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Avvocati+che+vogliono+esser+pagati: che fare?

>«come posso risolvere un problema con un avvocato che ha perso la causa civile non mi ha concesso il patrocinio gratuito dicendo che non fa nulla. Ora mi ritrovo con spese processuali compensate e avvocato mi ha chiesto 400 euro sapeva che ero disoccupato ma continua a tartassami di messaggi, vi prego come posso fare?»

Il patrocinio a spese dello Stato non è una cosa che ti possa essere concessa dal tuo avvocato. Nel civile, lo concede l’ordine degli avvocati, in via anticipatoria, mentre nel penale é direttamente il magistrato.

Se avevi i presupposti per ottenerlo, dovevi rivolgerti a questo enti per fartelo riconoscere.

Se non lo hai fatto, e hai commissionato un lavoro al tuo avvocato, ora non puoi più invocare un beneficio cui non sei mai stato ammesso, ma lo devi pagare tu con le tue sostanze.

Spese compensate significa che ognuna delle parti del giudizio deve pagare il tuo avvocato.

400 euro, peraltro, se per un’intera causa sono una somma bassissima, non so se te li richieda a saldo, dopo precedenti pagamenti, o se é la somma che ti richiede per l’intero giudizio.

In ogni caso, direi non ci siano soluzione e soprattutto non valga la pena per una cifra del genere pensare a niente altro che non sia saldarla appena possibile, magari concordando un pagamento rateale compatibile con la tua situazione economica.

Se vuoi approfondire ulteriormente la questione, anche se difficilmente temo possa valerne la pena, chiama ora lo studio al numero **059 761926** e prenota il tuo primo appuntamento, concordando giorno ed ora con la mia assistente; puoi anche acquistare direttamente da [qui](https://blog.solignani.it/assistenza-legale/consulenza/): in questo caso, sarà poi lei a chiamarti per concordare giorno ed ora della nostra prima riunione sul tuo caso; a questo link, puoi anche visualizzare il costo.

Naturalmente, se vivi e lavori lontano dalla sede dello studio – che è [qui](https://goo.gl/maps/sS4isyhSuYDnP3Nz5), a Vignola, provincia di Modena, in Emilia – questo primo appuntamento potrà tranquillamente avvenire tramite uno dei sistemi di videoconferenza disponibili, o anche tramite telefono, se lo preferisci. Ormai più della metà dei miei appuntamenti quotidiani sono videocall.

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Patrocinio a spese dello Stato: le spese vive?

sono disperata, premetto che percepisco RDC e non sono in grado purtroppo di onorare il suo compenso, ma se vorrà rispondermi nei suoi tempi gliene sarò davvero grata. Vorrei chiederle un consiglio su come devo comportami con un avvocato preso col patrocinio gratuito di Modena . La faccio breve l’avvocato è di Modena ora non voglio far nome ma se è truffa lo farò. Circa da 2 anni ha in mano la pratica del mio ex marito siamo separati e divorziati da circa 20 anni ed il giudice ha emesso che mi doveva dare 500 Euro al mese…mai dati. Premetto che io vivo col Reddito di Cittadinanza e come potete capire non ho tanti soldi per non dire quasi nulla. Una figlia che non mi aiuta ecccc…. Questo avvocato circa 8-9 mesi fa mi chiama al telefono e mi dice ho scoperto che il tuo ex marito ha 3 conti in banca ma io non posso accedere a meno che tu non mi dia 150 euro che allora gli ufficiali giudiziari sapranno come fare per accedere ai conti.

Sono vent’anni che rispondo alle persona gratuitamente sul blog, non c’è davvero bisogno di nessun compenso per qualche primo spunto in questa sede.

Se sei stata ammessa al beneficio del patrocinio a spese dello Stato, l’avvocato che hai incaricato non può chiederti soldi, nemmeno a titolo di rimborso di spese vive, a meno che non si tratti di altre cose estranee alla pratica in senso stretto.

