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comunicazioni

Back home.

Da giovedì 1 settembre lo stendardo presidenziale che indica la mia presenza in sede sarà di nuovo esposto lungo le consistenze dello studio di via Caselline.

Non cambia granché, ormai, il lavoro fluisce più o meno allo stesso modo a prescindere dalla mia collocazione fisica, se in studio o fuori.

Per quel poco che può valere, comunque, da giovedì sarò di nuovo in sede, sempre operativo.

Se hai bisogno, chiama appena puoi il solito n. 059 761926 perché ho già l’agenda abbastanza prenotata, anche se come sai trovo sempre il modo di dare risposte a chi me le chiede o ne ha bisogno.

Cosa ci aspetterà il prossimo autunno-inverno 2022 della moda pandemico energetica idiocratica?

Sono – ti confesso – molto curioso.

Qui a Misano ho vissuto, grazie a Dio, giorni di grande normalità, durante i quali l’isteria collettiva della pandefuffa sembrava così lontana, quasi come non fosse mai accaduta.

A darmi da pensare, tuttavia, ci ha pensato il mio vecchio vizio di leggere i giornali, che hanno già cominciato a terrorizzare con nuove varianti, bollette, elezioni e così via.

Onestamente, non so cosa succederà, forse nessuno può davvero prevederlo, ci sono forze molto più grandi di noi che si confrontano e gli esiti sono imprevedibili.

Ti voglio lasciare con alcune raccomandazioni, per punti, di cose buone da fare al netto di quel che può succedere.

1) Vai a votare. Queste elezioni sono rilevanti. Vai comunque al seggio ed esprimi la tua preferenza, anche se il piatto è scarso.

2) Io voto Alternativa per l’Italia di Adinolfi e Di Stefano, perché sono un cattoconservatore hardcore, come sai, e loro sono quelli con cui risuono di più, anche perché sono gli unici a battere molto il tema dell’aborto che mi é molto caro. E perché ritengo tutti i partiti attualmente in Parlamento, chi più chi meno, invotabili. Stimo molto alcune persone della Lega, come Pillon, ma nel complesso per tante ragioni per me non è votabile. Tu vota ovviamente per chi ti pare, ognuno di noi cercherà di fare il meglio per questo bellissimo ma bistrattato Paese.

3) Iscriviti ai miei blog e a tutte le risorse digitali correlate, specialmente se non sei vaccinato. É fondamentale che tu sia iscritto al blog, che é di mia proprietà e che nessuno potrà togliermi, perché questo account tra un paio di mesi potrebbe benissimo non esistere più. Cerca con Google “blog solignani” e “solignani noi non vaccinati”, apri la home page e inserisci la tua mail. Dopo dovrai dare conferma tramite la mail.

4) Abbi fede. Tutto il male che stiamo attraversando serve per preparare un mondo migliore, in luogo di quello di prima che era marcio fino al midollo. Dio non ci abbandonerà, stanne certo. É grazie alla fede che sono più curioso che preoccupato del futuro, anche se le prove che ci aspettano possono essere anche molto dure.

5) Ho già iniziato a lavorare, come avvocato, sulle bollette. Ovviamente, se si tratta solamente delle tariffe non c’è niente di giuridicamente rilevante, ma ci sono anche casi in cui i fornitori stanno cercando di ciurlare nel manico, come se gli utenti non fossero già abbastanza in difficoltà. Se ti trovi alle prese con una fattura «sospetta» valuta di fare un controllo insieme a me.

6) Hai una polizza di tutela legale? Se non ce l’hai, falla. Andiamo incontro a tempi difficili in cui può essere molto più utile che in passato. Cerca nel mio blog i confenuti a riguardo e poi mettiti in contatto con un agente.

Restiamo in contatto, un abbraccio.

(1) Condividi ora questo contenuto, se pensi che possa essere utile ad altri

(2) Iscriviti subito al blog, al podcast, al canale youtube e tiktok e all’account instagram degli avvocati dal volto umano per ricevere altri contenuti gratuiti come questo

(3) Se ti serve assistenza legale professionale, chiama ora il n. 059 761926 e prenota il tuo appuntamento.

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news

Da oggi il blog si moltiplica.

Ti chiedo un po’ di pazienza, le novità che ti comunico oggi sono fondamentali per tutto quello che faccio in rete e, di conseguenza, per te che sei interessato a seguirmi.

A seguito di alcuni problemi manifestati nell’ultimo periodo su questo blog, ho deciso, con la consulenza dei miei tecnici, di specializzare questo blog sull’area giuridica, creando altri blog diversi per quanto riguarda le altre mie attività ed i miei interessi.

