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Truffa informatica «man in the middle»: come evitarla.

Sono il legale rappresentante di una piccola azienda. Ho inviato un email al mio cliente per il pagamento di una fornitura; purtroppo la mail è stata intercettata da hacker che hanno modificato l’IBAN. Così il mio cliente inconsapevolmente ha bonificato ad una persona sconosciuta. Come posso difendermi?

La vicenda delle intercettazioni dell’email contenenti le coordinate bancarie, è un tema che riguarda  la sicurezza informatica nelle comunicazioni. In questi ultimi anni moltissime banche, clienti,  avvocati professionisti, hanno subito tale attacco informatico che è chiamato “Man-in-the-middle

Man-in-the-middle vuol dire “uomo nel mezzo” ed è una minaccia informatica che permette al cyber malintenzionati di intercettare e manipolare il traffico internet che l’utente crede privato.

Nel tuo caso, qualcuno si è messo nel mezzo tra te ed il tuo cliente, riuscendo ad intercettare il messaggio inviato e ricevuto che è arrivato al destinatario alterato. E come se uno sconosciuto ti avesse messo nella tua cassetta della posta false fatture per cercare di riscuoterle.

Nessun sistema informatico è immune da tale attacco e tutti noi potremmo essere potenzialmente le vittime.

Prima di tutto di consiglio di sporgere denuncia querela alla polizia postale contro ignoti.

Sarà molto difficile ottenere i soldi indietro e bisogna agire prima possibile, perché nel giro di pochi giorni il titolare del conto corrente – persona a noi sconosciuta – ha già prosciugato il conto.

Per evitare che accada ciò è necessario adottare degli accorgimenti:

 – evitare di usare punti d’accesso wi-fi liberi, per effettuare transazioni sensibili, anche con il proprio cellulare (gli aeroporti e le stazioni ferroviarie sono le prime da evitare);

– assicurarsi di utilizzare la versione cifrata dei siti web, controllando che la URL inizi con HTTPS;

– impostare una password per il wi-fi in modalità WPA2 e cambiare quella di default con una di almeno 15 caratteri;

– aggiornare antivirus e sistema operativo sempre all’ultima versione;

– attivare l’autenticazione a due fattori in tutti i nostri account più importanti. Gmail, whatsapp,  Facebook e altri, quasi tutti oggi dispongo di tale sicurezza da diverso tempo.

-configurare la posta elettronica con il protocollo “s”;

Ci sono molti altri accorgimenti a seconda del sistema operativo che utilizziamo, del nostro gestore di posta elettronica, del nostro internet provider.

Per avere maggiori informazioni contattaci o chiedici una consulenza.

 

 

 

 

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La tutela giudiziaria DAS del movimento consumatori mi copre per la moto che ho affidato in conto vendita?

ho da poco incaricato una concessionaria di moto di vendere la mia kawasaki, lasciandola in conto vendita e firmandogli una procura speciale. Nel caso dovessero sorgere controversie riguardo tale incarico
l’assicurazione contratto protetto di DAS per conto di movimento consumatori coprirebbe l’evento?
Nel caso di risposta negativa quale compagnia copre tale evento considerando anche il periodo di carenza?

In ogni caso, bisognerebbe per prima cosa vedere di quali controversie si tratterebbe in concreto, perché, come abbiamo detto molte volte, la tutela giudiziaria non copre tutto, ma ci sono delle esclusioni.

In secondo luogo, io conosco un po’ la polizza di base di DAS ma non quella fatta in convenzione con il movimento consumatori, che mi pare costi molto meno e immagino, per questo, abbia un ambito di copertura giustamente molto più limitato.

Quando poi mi chiedi quale compagnia coprirerebbe «tale evento» bisognerebbe capire di quale evento parli perché così non si capisce proprio… Cioè, come sopra, bisognerebbe vedere cosa si verificherebbe in concreto…

In ogni caso, se hai già affidato la tua moto potrebbero, con qualsiasi compagnia e tipo di polizza, insorgere questioni relative al momento in cui si è verificato il caso assicurativo.

L’unico consiglio che posso darti è cercare un agente locale di tua fiducia e parlarne con lui.

Un lampeggio.

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L’assicurazione di tutela giudiziaria può non liquidarmi se ho fatto la polizza dopo l’inizio della causa?