Non so che spese siano queste che ti richiede, se sono spese per la ricerca di un conto corrente o per il pignoramento a mio giudizio rientrano nel divieto di richiesta previsto dalla legislazione vigente.

Se, invece, ti avesse ad esempio chiesto di spendere tu del denaro per una ricerca tramite un’agenzia di investigazioni, cosa che è facoltativa e non rientra in senso stretto nella pratica, probabilmente sarebbe un atteggiamento legittimo.

Quello che devi fare, se, dopo aver adeguatamente considerato e compreso la situazione, non sei convinta dell’operato del tuo legale da questo punto di vista, è incaricarne un altro, sempre tra quelli abilitato al patrocinio a spese dello Stato.

Se vuoi approfondire, valuta di acquistare una consulenza, che, nel tuo caso, avrebbe un costo dimezzato, anche se non so se ne potrebbe valer la pena, onestamente. Clicca qui.

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Patrocinio gratuito non accettato: che fare?

sono una donna che percepisce unicamente l’assegno di mantenimento (per me e per mia figlia minore) di 800 euro mensili. Per procedere con l’atto di divorzio, necessito del patrocinio gratuito che mi è stato negato dall’ordine degli avvocati di Bologna poiché alla domanda ho allegato il mio ISEE che supera il tetto per l’ammissione. In realtà ciò è dovuto al fatto che viene conteggiato nel compito il valore della casa coniugale in cui risiedo di cui è proprietario il mio ex marito. Quale altro documento posso esibire visto che l’ISEE (che ho letto non essere valido per tale proposito) non corrisponde alla mia situazione economica?
Non percepisco altri redditi e non posso sostenere la cifra chiestami dal mio legale (3000 euro per la causa di divorzio)

È una domanda che sarebbe bene rivolgere all’ordine degli avvocati che ti ha rigettato la domanda in prima battuta, illustrando adeguatamente la situazione.

Non esistono, in materia di patrocinio a spese dello Stato, solide prassi condivise, ogni ordine a un po’ a modo suo, quindi il problema va affrontato in concreto.

Più in generale, l’istituto della difesa dei non abbienti funziona molto male nel nostro Stato, ti conviene cercare magari un avvocato disposto a patrocinarti in regime ordinario, magari praticandoti uno sconto.

Il nostro studio, ad esempio, per chi ha reddito inferiore a 10.000€ annui, senza mettere di mezzo troppa burocrazia, pratica tariffe dimezzate su molte pratiche, comprese separazioni e divorzi.

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Patrocinio gratuito: quanto tempo occorre?

Note dell’episodio.

Oggi, partendo dal caso di una nostra lettrice, vediamo quanto tempo ci
vuole per avere l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato.

Riferimenti.


blog.solignani.it/2014/05/09/se-lordine-degli-avvocati-non-mi-ammette-al-patrocinio-gratuito-cosa-posso-fare/
Se l’ordine degli avvocati non mi ammette al patrocinio gratuito …

Trascrizione

La seguente trascrizione dell’episodio é stata realizzata automaticamente
con un software di riconoscimento vocale. Non presenta punteggiatura, può
essere inaccurata in una o più parole essenziali per la comprensione e il
significato, anche giuridico, del testo e viene fornita solo per comodità,
per dare un’idea del contenuto e per consentire a chi cerca con google di
trovare questa puntata, se questa puntata può essergli utile. Ti consiglio
sempre di ascoltare, tuttavia, la puntata in originale.


