Ti impediscono di vivere per paura di morire così poi, quando sarai irrimediabilmente depresso, potranno chiudere il cerchio concedendoti umanamente l’eutanasia ?
Tag: coronavirus
Quali sono le patologie che consentono l’esenzione dal greenpass? Iniziamo a ragionarci insieme nella puntata di radiosolignani di stamattina. Ascoltala, condividila, clicca qui ???

sono un’insegnante. Non sono vaccinata e non ho intenzione di vaccinarmi a causa di numerose allergie che ho manifestato fin da bambina. Non ho ottenuto l’esonero alla vaccinazione. C’è modo per me di continuare a insegnare, senza fare tamponi ogni 2gg? È possibile appellarsi a qualcosa, visto che trovo ingiusta questa condizione di obbligo green pass? Se non altro sarà possibile avere tamponi gratuiti per la nostra categoria?
Le principali speranze, al momento, sono due:
– la mancata conversione dei decreti 105 e/o 111 del 2021;
– l’esenzione dalla vaccinazione ex art. 3, comma 3, d.l. 105.
La mancata conversione, al momento, è assai improbabile, dal momento che i decreti sono stati adottati da un governo sostenuto da tutti i partiti, tranne uno, quindi con una larghissima maggioranza politica.
L’unica speranza, più che nella piazza, sarebbe che il green pass colpisse settori economici forti e con una forte influenza politica (lobbismo) in grado di determinare un cambio di orientamento sulla maggioranza parlamentare.
Per quanto riguarda l’esenzione, mi sembra di capire che il tuo medico si sia rifiutato di concedertela, però non tutti i medici ragionano in questo modo. Ad esempio un mio cliente proprio per la sua natura di soggetto allergico con precedenti di shock anafilattici ha ottenuto l’esenzione.
Questo, comunque, è un aspetto su cui sto lavorando, prendendo contatti con medici che, tendenzialmente, abbiano un orientamento più favorevole alla libertà vaccinale.
Per quanto riguarda i tamponi gratuiti, è una decisione politica che al momento è stato presa in senso esattamente opposto: li hanno lasciati a pagamento proprio per favorire la vaccinazione, esattamente come se la vaccinazione fosse il bene supremo, ancora più importante di fermare il contagio – considerando che un vaccinato può sempre e benissimo, come si è visto, essere infetto, molto più difficilmente una persona con un tampone negativo.
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La scelta se vaccinarsi o meno dipende dal vissuto di ognuno, non soltanto con riferimento a eventuali patologie fisiche pregresse, correnti o croniche, ma anche agli aspetti spirituali, concernenti il modo in cui una persona si relaziona con la propria fragilità, la propria caducità e l’eventualità di ammalarsi.
In altri termini, il punto di vista che ognuno di noi ha verso la campagna vaccinale dipende dalla struttura della sua personalità, da come ha vissuto sino ad ora, dalle sue esperienze, traumi, ferite e disfunzionalità.
Per questo, a mio modo di vedere le scelte e gli atteggiamenti di ognuno non possono essere giudicati dagli altri: chi lo facesse non solo sbaglierebbe, ma si avvelenerebbe perché il giudizio è un veleno che intossica per primo chi lo pratica.
È evidente che se, ad esempio, una persona é ipocondriaca o tende all’ipocondria avrà un punto di vista molto più favorevole verso la campagna vaccinale, perché in lei il livello di paura é molto più alto che in un’altra persona.
Sono, peraltro, queste le motivazioni che ci muovono.
Chi parla di scienza o motivi scientifici sta, di fatto, barando, magari del tutto
inconsapevolmente.
Siccome una risposta certa dalla scienza non c’è, per mille motivi di cui ho già abbondantemente parlato in altri post,
giungere a conclusioni «scientifiche» in realtà non costituisce altro che la copertura di facciata di situazioni emotive che sono quelle che davvero hanno determinato la persona a decidere in un modo piuttosto che in un altro.
L’ipocondriaco del nostro esempio, dunque, non ti dirà mai «mi vaccino
perché mi sto cagando addosso», ma nobiliterà la sua scelta dicendo «mi vaccino perché credo nella scienza e perché voglio tutelare anche gli altri».