Ho richiesto l’attivazione della tutela legale famiglia in seguito alla richiesta saldo parcella del mio avvocato. L’evento è una causa da me promossa prima dell’apertura della polizza, successivamente vinta, di cui ho dovuto richiedere un pignoramento alla parte soccombente. Tale procedimento si è chiuso e concluso dopo la stipula della polizza ed in seguito al fallimento di controparte, dichiarato successivamente alla stipula della polizza, ho deciso di fermare ogni ulteriore inutile azione.
Le chiedo cortesemente:
1) Avendo il liquidatore richiesto ulteriore documentazione per capire meglio, può trovare qualche cavillo per non pagare?
2) Posso mettere direttamente in contatto il liquidatore con l’avvocato, oppure devo procedere al pagamento della parcella e poi richiedere il rimborso al liquidatore?
3) In caso di comportamento scorretto da parte del liquidatore quali azioni posso intraprendere?

Sfortunatamente, per me il liquidatore non deve affatto pagarlo questo tuo sinistro.

Si tratta di un caso assicurativo insorto prima della stipulazione della polizza, quindi al di fuori dell’ambito di copertura.

Quindi non c’è nessun cavillo, ma mancano di base i presupposti per la prestazione assicurativa.

È comunque preferibile che tu ne parli con il tuo legale.

Noi di solito, quando c’è una forma di tutela giudiziaria, ci incarichiamo di gestirne tutti gli aspetti, dall’inizio alla fine, sollevando il cliente dagli oneri relativi, anche perché è nostro interesse che questi profili siano gestiti nel modo migliore possibile.

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Qual è la polizza di tutela giudiziaria migliore per alcuni tipi di vertenze?

Controversie sul lavoro, recupero stipendi, contratti di locazione, controversie con i condomini, danni personali subiti. Qual’è la polizza giudiziaria che mi copre di più o cosa chiedere alla compagnia di assicurazione per essere tutelato al meglio?

Per queste categorie di controversie, direi che tutte le più diffuse forme di tutela giudiziaria presenti sul mercato offrano copertura.

Naturalmente, sono definizioni generali e molto dipende anche dal singolo problema concreto, ma, appunto sempre in via generale, sono più i casi per cui è prevista la copertura degli altri.

Come oramai noto ai lettori del blog, ultimamente sconsiglio Arag, il cui livello di servizio è recentemente diminuito, mentre consiglio UCA e DAS.

Per ulteriori dettagli, ti suggerisco di parlare direttamente con l’agente che contatterai per fare il contratto.

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Se mio figlio si rompe un dito a scuola posso chiedere i danni?

Mio figlio ha rotto un anulare nell ora di ginnastica ha 14 anni si possono chiedere eventuali danni?

È un argomento di cui abbiamo parlato molte volte nel blog, ti invito pertanto a fare una ricerca sul tema, anche solo e semplicemente con la parola chiave «scuola».

Comunque, sì dovrebbero esserci i presupposti per richiedere un risarcimento del danno, ma questa cosa andrebbe verificata più in concreto, a partire dalle modalità del fatto, che descrivi in maniera assolutamente troppo sintetica e generica.

Bisogna vedere, ad esempio, se ci può essere innanzitutto qualche corresponsabilità di tuo figlio nell’evento, insomma non si può prescindere dall’analisi di come sono andati i fatti.

Per il resto, tutte le scuole oramai hanno una forma di copertura assicurativa, anche se come purtroppo spesso capita ci sono anche limiti di franchigia che possono mettere un po’ i bastoni tra le ruote.

Per coltivare la posizione è preferibile che tu ti rivolga ad un avvocato, tieni presente però che che il suo compenso, se non hai una tutela giudiziaria della famiglia, almeno inizialmente è a carico tuo; al riguardo, puoi cercare magari un legale disposto ad assisterti con compenso a percentuale.

Naturalmente, per la quantificazione del danno avrai bisogno anche di un medico legale.

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Perché la tutela giudiziaria non mi conferma la copertura per un problema che ho scoperto solo dopo aver fatto la polizza?

volevo chiederti come mai lassicurazione tutela legale della DAS ,volevo fare causa per inadenpienza al costruttore avendo scoperto che non mi aveva chiuso i lavori dopo otto mesi dalla vendita, mi dice che non accetta la difesa perche la casa lo comprata 8 mesi prima. Ma come facevo a saperlo prima se lo scoperto 8 mesi dopo

Il caso non è descritto con la precisione che sarebbe necessaria, mancano le date di riferimento che sono quelle di acquisto dell’immobile, della stipulazione del contratto di tutela giudiziaria e della scoperta del vizio, ma si può agevolmente dire che si tratta di un problema in cui occorre stabilire con precisione la data di insorgenza del caso assicurativo.