la spesa dello Stato e tempi necessari per ottenere l’ammissione al
beneficio sempre a partire dalla domanda di una nostra ascoltatrice che
andiamo subito ad ascoltare e volevo sapere se si richiedono avvocato è
gratuito che paga lo stato non superando gli 11.000 e qualcosa a lui e poi
bisogna presentare una domanda e poi dopo quando tempo ci viene appunto
affidato questo avvocato siccome abbiamo una causa per civile che non
paghiamo un affitto e la proprietaria dobbiamo andare il 29 aprile 3:00 ci
vuole molto per favore se potete comunque rispondete al più presto Grazie
allora qui le osservazioni da fare quali sono innanzitutto il patrocinio a
spese dello Stato ed è liberato civile anche perché civile penale a
riguardo sono differenti ma il quesito della nostra ascoltatrice riguarda
se ho capito bene una pratica civile e deliberato nel civile dall’ordine
degli avvocati territorialmente competente è una deliberazione di tipo
anticipatorio che poi deve essere confermata dal giudice e può anche in
alcuni casi non essere confermata i tempi di esame e di deliberazione sul
ammissione al patrocinio a spese dello Stato sono estremamente variabili a
seconda della sede dell’ordine quindi non secondo dell’ordine territoriale
che deve deliberare Io in passato ho fatto molte pratiche di patrocinio a
spese dello Stato poi ho smesso per i motivi che dirò tra poco e batte un
po’ in tutta Italia e quindi posso proprio dire per certo che i tempi sono
molto variabili mi ricordo in particolare l’ordine di Macerata che per
darmi una ammissione al patrocinio a spese dello Stato per una separazione
e ci ha messo qualche mese non per colpa sua perché ci sono state anche nel
frattempo le elezioni rinnovo del consiglio diciamo mi ricordo questo ma ci
sono stati anche altri casi di ritardi di lungaggini Ecco Poi dipende dal
caso quindi è chiaro che se uno in marzo riceve un atto che che che
comporta un udienza il 29 di aprile mi sembra o comunque in aprile i tempi
possono essere troppo lunghi e questo è uno degli tanti svantaggi che
presenta questo Istituto perché io ho smesso di farlo ma perché è un
istituto che in realtà non garantisce nulla nel senso che intanto tu come
avvocato devi lavorare per anni senza poter nemmeno chiedere il rimborso
delle spese vive che hai affrontato perché quando una persona è ammessa al
gratuito patrocinio diventata book fare qualsiasi richiesta di somme di
denaro e dopo aver lavorato per anni quindi parliamo di 67 anni che magari
la durata di una causa civile in primo grado aspetti un altro hanno due o
tre per ottenere la liquidazione di quello che ti spetta la liquidazione
non è il pagamento è solo un giudice che accerta liquida stabilisce la
somma che ti è dovuta e poi aspetti un altro hanno due o tre per essere
effettivamente pagato la liquidazione per legge è pari alla metà di quello
che tu prenderesti se applicassi i parametri del libero mercato quindi
gratuito patrocinio per un avvocato significa prendere la metà di quello
che prenderebbe sul libero mercato dopo quasi 10 anni e volte più di 10
anni di lavoro un ciclo produttivo che non hanno neanche Quelli che
costruiscono i grattacieli ma nemmeno quelli che praticano la silvicoltura
secondo me hanno dei cicli produttivi così lunghi in 10 anni uno può anche
smettere di fare l’avvocato può può cambiare completamente vita può andare
all’estero in questi dieci anni chiaramente poi tu hai una burocrazia da
tenere sempre attiva quindi prima devi presentare la domanda e sperare che
ti accettino poi una volta accettato devi sperare che questa domanda venga
confermato perché in alcuni casi patrocinio viene poiliquidazione gli
uffici In pratica è che sono spalmate su tempi su su archi temporali così
lunghi spesso si perdono le cose quindi le devi presentare due o tre volte
io parlo per esperienza non parlo per sentito dire per arrivare alla fine
ad avere dopo 10 anni la metà del tuo compenso io sì non lo so che non so
che cosa dire a riguardo non mi sembra un sistema per assicurare
un’assistenza legale non abbienti Io piuttosto ho preso alcune decisioni
riguardo a ciò ed è stato quello di concedere degli sconti anche molto
sostanziosi a chi ha effettivamente un reddito inferiore a €10000 all’anno
ho mandato un codice sconto del 35% anche l’altro giorno a una persona che
vuole fare ricorso CEDU dove tra l’altro il gratuito patrocinio si presenta
come ancora più problematico e quindi gli ho detto io in gratuito
patrocinio non te lo faccio te lo faccio con uno sconto molto forte valuta
tu se lo vuoi considerare o meno quindi la mia politica è stata quella di
dire Pagani mi dai molto meno di quello che mi pagheresti ti faccio un