Al momento, i nuovi blog sono i seguenti, ma é possibile che ne vengano creati altri, di cui ti darò poi notizia man mano su questo blog, che, nonostante la specializzazione, resterà in qualche modo il principale:

  • terre dell’anima: dedicato al counseling e ai vari strumenti con cui lo pratico, tra cui mindfulness, ascolto, arcani, lettura dei sogni e così via;
  • le perle di tiz: dedicato, in questo caso, all’analisi dell’attualità, tramite commenti alle notizie, ma anche approfondimenti sui “mali” della società occidentale di oggi, sempre contro il politicamente corretto;
  • noi non vaccinati: costruito dopo la soppressione del gruppo Facebook omonimo, con 27.000 iscritti, per tutti coloro che sono interessati a sviluppare idonee strategie di vita in un mondo sempre più a favore del vaccino;
  • solignani law academy: per gli avvocati che seguo nel mio coaching per migliorare la loro pratica professionale, di interesse peraltro quasi sempre anche per chiunque abbia un’attività di lavoro autonomo;
  • vignolaperme: blog di interesse locale per chi vive a Vignola e dintorni

Collegati appena puoi a questi blog e iscriviti a tutti quelli che ti interessano, in modo da ricevere via mail ogni nuovo post pubblicato.

È fondamentale restare connesso con i blog che ti interessano, google potrebbe nasconderteli da un momento all’altro.

Un’altra novità significativa, di cui magari ti sarai già accorto, é che ho iniziato a fare molti più video, vincendo la ritrosia che ho sempre nutrito verso questo mezzo.

Mi sono accorto infatti che molte persone ormai si trovano poco a loro agio coi testi scritti, preferendo i video, che, per contro, offrono possibilità espressive in alcun caso maggiori dei testi, che pure continuo a preferire e ad amare.

Per questo motivo, troverai sempre più video sul mio canale YouTube, la quale ti invito ad iscriverti, canale che potrà moltiplicarsi in futuro in base alle aree di competenza: anche in quel caso, ovviamente, te ne darò notizia puntualmente.

Naturalmente, continua l’attività di radio solignani podcast, che, tuttavia, essendo collegato al blog principale, diventerà ormai di contenuto più che altro giuridico – divulgativo, mentre cercherò di creare altri podcast e/o canali video per quanto riguarda le altre competenze.

Molto probabilmente i contenuti già pubblicati verranno trasferiti ciascuno nel proprio blog di competenza, ovviamente ci sarà un meccanismo di redirect automatico.

Se questo cambiamento é fonte di confusione e appesantimento per te, ebbene me ne dispiace molto e ti chiedo di nuovo di avere pazienza. Nemmeno io avrei voluto uscire dal mio blog, purtroppo l’esigenza fondamentale di farlo andare d’accordo con Google, che consente alle persone di trovarmi, ha sostanzialmente imposto questa scelta, ormai non più rimandabile.

Da tale nuova impostazione, poi, come sempre quando si investe su qualcosa, verranno ulteriori vantaggi.

Resta sintonizzato, evviva noi.

Cosa puoi fare.

– entra in ognuno dei blog che ti interessano ed iscriviti per ricevere ogni nuovo post;

– iscriviti al mio canale youtube

– condividi il presente post

– per qualsiasi cosa, contattami su whatsapp al mio numero 059 761926

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diritto

Decreto 127 green pass: conversione approvata al Senato.

Ieri il Senato ha approvato, peraltro nemmeno in maniera definitiva (la legge passa ora alla Camera), la conversione in legge del decreto 127 e il popolo della libera scelta entra in fibrillazione…

In realtà, non c’è niente di cui preoccuparsi.

Per spiegarti meglio, ho fatto un video.

Ricordati di iscriverti al blog e al mio canale YouTube.

Buona visione.

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counseling

Io sono l'eretto: come salvare il mondo stando in piedi.

Ieri mattina sono andato coi miei familiari a Serramazzoni per una visita ai miei nonni, che vi riposano.

Dopo la deposizione di due mazzi di fiori freschi, aver condiviso qualche ricordo e scorse le vestigia di qualche antica linea di parentela, siamo andati in centro per bere qualcosa di caldo.

C’era la nebbia, faceva piuttosto freddo.

Così conviene, peraltro, per questi giorni a cavaliere tra luce e tenebre, dove il nostro mondo dei vivi si avvicina come non mai a quel loro dei morti.

Entrati in un bar, di cui é giusto e pio tacere nome ed ubicazione, ho chiesto se ci saremmo potuti sedere, come sono solito fare da sempre – senza, in quel momento, pensare ad altro.