Il problema di queste polizze di tutela giudiziaria, che io comunque consiglio da anni a tutti, è che alcune persone le stipulano per problemi già insorti, di conseguenza gli uffici liquidazione stanno sempre molto attenti a questo aspetto della data di insorgenza del caso assicurativo.

Inoltre, va ricordato che è sempre previsto un generale periodo di carenza di tre mesi dalla stipula della polizza per tutto quello che non è imprevedibile come fatto, come ad esempio un sinistro stradale, per il quale non c’è nessuna carenza.

Nel tuo caso, bisognerebbe innanzitutto capire come si sono svolti i fatti con riferimento alle tre date precise sopraindicate, e poi, se è ragionevolmente sostenibile che si tratta di un problema insorto dopo la stipula della polizza e dopo i tre mesi di carenza, si può tentare di parlare nuovamente con il liquidatore per vedere se, riconsiderata la materia, concede la conferma della copertura.

Ti consiglio di farti seguire in questo da un avvocato, perché si tratta di concetti tecnici in cui non puoi assolutamente fare da solo.

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Come posso fare per recuperare 100€ di anticipo senza spenderne di più in spese di recupero?

Ho visto un annuncio di verniciatura ante e persiane su “Groupon” ad un prezzo conveniente.
I lavori potevano essere eseguiti su MILANO e non in provincia.
Essendo molto conveniente l’offerta, ed abitando in provincia di Milano, ho pensato di contattare direttamente la ditta “xxx”.
Sono stat molto disponibili e mi hanno detto che non vi erano problemi per effettuare i lavori, ma non al prezzo “Groupon”. Il preventivo di 450 € comunque mi era andato bene e alla conferma (Luglio 2013) ho
versato con un bonifico la caparra pattuita di 100 €.
Da allora non ostante vari solleciti seguiti poi di minacce di denuncia ed infine di richiesta di sostituire la caparra, non riesco a risolvere il problema. Contattati telefonicamente a volte mi rispondono in malomodo ed a volte si rendono irreperibili. Cosa posso fare a chi mi devo rivolgere senza spendere più di quello che devo riavere?

Se non hai una tutela giudiziaria, non ci sono secondo me purtroppo soluzioni efficaci per il tuo problema, proprio per la necessità di non spendere di più di quello che devi recuperare.

La prima cosa da fare, infatti, sarebbe una diffida tramite un avvocato, per la quale sola cosa è necessario, di solito, spendere oggigiorno proprio 100€ (se non di più: meglio chiedere sempre un preventivo!).

Il patrocinio a spese dello Stato, anche quando ce ne fossero i presupposti, non copre l’attività stragiudiziale, ma solo le cause vere e proprie, quindi la diffida non sarebbe coperta.

Infine, non ci sarebbe comunque nessuna garanzia che con una diffida il problema si risolverebbe, anzi: questo sarebbe solo il modo più indicato per iniziare a trattare il problema, dopodiché bisognerebbe vedere in base all’evolversi della situazione.

Il tuo è l’ennesimo caso che conferma quello che vado dicendo da anni, che non ha senso vivere e operare in un Paese come l’Italia senza avere una adeguata forma di tutela giudiziaria, perché problemi come questi possono capitare a chiunque, sono all’ordine del giorno.

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Se il mio padrone di casa non vuole ridarmi il deposito cauzionale che posso fare?

sono una mamma con figlio senza lavoro però pago regolarmente l’affitto da ormai due anni,la mia padrona di casa mi ha minacciato di non rinnovarmi il contratto perché un utenza intestata a suo papà non l’ho ancora pagata ……allora le ho risposto che mi si sta ammuffendo tutte le scarpe i vestiti e il letto spesso è addirittura bagnato il bagno è completamente nero e l’acqua viene giù dalle piastrelle per nn parlare dell’acqua dai vetri,lei mi ha risposto che non gliene frega niente se i muri sono marci lei me l’ha data bianca e la rivuole bianca se no niente caparra

Per stabilire chi ha ragione, bisognerebbe fare una CTU preventiva, o almeno un accertamento privato tramite un tuo tecnico di fiducia, tutte cose che, se non hai una forma di tutela giudiziaria, sono esageratamente costose rispetto ai valori in ballo.

Purtroppo, l’unico approccio praticabile in una situazione come questa è rigorosamente quello negoziale, anche avendo ragione.

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Se mi vendono uno scaldabagno difettoso sono obbligati a sostituirmelo o possono anche ripararlo?