Questo naturalmente vale anche per chi non vuole vaccinarsi, che magari ha una fobia dei farmaci, ma non te lo confesserà mai e dice che non si vaccina perché bisogna «lottare per la libertà» e altri alti e nobili consimilari scopi.
Una volta bolliti tutti questi discorsi, sul fondo rimane che ognuno di noi non sa davvero nulla della vita degli altri.
Ognuno di noi, a ben vedere, non conosce bene nemmeno se stesso, figuriamoci gli altri da sé.
Il giudizio, dunque, prima che sbagliato é anche impossibile in re ipsa.
Nessuno di noi può davvero sapere perché uno è pro vaccino o free vax, sono le propensioni di ognuno.
É un peccato che ogni categoria debba additare le altre come quelle
degli «stupidi», di quelli che «non capiscono», via via a volte salendo ad eccessi verbali davvero poco commendevoli, soprattutto per la fallacia logica dei ragionamenti che ne stanno alla base.
La verità è che le persone intelligenti stanno in ogni categoria e sono, purtroppo, una minoranza, mentre gli idioti sono parimenti ubiquitari e sono purtroppo la maggioranza.
Ognuno cerca di fare il meglio per sé e per gli altri e lo valuta sulla base degli strumenti e dei punti di vista di cui dispone. Non c’è mai uno che ha «più scienza» di un altro, quello é solo un
presuntuoso.
Evviva noi.
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Un post brevissimo, ma necessario.
Se un avvocato ti chiede dei soldi per fare ricorso contro il
greenpass, ti sta inculando.
Il greenpass é previsto da un atto legislativo e politico, il decreto
legge appunto, e non da un DPCM, che é un atto di alta
amministrazione, che, come tale, é probabilmente impugnabile al TAR
come atto amministrativo.
Se il decreto legge 105 é incostituzionale, questa é una circostanza
che non si può fare valere con un ricorso: il comune cittadino,
infatti, non può accedere alla Corte costituzionale, possono farlo
solo i magistrati in un procedimento in corso, dove il decreto deve
essere applicato.
Stesso discorso per il celebre ricorso alla CEDU: richiede il previo
esaurimento dei mezzi di impugnazione interni e non può mai servire ad
annullare un atto avente forza di legge dello Stato italiano.
Ma allora l’avvocato Sventracessi con studio a Scarcagneto sul Minchio
che dice che con il suo ricorso si può evitare il green pass?
Ti ho già risposto molto chiaramente su questo.
Il green pass é solo la prima inculata; ci saranno molte persone che,
per tentare di evitarla, andranno incontro alla celebre seconda
inculata.
Cerca di non essere una di quelle.
Engioi.
Riferimenti
blog.solignani.it/2021/03/15/ricorso-cedu-quando-si-puo-fare/
blog.solignani.it/2019/03/27/ricorso-cedu-quali-sono-i-costi/
blog.solignani.it/2017/05/30/sentenza-11504-della-cassazione-tutta-la-verita/
blog.solignani.it/schede-pratiche/impugnare-una-sentenza-o-altro-provvedimento/
blog.solignani.it/2021/07/23/green-pass-facciamo-piazza-pulita-delle-cazzate/
blog.solignani.it/2021/07/24/green-pass-pubblicato-il-decreto-legge/
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Il primo problema della lotta al greenpass sono le capacità cognitive
di coloro che questa lotta devono farla e la qualità delle
informazioni di cui dispongono.
É una verità antipatica, ma andava detta e andava detta subito.
Nei giorni scorsi é stata fatta circolare con convinzione questa vera
e propria «bufala»:
«Draghi ha firmato un DPCM per il Green Pass, non un decreto legge
deliberato dalle Camere.
Non è possibile istituire un obbligo di tale portata per DPCM e
neanche per decreto legge: la nostra Costituzione lo vieta!
Lo prevede solo dopo la delibera di una legge approvata dalle due
camere e pubblicata sulla Gazzetta ufficiale.