La barista – le donne sono sempre più affezionate alle regole – mi ha snocciolato la vigenza: «chi ha il green pass sì, e lo devo vedere; chi non ce l’ha, no».

Legittimo.

Alla fine, chi aveva il green pass si é seduto; chi non ce l’aveva, parte é uscito e parte é rimasto, in piedi, accanto al tavolo dove gli altri stavano seduti.

Tra questi ultimi, sono rimasto accanto ai miei familiari assisi, in una posizione un po’ scomoda e forse, vista dall’alto, demenziale, rinfrancato tuttavia dall’aver così potuto dare, col mio insistere in piedi, il mio contributo a sconfiggere un morbo che continua a riempiere le strade di camion con gran copia di morti.

«Io sono l’eretto», dunque: colui che salverà il mondo; molto di più dell’eletto, che, del resto non ha mai combinato granché.

E comunque sitting is the new smoking: se non salverò il mondo, salverò almeno me stesso.

Forse.

Conclusioni

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diritto

I no green pass di Novara: un errore evitabile.

La figura non eccezionale dei no greenpass dei giorni scorsi a Novara, vestiti a-la-Auschwitz, é un precipitato del fatto che si pensa troppo spesso che le battaglie – anche quelle giuste, come io ritengo essere quella contro il green pass – sia preferibile condurle con l’indignazione piuttosto che con la logica.

La logica però, tutto al contrario, resta indispensabile e molto più feconda dell’indignazione o di paragoni, completamente infondati e pieni di fallacie, come quello tra la situazione di noi non vaccinati e quella degli ebrei ai tempi del nazismo, due cose che non hanno davvero niente a che fare l’una con l’altra.

Questo non significa che il green pass sia un istituto apprezzabile; esso resta, tutto all’opposto, un’idea abominevole realizzata in modo demenziale che deve essere spazzata via dall’ordinamento prima possibile.

Ma lasciamo che a fare paragoni demenziali sia Burioni con la sua dittaturapneumatica, noi cerchiamo di portare avanti questa battaglia con la serietà e la compostezza necessarie per vincerla.

Abbiamo il rosario da tenere in mano e da recitare: non ci serve niente altro e soprattutto non abbiamo proprio bisogno di pagliacciate.

Detto questo, va però anche sottolineato che un po’ di enfasi e un po’ di slogan fuori dalle righe é normale che ci siano in ogni manifestazione, guarda ad esempio le boiate che sono state mostrate nelle piazze di protesta contro la bocciatura del ddl Zan: in questo caso però l’indulgenza dei media e della politica in generale é stata molto più ampia, perché, a passarle al setaccio, si sarebbero trovate tante cretinate anche in quei cortei.

Questo, alla fine, é un motivo in più per cercare di lavorare meglio e con quanta più intelligenza possibile.

Evviva noi.

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diritto

Green pass e vaccino: cosa succederà dopo il 31 dicembre?

Note dell’episodio.

Un video che spiega cosa potrebbe succedere dopo fine anno, anche nel caso in cui venisse previsto un obbligo vaccinale.

Disponibile anche come puntata del podcast per chi preferisce ascoltare.

Riferimenti.

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Mice at the bar discussing covid vaccine

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pillole

Le ragioni della pandefuffa non le conosco, …

Le ragioni della pandefuffa non le conosco, l'unica certezza che ho é che non è affatto una questione di soldi o denaro. Di questo sono assolutamente sicuro.

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diritto

Alea jacta est, cabrones!

Stamattina, alle otto meno dieci, forte della titolarità di una partita IVA e dell’assenza di un datore di lavoro cui far capo, sfornito di green pass, ho tuttavia varcato la soglia del mio studio professionale di Vignola, via Caselline 339, con lo stesso cipiglio di Cesare al momento di attraversare il Rubicone.

Una volta dentro, e preso possesso del luogo e di tutte le sue pertinenze, alle otto meno cinque – ex comma 1, art 3, dl 127/2021 – ho controllato tramite il mio fido dispositivo mobile il greenpass della mia impiegata, sincerandomi che potesse avere accesso ai locali dello studio per ammannirvi le sue prestazioni lavorative secondo il CCNL attualmente in vigore.

Lei stessa poi, verso le 10, scendendo di un comma, al 2 della stessa disposizione, ha controllato il green pass all’uomo della caldaia, proveniente dal capoluogo, che ha così potuto avere accesso ai vani antistanti il locale bagno dell’ufficio, in modo da poter ulteriormente manutenere in tutta sicurezza l’impianto termico di pertinenza dello stabile.