preventivo di favore però mi paghi subito perché altrimenti io
sostanzialmente essere pagato la metà comunque dopo comunque la metà
intanto dopo 10 anni e nel frattempo dover fare una burocrazia infinita di
domande domande presentate istanze cose che si perdono con rischio poi ti
arrivi un giudice che dica no l’ordine degli avvocati ha ammesso al
patrocinio ma non è corretto non ritengo tengo preferibile fare un bello
sconto subito bello sostanzioso e e andare in giro a libera professione
sembra per non dire di no nessuno sempre per poter aiutare tutti perché
accontentare tutti quindi questo è quello che consiglio anche la nostra
ascoltatrice di chiedere senza perdere troppo tempo col patrocinio a spese
dello stato un preventivo magari di favore agli avvocati che come me
praticano questo tipo di questo tipo di favore verso le persone che hanno
un reddito basso chiaramente se vuole un preventivo anche per lo studio lo
faccio volentieri dipende sempre dal lavoro che c’è da fare se invece
volesse insistere con il patrocinio a spese dello Stato potrebbe fare
questo andare all’ordine degli avvocati di persona e chiedere a loro che
sono quelli competenti quali sono i tempi medi presso la loro sede anche
solo indicativamente per ottenere la deliberazione di ammissione al
patrocinio a spese dello stato ovviamente in quella sede si può parlare con
un impiegata che può una una valutazione così delle cose viste dal di fuori
però non è una cosa su cui si possa fare poi in seguito affidamento al 100%
di solito comunque le indicazioni sono abbastanza verosimili fondate
piuttosto credo che ti dicano che non te la sanno dare piuttosto che darti
un’informazione sbagliata o completamente sballata quindi è comunque un
tentativo che si può fare sempre lì all’Ordine si può sentire come si può
presentare la domanda e quindi presentare immediatamente e poi si può
chiedere anche un elenco degli avvocati che esercitano con il patrocinio a
spese dello Stato tra cui scegliere quello per affrontare questa udienza
dunque l’udienza ultima osservazione che mi sento di fare è un udienza di
sfratto perché sei un udienza di sfratto giuridico probabilmente non c’è
molto da dire nel senso che se l’unica questione che non è stato pagato
direi che sia abbastanza poco utile prendersi un avvocato per sostenere che
cosa No io non so non ricordo adesso sei termine di Grazia può essere
proposto può essere richiesto dalla parte anche personalmente questa è una
cosa che si potrebbe opportunamente verificare se così fosse un ulteriore
motivo magari per non munirsi di un avvocato per andare in udienza
personalmente e richiedere questo termine di Grazia io ovviamente non lo so
se può essere richiesto anche senza l’assistenza di un avvocato perché io
l’ho sempre chiesti io come avvocato è mai capitato di essere sfrattato di
andare a chiedere personalmente In ogni caso sarei comunque sempre stato un
avvocato che comunque si può difendere i propriapprofondire magari anche
velocemente In questo modo non ho in questo momento non ho modo di fare
ricerche nemmeno su Google però magari facendo una ricerca o un
approfondimento su questo si può vedere Ovviamente bisogna stare attenti
alle ricerche che si fanno su Google non è che sia così immediato magari si
trova una sentenza che poi il giudice divide noi non viviamo in un sistema
precedente vincolante questa è una cosa che chi fa ricerche giuridiche su
Google non considera che in realtà invece una cosa molto importante perché
io ho sentito tante volte dire da parte di giudici di merito quindi giudici
di tribunale di bello Ah sì la Cassazione la pensa così benissimo fate
ricorso in Cassazione io la penso diversamente questa è una cosa che ogni
avvocato sostanzialmente sa quindi si portano dei precedenti Con lo scopo
di cercare di giudice ragionare uno stesso modo ma non sempre Anzi non così
spesso devo dire la verità si riesce in questo intento è solo un argomento
che si porta un giudice ma molti giudici su tante questioni hanno già la
loro opinione e non se ne discostano solo perché lo dice la Cassazione ho
un’altra Corte d’Appello un altro tribunale occorrono dei ragionamenti più
approfonditi quindi fare magari questo approfondimento ma con attenzione
per vedere se questa settimana mente una cosa assodata bene per oggi direi
che sia tutto ti ringrazio per avermi ascoltato ti ricordo di iscrivervi al
Podcast per non perdere puntate come queste con consigli utili per saper
trattare i problemi di tipo legale e ti ricordo che puoi mandare anche tu
la tua domanda anche tramite messaggio vocale con la g che non penso
blog.solignani.it e facendo tap sul bottone verde in basso a destra Grazie
e buona giornata