In data 20 marzo corr 0re 16 acquisto uno scaldaacqua a gas nel centro commerciali di Kindes di Via della Maglianella Roma in data 22 marzo ore 15, riporto indietro, completo di imballo, il prodotto acquistato perchè dopo il regolare montaggio risulta non funzionante (fuoriscita di acqua dalla valvola di sicurezz) Il direttore del negozio con altro personaggio hanno dichiarato la non sostituibilità del prodotto ma che avremmo potuto richiedere l’intervento del tecnico per la sostituzione del pezzo non funzionante !!!!! ora
non capisco bene ma la recessione di un prodotto fallato è dovuta o rientra in una libera facoltà del venditore ?

Secondo l’art. 130, comma 3°, del codice del consumo «Il consumatore può’ chiedere, a sua scelta, al venditore di riparare il bene o di sostituirlo, senza spese in entrambi i casi, salvo che il rimedio richiesto sia oggettivamente impossibile o eccessivamente oneroso rispetto all’altro».

Se, dunque, vuoi insistere nella tua richiesta di sostituzione, puoi inviare una pec o raccomandata a/r alla sede legale del centro commerciale, in cui chiedi la sostituzione del bene.

Naturalmente, il fornitore potrà replicare cercando di sostenere che la sostituzione sia eccessivamente onerosa rispetto all’intervento tecnico di riparazione, cosa ch andrà valutata dal punto di vista tecnico.

Se, peraltro, non hai un tutela giudiziaria, e quindi non puoi avere un avvocato per seguirti in questa vicenda, diventa difficile difenderti da solo, quindi è evidente che ti conviene un approccio di tipo negoziale.

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Se mi notificano un controricorso al TAR posso utilizzare Arag?

Io ho stipulato un’ assicurazione dinamicaplus commercio con tutela legale per la mia impresa , siccome sono stata coinvolta in qualità di controinteressata in un ricorso al Tar mi sono sentita dire da Arag che non sono coperta per ricorsi al Tar ma non trovo questo punto sulla scheda ed un operatore Arag mi ha detto telefonicamente che loro non fanno assicurazioni che coprono per ricorsi al Tar. Le sa dirmi se vero?

Di solito, la materia del diritto amministrativo è esclusa dalle forme di tutela giudiziaria, non solo di Arag ma anche delle altre compagnie specializzate nel ramo, insieme a quella fiscale, del diritto di famiglia e così via.

La scheda prodotto della polizza per le attività, nella configurazione di base, prevede copertura per questi eventi:

Le garanzie sono operanti per i casi previsti dalla linea di prodotto Classic e per i casi elencati di seguito.
Le garanzie elencate ai punti 2, 3, 4, 5 e 6 verranno prestate con il limite di 1 (uno) caso per ogni prestazione insorto in ciascun anno assicurativo e per le sole controversie che abbiano un valore in lite superiore a € 5.000,00 (cinquemila).
1. Richiesta di risarcimento danni a persone e/o a cose subiti per fatti illeciti di terzi.
2. Controversie di lavoro che il Contraente deve sostenere con i soggetti iscritti nel Libro Unico del Lavoro.
3. Controversie relative a locazione o proprietà degli immobili dove il Contraente esercita la professione purché indicati in polizza.
4. Controversie contrattuali con fornitori di beni o servizi.
5. Controversie contrattuali relative a contratti di appalto /subappalto commissionati dal contraente.
6. Chiamata in causa della Compagnia di responsabilità civile, nel caso di inattività della stessa; non opera nel caso in cui la polizza di Responsabilità Civile non sia attivabile: per mancato pagamento del premio e/o adeguamento dello stesso; per denuncia del sinistro oltre i termini di prescrizione; perché la fattispecie denunciata non è oggetto di copertura.
7. Servizio di consulenza telefonica ARAGTEL nel contesto delle materie previste in polizza, al numero verde 800.508.008.

Peraltro, bisognerebbe vedere esattamente di che cosa si tratta, cioè il problema di cui hai ricevuto la notifica del ricorso, perché le esclusioni non si determinano di solito tanto in relazione al giudice competente, quanto al tipo di materia, e considerando che il TAR in alcune materie gode di giurisdizione esclusiva, forse varrebbe la pena far esaminare la situazione ad un avvocato.

Un tempo Arag comunque largheggiava molto sulla copertura, confermando la propria assistenza anche in materie che, in teoria, non vi rientravano, per correttezza commerciale, oggi invece il livello di qualità del servizio di questa compagnia è sceso drasticamente rispetto agli standard di un tempo.