E infatti, Il testo del DPCM di Draghi, per scritto non cita mai che è
obbligatorio.
Ma a parole si sta facendo credere che l’obbligo ci sia e che entri in
vigore dal 5 agosto.
Il green pass, quindi, non è obbligatorio, non è una legge e, allo
stato attuale non ha nessun valore, come invece vogliono far credere.
Si tratta invece dell’ennesimo esperimento sociale, perché vogliono
farvi preoccupare preventivamente sul fatto che non potrete fare nulla
se non lo avete.
Ovvio però che, se la gente lo accetta il suo uso verrà esteso sempre
di più, perché puntano alla “consuetudine”, dove non possono arrivare
con la legge.
Il DPCM, infatti, non cita in nessuna parte in modo esplicito
l’obbligo, perché violerebbe palesemente gli art. 13 e 16 della
Costituzione.
Così come chiunque lo richieda e lo ponga come obbligo allo stato
attuale violerebbe i due articoli della Costituzione…»
Questa é una congerie di cazzate. Sia sufficiente esaminare il primo paragrafo:
a) il provvedimento non è stato affatto un dpcm, ma un decreto legge;
io te l’avevo detto, ne ero certo, perché ne parlava il sito dello
stesso governo, quindi era una informazione disponibile correttamente;
b) i decreti legge sono atti del governo e non sono “deliberati dalle camere”.
Io non so chi abbia scritto queste merdate, anche se sembrano l’opera
di un bambino di dodici anni semplicemente intenzionato a prendere in
giro un mondo di adulti che stavano per lui diventando un po’ troppo
isterici, il punto piuttosto é vedere quanto questa vera e propria
catena é stata fatta circolare e con quale convinzione contenesse
notizie utili quando invece è solo uno sproloquio.
Quindi la prima consapevolezza da prendere é che mancano la formazione
e le capacità cognitive che servirebbero per questa battaglia.
Partire dal sapere di non sapere diventa quindi il primo passo per
avere qualche speranza di impostare le cose con un minimo di
costrutto.
Le boiate che girano sono tantissime, affidati solo a fonti
qualificate e che ritieni possano essere degne di fiducia, che di
solito non trovi sui social – anche per questo ho deciso per questa
importante fase di restare solo nel blog.
Ovviamente, non è che dall’altra parte le capacità cognitive siano
migliori, ma in quel caso tanto meglio, a me interessa la battaglia a
favore della libertà vaccinale, non certo quella per l’adesione
acritica a tutto quello che fa il governo.
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Questa lettera scritta dal presidente della Repubblica non riguarda il
decreto legge, ancora da pubblicare, istitutivo del greenpass, ma la legge
di conversione di un precedente decreto, sempre in materia covid.
Una promulgazione con lettera di rilievi da parte del presidente della
Repubblica che, per Costituzione, ha il potere di rimandare alle Camere una
legge già approvata per deliberarla di nuovo, é un fatto molto interessante
e piuttosto infrequente, anche se i media sembrano non averlo capito o non
voler farlo capire ai lettori…
Dal punto di vista politico, sembra che Mattarella si stia preparando uno
spazio in cui, eventualmente, prendere le distanze da quello che fa la
maggioranza che, mai come oggi, rischia di sollevare davvero il malcontento
non solo popolare ma anche di altre parti sociali e veri e propri centri di
potere.
Tutto questo è molto importante anche per il decreto legge istitutivo del
green pass.
Esistono dei precedenti in cui il Presidente della Repubblica si è
rifiutato di firmare un decreto legge del governo, come nel caso del
Presidente Scalfaro che, ai tempi di mani pulite, rifiutò di “promulgare”
un decreto del governo amato che, sostanzialmente, avrebbe affossato i
processi di tangentopoli.
Non credo proprio che Mattarella possa rifiutarsi di firmare il decreto di
Draghi, ne avrebbe la lucidità, ma gliene mancherebbe il coraggio e, in
fondo, la convenienza politica, anche considerando che la maggioranza
dietro al decreto comprende l’intero parlamento.
