il mio lavoro di consulenza a persona che ovviamente non voleva pagare e che pagava solo dopo essersi rivolta all’avvocato che la consigliava in merito.
Querele tutte smontate già durante le indagini, tranne forse quella di ingiuria su cui si sta ancora indagando. A questo punto potrei chiedere un risarcimento per calunnia? Ne vale la pena?

Come dico pressoché tutti i giorni, non ha il minimo senso parlare di cose come queste in generale e mi stupisce sempre di più come gli utenti possano pensare che noi avvocati si sia in grado di «divinare» e dare indicazioni in un caso senza conoscerlo per niente.

Può darsi che si possa procedere con una denuncia per calunnia, ma per poterlo dire con maggior sicurezza è evidente che si dovrebbero esaminare i documenti del caso, a partire proprio della denuncia, che è il «fatto – documento» con cui si è realizzato l’eventuale reato, per vedere se ne sussistono gli elementi costitutivi.

Vedere, ulteriormente, se ne vale la pena è un altro paio di maniche ancora. Qui sarebbero da fare alcune considerazioni e indagini sulla solvenza della controparte.

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Come posso riscuotere il mantenimento dai padri dei miei figli?

Sono cittadina svizzera, ho due figli minori e ho l affido esclusivo dei miei figli
Ma sono stata sfortunata coi padri..il padre di mia figlia è da 5 anni che nn versa gli alimenti
X nn si riesce a rintracciare.mentre il padre di mio figlio ( che è invalidi al 100./.
Ha smesso di versarli..ogni volta li devo elemosinare e altrettanti umilia
Il figlio dicendo che tt i mesi gli ruba i soldi che servono alla sua nuova fam.
In piu’ io vivendo a roma sono sempre andata in svizzera a mie spese tre volte all’anno
X portarlo dal padre a mie spese..lui nn ha mai contribuito a nulla.

Mi dispiace per la situazione.

Comunque, innanzitutto bisogna capire se la misura del mantenimento che deve essere versata è stata già, o meno, predeterminata dal tribunale. Se non lo fosse, bisognerebbe partire da qui e procedere con un ricorso per la determinazione della misura del mantenimento.

Qualora, invece, il mantenimento sia stato già determinato in una certa misura, il problema sarebbe quello dell’esecuzione del provvedimento dell’autorità giudiziaria.

Da questo punto di vista, si possono valutare diverse cose, ma prima di muoversi è assolutamente indispensabile a mio giudizio commissionare ad una agenzia apposite indagini sulla situazione patrimoniale e reddituale dei debitori e sulle sostanze che si potrebbero aggredire con un pignoramento, oltre che ovviamente sulla residenza per quello che dici essere irreperibile.

Un altro possibile metodo di azione può essere quella della denuncia penale, ma anche al riguardo occorre valutare bene la situazione, considerando che la dimensione internazionale sicuramente complica un po’ le iniziative che si possono prendere al riguardo.

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ho vinto la causa sia in primo grado che in appello quando potrò incassare?

Ho vinto una causa con il datore di lavoro in 6/06/2012 e dopo lui ha fatto appello ho vinto anche questa volta 9/05/2013 …adesso il mio avvocato mi dici di aspettare la sentenza che non è arrivata dal tribunale quale sono tempi di asspetare e adesso come posso prendere i soldi 50000 mila euro la dita e un SNC e se lui ha beni come posso prendere qualcosa?

Nel processo del lavoro, l’esecuzione si può iniziare anche solo con il dispositivo della sentenza, senza bisogno di attendere anche la sentenza per esteso, per avere la quale non ci dovrebbero comunque volere più di due o tre settimane. L’altro problema invece è molto più grosso e riguarda la valutazione dell’aggredibilità del debitore, sia la società sia i singoli soci se il titolo è stato ottenuto nei confronti di tutti i soggetti coinvolti. Peraltro, mi stupisce che questo problema venga fuori adesso, dal momento che la sentenza di primo grado avrebbe dovuto essere provvisoriamente esecutiva, ragione per cui avreste dovuto fare i primi tentativi di esecuzione subito dopo la decisione del primo grado. Forse è intervenuta una sospensione, anche se statisticamente improbabile, in ogni caso adesso, se anche fosse intervenuta a suo tempo, sarebbe superata dalla decisione di merito e il titolo è sicuramente azionabile.

Mi sembra che in fondo ci sia un problema di comunicazione con il tuo avvocato: occorre risolverlo se si vuol fare un buon lavoro. Se non lo trovi al telefono, cosa che in fondo è purtroppo comprensibile perchè abbiamo sempre molto da fare, spediscigli una mail con richiesta di chiarimenti.

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Se vinco la causa ma controparte non paga le spese legali devo farlo io?

Ho vinto una causa con una persona la quale è stata condannata dal tribunale non solo a pagarmi quanto dovuto ma anche a pagare le spese legali del mio avvocato. Il risultato è che la persona in questione risulta nullatenente e l’avvocato mi ha mandato il conto da saldare. Sono riuscita a pagare 2.000 euro (incassati senza darmi nessuna ricevuta) ed ora l’avvocato vuole il saldo. Io non posso assolutamente pagare il resto sia perchè non ho la disponibilità ma anche perchè mi è stato detto che la parte soccombente e cioè il mio debitore dovrebbe pagare visto che così è` stato deciso dal tribunale e quindi il mio avvocato dovrebbe rifarsi sulla parte soccombente e non su di me. Per favore potrebbe darmi un suo parere legale vivo all’estero e non so proprio a chi rivolgermi per aiuto e consiglio.

Purtroppo sei tu che devi pagare, sei stata tu a incaricare il tuo avvocato e il rapporto c’è con te, tra te e lui. Quello che controparte è stata condannata a rimborsarti non ha alcuna rilevanza nei rapporti interni con il tuo legale, che ti può benissimo chiedere peraltro anche di più di quell’importo che il giudice, in sentenza, ha messo a carico di controparte. Per maggiori dettagli su questi aspetti, puoi vedere questo nostro post precedente.

Naturalmente, puoi controllare che la parcella che ti ha mandato sia esatta, nei modi indicati sempre in questo nostro precedente post. E puoi ovviamente valutare la qualità del lavoro di assistenza che è stato svolto.

Queste situazioni, peraltro, andrebbero evitate valutando, prima di fare la causa e non dopo, la solvenza di controparte e, per quanto riguarda le spese legali, munendosi di una adeguata forma di tutela giudiziaria.

Allo stato, non ti resta, a mio giudizio, che negoziare con il tuo legale per vedere come sistemare la situazione nel modo più adeguato. Ovviamente la fattura te la devi far fare in occasione di ogni pagamento e dovrà anche essere regolarmente quietanzata (con la scritta «pagato» e simili).