[la risposta è nel podcast]

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Ricorso CEDU: quali sono i costi?

Note dell’episodio.

Oggi ti parlo dei costi del ricorso CEDU, insieme con la avvocatessa «dal volto umano» Elisa Fornaciari del foro di Arezzo, che collabora con me per questo tipo di pratiche, e ovviamente altre.
In questa puntata del podcast, rispondiamo alle seguenti domande:

  • ci sono costi fissi nel ricorso CEDU?
  • si può venire condannati in caso di soccombenza?
  • si può utilizzare il patrocinio a spese dello Stato?
  • é necessario avere un avvocato per il ricorso CEDU?

  • una volta che si vince, lo Stato italiano paga?

Riferimenti.

[la risposta è nel podcast]

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Separazione: posso togliermi mia figlia se non ho reddito?

sono separata ancora non legalmente possono togliermi mia figlia di 10 mesi ed AFFIDARLA a lui solo perché vivo con mia madre e non abbiamo reddito? E un altra cosa così piccola può richiedere il pernotto le spetta? Io so che un minore può pernottare dal padre solo dai 3/4 anni

Sono domande purtroppo che non hanno molto senso.

La decisione circa l’affido di un figlio viene presa dal giudice considerando tutte le circostanze del caso concreto e, comunque, non è prevedibile, per cui la prima considerazione utile da fare è che in prima battuta conviene, per questo e mille altri motivi, tentare di raggiungere, con l’aiuto di un avvocato bravo e con una grande propensione alla negoziazione, una soluzione di tipo consensuale.

Ovviamente, l’assenza di reddito non è una circostanza dirimente, non può mai esserlo, specialmente da sola, va considerata l’intera situazione dei genitori alla luce dell’interesse del minore. Anche se ti consiglio di attivarti per superare questa condizione, mettendoti alla ricerca, se possibile, di un’occupazione o chiedendo comunque ai servizi sociali se ci sono dei sussidi o degli aiuti.

Anche per quanto riguarda il pernotto è un po’ il solito discorso, dipende sempre dall’interesse del minore, dalla situazione concreta e da come lo vede il giudice. Ci sono sentenze che stabiliscono a quattro anni il momento in cui può avvenire il pernotto presso il padre, ma altre sentenze, a mio giudizio più azzeccate, sostengono che dipende sempre dalla maturità del figlio.

In conclusione, ti serve un progetto completo per la gestione della crisi familiare, da far gestire ad un avvocato scelto molto oculatamente e, se possibile, anche da un mediatore familiare. Finché ti focalizzerai su singoli aspetti non realizzerai molto di costruttivo.

Il primo passo per te è scegliere un avvocato. Se non disponi di sostanze per compensarlo, forse puoi chiedere l’ammissione al patrocinio a spese dello stato.