Ma, da persona scaltra qual è, sotto quell’aspetto innocente da vecchietto
che sbriciola il pane ai colombi al parco, ho proprio la sensazione che si
sia riservato di eventualmente attivarsi con le sue prerogative, solo se ci
fosse un cambiamento nel vento e nell’atmosfera politici del momento.
Staremo a vedere.
«Il Presidente della Repubblica ha scritto una lettera di accompagnamento
per i presidenti di Camera e Senato in cui mette in guardia sull’uso
eccessivo di emendamenti»
–
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É stato pubblicato ieri, 23 luglio 2021, il decreto legge, col numero 105, che prevede la necessità del green pass approvato dal Consiglio dei ministri di giovedì scorso e che stavamo aspettando.

Ti allego il testo del decreto.
Il decreto é già in vigore, da ieri, 23 luglio, giorno della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 175 del 23-7-2021
Per quanto riguarda l’efficacia del decreto potrà succedere quanto segue, entro i prossimi 60 giorni:
- il decreto decade, in modo retroattivo (le eventuali multe irrogate durante la sua vigenza decadono)
- il decreto decade, ma non in modo retroattivo (le eventuali multe restano valide e sono da pagare)
- il decreto viene convertito in legge così com’è
- il decreto viene convertito in legge con modifiche (emendamenti)
Le prime due ipotesi sono altamente improbabili: questo governo é sostenuto da tutti i partiti, tranne uno. Occorrerebbero proteste molto forti per far cambiare idea alla maggior parte delle forze politiche.
L’ipotesi più probabile è quella della conversione con emendamenti; il contenuto degli emendamenti, dipende in buona parte da quello che succederà in questi sessanta giorni.
Questo decreto, peraltro, é solo la prima tappa del green pass. Il governo ha detto che interverrà con un successivo provvedimento per quanto riguarda altri ambiti tra cui quello della scuola, che é tra i più importanti perché riguarda i più giovani.
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Se hai delle domande, o vuoi anche solo esprimere la tua opinione, lascia un commento qui sotto, risponderò.
Evviva noi.

Continuo la pubblicazione «straordinaria» di post sul blog sul tema
greenpass, data la enorme quantità di domande che mi arrivano. Spero
che la deroga al flusso editoriale ordinario di un solo post al giorno
dal lunedì al venerdì sia gradita a tutti in considerazione delle
circostanze straordinarie in cui ci troviamo ad operare.
Il decreto legge, al momento, non è stato ancora pubblicato, quindi
ripeto che é piuttosto inutile parlare del green pass in sé, al
momento.
Con questo post, voglio metterti in guardia da tutte le bufale e
informazioni inesatte, anche grandemente, che hanno iniziato a
circolare sui social tra ieri ed oggi.
Voglio, insomma, che approfitti di questo periodo di attesa per fare
pulizia di tutti i fattoidi purtroppo diffusi con convinzione dalle
persone e che purtroppo non contengono altro che gigantesche cazzate.
«La guerra é informazione» diceva il barone nero Von Hungern, se le
tue informazioni sono marce fallirai miseramente.
Io non so chi ha messo in giro queste cazzate e perché, so solo dirti
e questo con assoluta sicurezza che si tratta di pure boiate senza
alcun valore, anzi potenzialmente molto dannose per chi vuole davvero
capire come stanno le cose.
Cominciamo
«I decreti legge possono decadere e se decadono perdono effetto fin
dall’inizio.»
Grazie al cazzo che possono decadere, ma secondo te un governo
sostenuto da tutti i partiti tranne uno può vedere decadere un decreto
legge per mancanza di voti a favore?
Non succederà mai. Il decreto potrà essere modificato, ma sarà
convertito. Salvo proteste di piazza talmente forti da far fare dietro
front ai politici ma questo è un altro paio di maniche.
Non è poi per niente vero che gli effetti di un decreto decadono in
via retroattiva. Di solito, quasi sempre, si prevede che sono fatti
salvi tutti gli effetti prodotti dal decreto poi non convertito.
Il diritto costituzionale é una materia tecnica, se non lo hai
studiato non ti puoi improvvisare. Solo un avvocato ti può spiegare
bene come funzionano queste cose, il resto sono cazzate.