Grazie a questo complicato gioco di pesi e contrappesi, a questa danza digitale di adempimenti e «beeep» di consenso elettronico, io, la mia impiegata e l’uomo della caldaia questa sera siamo sani come pesci, anziché trovarci in terapia intensiva, dove almeno io dovrei per giunta pagarmi il soggiorno, sotto ad un casco respiratorio.

Non so di loro, ma a me, tutta questa salute non impedisce comunque di sentirmi un po’ stronzo.

Sed alea jacta est, cabrones!

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counseling

Good morning, Draghistan!

Good morning, Draghistan!

Non ha senso parlare di discriminazione quando si vogliono indicare i
problemi del greenpass.

É evidente che qualsiasi normativa che fa riferimento a situazioni di
fatto che sono diverse nella realtà discrimina – e per fortuna che lo
fa perché situazioni diverse vanno trattate in modo diverso.

Questo, addirittura, é il vero significato del principio di
uguaglianza, nell’ermeneutica ufficiale della Corte costituzionale,
completamente condivisibile.

Il problema di un istituto abominevole come il green pass é molto più
a monte di questo e consiste nel fatto che non esiste una epidemia di
microorganismi di gravità tale da giustificare l’adozione di
provvedimenti del genere.

Non ci sono abbastanza morti.

Non ce n’è un numero nemmeno lontanamente sufficiente per giustificare
questo merdaio di legislazione liberticida e soffocante che é stato
varato, con estrema cura, negli ultimi due anni.

Mi dispiace per i decerebrati che vanno ancora avanti dopo due anni a
sostanziarsi con i camion di Bergamo, ma basta alzare gli occhi dal
televisore, dal giornale o dal cellulare per vedere che la gente non
muore.

Si ammala, piuttosto, poi guarisce.

La mortalità è delle zero virgola qualcosa per cento.

Senza dimenticare, peraltro, che morire si muore tutti, prima o poi.

Il vero negazionista é quello che nega questa, che ormai è la realtà
evidente a tutti quelli che vogliono vederla.

Il problema del green pass non é, dunque, che discrimina, ma, molto
prima, che non c’è nessuna epidemia tale da giustificarlo.

Così come è senza alcuna giustificazione la campagna di in(o)culazione
di massa in corso.

Stefano Paternò é morto a causa del vaccino – lo accerta la perizia
ufficiale – perché aveva, senza accorgersene, già in precedenza
contratto il virus.

Cioè lui è morto per tentare di evitare di prendere un morbo che era
così grave che l’aveva già preso in passato senza accorgersene…

Io voglio bene a tutti. Tra i vaccinati ci sono persone a me molto
care e davvero spero di cuore che non succeda loro nulla, non riesco
ad accedere al settarismo che augura i peggiori mali a una parte o
all’altra.

Però io scelgo di non vaccinarmi.

Non perché, come vuole qualche cretino, «non so quello che c’è
dentro», ma piuttosto perché so benissimo quello che c’è fuori.

Se mi vaccinassi, lo farei per non ammalarmi, non certo per viaggiare,
andare a mangiare una pizza o altre amenità che pure ho sentito.

I vaccini servono, in teoria, per combattere le malattie, non per
andare a Formentera o a mangiare le lasagne o i tortellini.

Già questo dovrebbe farvi suonare qualcosa nella testa.

Iscriviti al blog, é fondamentale per evitare le vaccate che oggi
dominano la scena in ogni campo.

Evviva noi.

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counseling

Draghi, Mattarella, Speranza: vietato criticare.

Tolgono la libertà e il lavoro a milioni di persone ma gli indagati
sottoposti a perquisizione sono 4 poveretti che hanno avuto l’ardire
di criticarli, magari un po’ pesantemente, sui social.

Certo, perché quella dei 4 poveretti é addirittura una «campagna
d’odio» (queste le parole del corriere del siero), mentre chi scrive e
promulga una normativa liberticida, che non ha nessun altro paese al
mondo e che non c’era nemmeno ai tempi del fascismo, è mosso invece da
puro amore.

Ovviamente i media dalla parte di chi stanno?

Però non è una dittatura, no.

Tranquillo.

«Dalle prime ore di questa mattina, la Digos di Roma e la polizia
postale stanno effettuando 4 perquisizioni personali e informatiche
nei confronti di altrettante persone residenti in varie città del
territorio nazionale. Sarebbero loro ad aver avuto un ruolo
significativo nella campagna d’odio, veicolata sul web anche
attraverso insulti e minacce, nei confronti del presidente del
Consiglio, Mario Draghi, in seguito alle misure adottate per il
contenimento della pandemia.»

Riferimenti

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