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Procedimento penale: vale sempre il gratuito patrocinio?

Nel caso in cui fosse stato nominato difensore di fiducia un difensore assegnato d’ufficio, dopo sentenza di primo grado di un processo penale, colui che intenda ricorrere al tribunale di sorveglianza conferendo mandato ad un nuovo avvocato, potrà continuare ad usufruire del gratuito patrocinio al quale era stato ammesso?

Non ho capito bene che tipo di ricorso devi fare e se riguarda aspetti relativi al merito o piuttosto all’esecuzione della sentenza di primo grado quindi posso fare solo qualche cenno in generale.

L’ammissione al patrocinio a spese dello Stato non è legata all’avvocato scelto in quel momento, nel senso che il cliente può sempre cambiare avvocato, ovviamente scegliendo ogni volta un legale iscritto nell’apposito albo.

Si deve trattare, tuttavia, sempre dello stesso procedimento per cui il patrocinio è stato a suo tempo concesso. Possono essere fasi diverse dello stesso procedimento, ma se il grado è diverso, ad esempio, occorre una nuova delibera di ammissione. Ugualmente, ed anzi anche a maggio ragione, se si tratta di un procedimento diverso, anche se legato al precedente dal medesimo fatto o da altri elementi di connessione.

In caso di dubbio, ti consiglio di chiedere direttamente al legale che andresti ad incaricare oppure all’ordine degli avvocati della tua zona.

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Patrocinio gratuito e reddito superato: che fare?

volevo sapere :a seguito di causa di separazione sono stata ammessa al gratutito patrocinio in quanto al momento della domanda non superavo il limite di 11500 euro nè nel 2015 nè nel 2016 aprile .ad oggi, agosto 2016, ho trovato un lavoro di 6 mesi che mi porterà a fine dicembre ad arrivare a 12.000 euro di reddito.devo quindi dare comunicazione all avvocato che non rientro più nei limiti?

Ovviamente sì. È previsto che la parte ammessa al beneficio del patrocinio a spese dello Stato non debba ripresentare la documentazione ogni anno, ma debba invece, in caso di superamento, dichiararlo.

Facendo questo, perderai purtroppo il beneficio e questo è sicuramente paradossale, per una differenza così bassa, ma d’altro canto è anche vero che un limite o «tetto» per la concessione del beneficio va stabilito.

A questo punto, ti conviene chiedere un preventivo almeno approssimativo al tuo avvocato per il costo della separazione giudiziale, che può essere consistente tanto che, almeno economicamente, probabilmente ti converrebbe rinunciare a questo lavoro di sei mesi per conservare il beneficio.

Salvo ovviamente che questo lavoro non fosse importante in considerazione delle prospettive che ti offre nella ricerca di un lavoro a tempo indeterminato.

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Patrocinio a spese dello Stato: quanti avvocati posso avere?

vorrei chiedere il divorzio alla mia ex moglie ed avvalermi del gratuito patrocinio (ho i requisiti per ottenerlo) il problema è che io risiedo a Napoli e lei a Vicenza. Vorrei sapere se devo rivolgermi ad un avvocato del foro di Vicenza abilitato al gratuito patrocinio o posso rivolgermi ad un avvocato di Napoli ed in quest’ultimo caso la trasferta dell’avvocato sarà a mie spese o comunque pagata dallo stato?

Con il patrocinio a spese dello Stato, lo Stato paga un solo avvocato. Se, dunque, incarichi un avvocato su Napoli, che poi ha bisogno di appoggiarsi su Vicenza ad un altro legale, quest’ultimo lo devi compensare tu.

Siccome la competenza territoriale, almeno se procedi con una domanda di divorzio giudiziale, è di Vicenza, ti conviene cercare direttamente un avvocato su Vicenza.