«Il decreto legge é incostituzionale.»
Non significa un cazzo, detto così.
Sicuramente il governo può fare, per Costituzione, decreti legge.
Bisogna vedere poi il contenuto se è costituzionale o meno, ma, anche
qui, non è che uno qualsiasi possa denunciare la incostituzionalità di
un provvedimento: lo può fare solo un giudice durante un procedimento
in corso.
Ci vorrà dunque qualcuno che faccia ricorso o causa su qualcosa.
Dentro a quel procedimento, si potrà tentare di chiedere al giudice
di mandare tutto alla Corte costituzionale, ma se il giudice non sarà
d’accordo la cosa finirà la, non ci saranno cazzi.
Inoltre il giudizio alla Consulta può durare, e di solito dura, anche anni.
Pertanto con la eventuale incostituzionalità non si può fare molto.
«Faremo ricorso alla CEDU!»
Ma dove vai… Per fare ricorso alla CEDU occorre il previo
esaurimento dei mezzi interni, quindi é ancora più lunare del ricorso
alla Corte costituzionale.
Questi sono solo alcuni esempi, spero di averti instillato il benefico
e indispensabile beneficio del dubbio su tutto quello che leggi sui
social network.
Sul green pass fai riferimento solo all’informazione qualificata che
trovi su questo blog. Anche io posso sbagliare ovviamente, ma non creo
bufale e credo in ogni singola lettera di quello che scrivo qui e ci
metto la mia faccia.
Evviva noi.
Riferimenti
blog.solignani.it/2018/09/11/101-storie-zen-libro-molto-piccolo-molto-profondo/
blog.solignani.it/2021/01/20/liberta-vaccinale-va-difesa-a-tutti-i-costi/
blog.solignani.it/2021/04/02/obbligo-vaccinale-per-i-sanitari-il-vero-scopo/
blog.solignani.it/2021/03/11/vaccino-pfizer-biontech-quel-che-devi-sapere/
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Green pass: é (decreto) legge.

Scrivo queste righe poco dopo la mezzanotte, é il 23 luglio, ieri il
Governo ha approvato il decreto legge sul green pass.
Il provvedimento dunque é un decreto legge, e non un DPCM, con tutto ciò
che ne consegue – ti parlerò meglio di questo in un post a parte.
Il testo del decreto non è ancora disponibile. Sul sito ufficiale del
governo non è stato pubblicato. Circolano alcune bozze di origine
giornalistica, che qualche giornalista appunto è riuscito a farsi dare, ma
di queste copie non c’è da fidarsi.
Molte volte mi é successo che il testo poi pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale fosse diverso dalle bozze circolate precedentemente, per cui
bisogna assolutamente aspettare il testo pubblicato in Gazzetta.
Qualsiasi commento su un testo non definitivo non avrebbe senso né serietà.
Intanto, é già partita la prima protesta di piazza a Torino contro il green
pass.
Con questo istituto, infatti, siamo a una svolta.
Sta accedendo quello che ti avevo sempre detto che sarebbe accaduto: non
possono, per Costituzione, obbligarti in modo diretto a fare il vaccino,
così ti obbligano in modo indiretto.
Cioè ti limitano talmente tanto la vita che ti costringono, di fatti, a
vaccinarti, anche se appunto non ti obbligano in modo diretto.
Anche questo potrebbe essere un profilo di incostituzionalità.
Il green pass é comunque la battaglia decisiva, se passa questo allora la
guerra per la libertà é persa e potranno imporci quello che vogliono.
Vedremo man mano quello che succederà.
Continuerò a darti copertura informativa e tecnico legale tramite il blog,
sui social solo per brevi spunti.
Ho in programma anche una diretta fb con un grande esponente del mondo
paleo italiano, che stimo molto: Claudio Tozzi. Appena avremo concordato
giorno ed ora te lo farò sapere sempre tramite il blog..
É cominciata la battaglia decisiva, che il Signore ti aiuti e mi aiuti.
Riferimenti
–
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blog.solignani.it/2019/05/09/counseling-come-farlo-se-vivi-lontano/