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Se l’ordine degli avvocati non mi ammette al patrocinio gratuito cosa posso fare?

vorrei chiederle se è possibile che un consigliere del tribunale di Velletri prenda la decisione di non farmi passare il gratuito patrocinio perché secondo la sua interpretazione della legge la prima casa “devo dire dichiarata inagibile dai vigili del fuoco” produce reddito. Io ho una situazione drastica in quanto nel riquadro dell’irpef risulta un reddito di 1,484,00 euro, perché disoccupata, l’avvocato mi dice che quest’uomo secondo la sua interpretazione ha deciso così! Cosa posso fare io? Con tutto ciò dovendo fare un ricorso a Roma, poi ritirato, mi avevano accettato il gratuito patrocinio, ed anche in Anzio, ma lo stesso a Velletri anni indietro ho avuto avvocati con gratuito patrocinio. Purtroppo ho avuto una separazione travagliata durata anni! A chi mi posso rivolgere per risolvere questa situazione?

Non si capisce granché dal tuo racconto, soprattutto non si capisce se si tratta di un procedimento civile, penale o amministrativo e se l’organo che ha respinto la tua domanda di ammissione al patrocinio è l’ordine degli avvocati o il tribunale.

Se si tratta dell’ordine degli avvocati, puoi riproporre la tua domanda al giudice, dal momento che l’ammissione che possono fare gli avvocati è solo anticipatoria, ma il vero potere in materia spetta sempre alla magistratura.

Sarebbe il caso però che tu facessi più chiarezza sul tema parlandone con il tuo avvocato.

Per ulteriori dettagli, comunque, ti rimando alla nostra scheda pratica sul patrocinio a spese dello Stato.

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Se non ho soldi ma supero il limite per il gratuito patrocinio come posso fare?

separata legalmente (consensuale e con il gratuito patrocinio) e con bimba di 5 anni.
Il giudice stabilì 4 anni fà il mantenimento di 700 euro e affidamento congiunto ( ed io ero in accordo) questo mantenimento non è mai arrivato e per di piu il padre non si prende cura ne vede la bimba ne passa il mantenimento e neppure si preoccupa di sapere scuole o interessi e tanto meno spese extra.
Ora non possiedo un lavoro ma un compagno lavoratore part time e cumulando redditi compresi il mantenimento mai ricevuto supero la soglia per il gratuito come posso fare a mettere una causa legittima per me e mia figlia? Visto quanto costano le spese legali non posso permettermelo

Puoi innanzitutto tentare qualche seduta di mediazione familiare presso i centri appositi messi a disposizione dagli enti pubblici, la frequenza ai quali è completamente gratuita di solito.

A parte questo, a seconda del tipo di causa che devi fare può essere che l’unico reddito preso in considerazione sia il tuo, anche se la «giurisprudenza» sia degli ordini che dei giudici sul punto è molto oscillante, e ciò comprensibilmente visto che la legge non è chiarissima e le formule impiegate si prestano a «letture» diverse.

Puoi provare a presentare la domanda di ammissione al gratuito patrocinio, poi vedere cosa succede, anche se persino in caso di ammissione la stessa non sarebbe necessariamente stabile, trattandosi di un’ammissione solo anticipatoria, con la conseguenza che non molti avvocati potrebbero essere disposti a lavorare con la possibilità poi di non prendere nessun compenso, nemmeno dimezzato e dopo svariati anni.

Le cause che dovresti fare, comunque, sono due: una, di tipo esecutivo, per il recupero del mantenimento; un’altra, di merito, per la limitazione della responsabilità genitoriale in capo al padre, che rappresenterebbe una tutela piuttosto importante per tua figlia.

Onestamente, io prima di mettermi a provare il patrocinio gratuito proverei a chiedere qualche preventivo a qualche avvocato, magari si trova un professionista disposto a fare queste cose con una spesa, come importo e modalità di pagamento, affrontabile.