La cosa migliore, ovviamente, sarebbe cercare di consensualizzare la pratica, nel qual caso si potrebbe fare tutto con un accordo in house, per il quale non vale il gratuito patrocinio ma che molti studi, compreso il nostro, offrono a costo ridotto per chi ha basso reddito.

Per la consensualizzazione, ti rimando a questo precedente post in tema. Bisogna capire che anche la trattativa, purtroppo, rappresenta un investimento, di tempo e soldi, che non offre però alcuna garanzia di conseguire il risultato. Generalmente, tuttavia, un minimo io consiglio sempre di farne, diciamo almeno la lettera o diffida iniziale.

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Per una vertenza di lavoro l’avvocato va pagato?

mia moglie ha fatto una vertenza di lavoro ad un’azienda.
L’avvocato che le hanno affidato al patronato fa parte dell’ordine degli avvocati di Catania
L’avvocato in questione è iscritta pure al gratutito patrocinio .
L’avvocato in questione non fa altro che tormentarla che vuole essere pagata ancora.
Lei ha già dato 150 euro ma lei insiste e ne vuole ancora.
Mi sono informato anche altrove e mi hanno detto di denunciarla alla guardia di finanza o telefonando direttamente al 117.
Mi hanno pure segnalato la legge 30 marzo 2001, n° 152 dove nell’articolo 9 attesta:
“3. Gli avvocati e i patronati non possono, neppure per interposta persona, stipulare con i loro assistiti alcun patto di compenso relativo ai beni che formano oggetto delle controversie affidate al loro patrocinio, sotto pena di nullità e del risarcimento dei danni”

La disposizione che hai citato non mi sembra pertinente, riguarda il divieto di stabilire patti di quota lite e cioè di concordare che l’avvocato e il patronato siano compensati tramite una «fetta» di quello che il lavoratore riesce a recuperare.

Questa disposizione, tra l’altro, è in buona parte superata da quelle più recenti che consentono di stipulare un compenso a percentuale, che, ontologicamente, non sono ancora riusciti a precisare, almeno quando l’oggetto del recupero è un bene fungibile, come tipicamente il denaro, che differenza presenti in realtà rispetto alla quota lite…

Ma nel tuo caso mi pare che la quota lite o compenso a percentuale non sia niente di rilevante, dal momento che un patto del genere non mi pare sia mai stato fatto, mentre questo legale vorrebbe essere pagato per il lavoro prodigato nella vertenza.

Parlando di questo, c’è da dire che non è sufficiente che questo legale sia iscritto nelle liste degli avvocati che possono assumere pratiche in patrocinio a spese dello Stato per concluderne che questo legale non ha diritto a compenso dal proprio assistito.

Innanzitutto, il patrocinio deve essere stato concesso dalle Autorità competenti e la vertenza deve essere stata condotta sulla base della delibera di ammissione. In quel caso, l’avvocato non può chiedere il proprio compenso al cliente, se lo facesse commetterebbe un illecito, che ha anche rilevanza disciplinare, ma lo deve chiedere allo Stato.

Ma se non c’è stata nessuna delibera di ammissione al patrocinio, significa che l’attività è stata svolta in regime di libera professione, cosa che è perfettamente legittima, ed in questo caso il legale va pagato perché ha diritto di essere compensato per il suo lavoro.

Se la vertenza, in particolare, è stata solo stragiudiziale, è impossibile che ci sia stata delibera di ammissione al patrocinio, o comunque se anche ci fosse stata l’attività stragiudiziale non sarebbe stata coperta, perché il patrocinio a spese dello Stato nel nostro Paese copre solo ed esclusivamente le attività giudiziali.

Tutto ciò considerato, anche una volta applicato al caso concreto, che non è purtroppo abbastanza chiaro, probabilmente la soluzione migliore è quella negoziale, cioè trovare un accordo con questo avvocato. Se, invece, questo avvocato avesse lavorato in regime di patrocinio a spese dello Stato, in questo caso non dovreste pare proprio nulla e vi suggerirei di inviare una diffida tramite posta elettronica certificata.