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Se ho il patrocinio gratuito il mio avvocato può chiedermi dei soldi dopo la sentenza?

ieri ho saputo dal mio avvocato che abbiamo vinto la causa contro il mio ex datore di lavoro poichè licenziata in stato di gravidanza.
Ora vorrei sapere a quanto ammonta il risarcimento totale, tenuto conte che il giudice ha disposto 15 mensilità per sostituzione reintegro più risarcimento stipendi non pagati, quindi 9 mesi, sulla base dello stipendio lordo di euro 2214 più interessi e rivalutazioni, quanto avrò al netto? come devo fare il calcolo? Inoltre in quanto tempo crede mi arriveranno i soldi?
Altra domanda: ho fatto causa con gratuito patrocinio, il giudice ha disposto che le spese legali sono a carico dell’azienda, per le spese di lite un terzo delle spese legali io e gli altri 2/3 l’azienda?
Ora il mio avvocato mi ha chiesto di pagarlo (senza quantificare) ma con il gratuito patrocinio devo pagarlo? Inoltre gli ho chiesto di quantificarmi la spesa e mi ha risposto che deve fare prima i conteggi del mio risarcimento, è corretto?

I conteggi precisi non te li posso fare io, anche perché sarebbe necessario leggere il dispositivo della sentenza, ma deve comunque farteli il tuo avvocato.

Quello che posso dirti io è che se il processo è stato incardinato con il sistema del gratuito patrocinio, nel senso che tu, prima di iniziarlo, hai presentato la domanda di ammissione e l’organo competente – che in questo caso dovrebbe essere l’ordine degli avvocati – ha accettato la tua domanda concedendoti il beneficio, il tuo avvocato non può chiederti nessun pagamento.

Se lo facesse, oltre a non ingenerare nessun obbligo di pagamento in capo a te, commettere un illecito anche deontologico o disciplinare, per cui potrebbe essere sanzionato dall’ordine degli avvocati cui appartiene.

Piuttosto, il giudice nel dispositivo, se sei stata ammessa al patrocinio, avrebbe dovuto porre la condanna alle spese posta in capo a controparte a favore dello Stato e non tuo. Però c’è da dire che abbastanza spesso i giudici su questo si sbagliano, per cui non vuol dire, c’è solo da fare una istanza di correzione della sentenza.

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Posso chiedere il patrocinio gratuito per recuperare spese già fatte?

l’11 agosto 2012 è morto mio padre, titolare della azienda agricola in cui lavoravo, da quel momento mia madre e mio fratello si sono impossessati della azienda impedendomi di continuare a lavorarci. Dopo un anno di attività stragiudiziale fatta di incontri e diffide non c’è stato alcun accordo, pertanto lo scorso novembre 2012 ho cambiato avvocato e chiesto il sequestro giudiziario dei beni che deve ancora essere discusso per la necessità di Dover rifare le notifiche. Ho già versato 7300 euro al primo avvocato per lo stragiudiziale e circa 6.000 al secondo per il sequestro, non ho più alcun reddito, tuttavia dopo la comunicazione del sequestro i miei familiari mi hanno fatto un bonifico di 40.000 euro come quota parte dei fondi liquidi alla morte di mio padre. Mi è rimasto poco di quei soldi dopo aver pagato le spese legali sostenute e prestiti contratti nel frattempo per vivere. Posso chiedere il gratuito patrocinio e recuperare anche le spese legali sostenute?

Purtroppo no.

Il patrocinio a spese dello Stato bisogna chiederlo e ottenerlo prima di svolgere l’attività, non si può chiedere a posteriori.

Peraltro, per l’attività stragiudiziale non avresti avuto alcuna copertura, perché è coperta solo la giudiziale.

Puoi chiederlo solo ora, per l’attività da fare da adesso in avanti, ma ovviamente devono esserci i presupposti, per la qual cosa ti rimando alla nostra pagina in materia.

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Se devo divorziare ma non ho soldi come posso fare?

ho 40 anni, sono separata legalmente da secoli, io e i miei 2 figli abitiamo in una stanza in casa dei miei genitori perché non ho un lavoro. quello che dovrei percepire (ma in effetti poi non è così) per me sono circa 250 euro mensili da parte del mio ex. Per concludere le pratiche del divorzio avrei bisogno di un avvocato col gratuito patrocinio ma non riesco a capire se ne ho diritto abitando con i miei genitori e fratelli che hanno un lavoro, nessuno dei miei familiari è in grado di pagarmi un avvocato

Non credo che tu possa riuscire ad averne diritto perché purtroppo il reddito di tutti coloro che sono sul tuo stesso stato di famiglia si assomma e, nel civile, non ci sono nemmeno dei correttivi come sono previsti nel penale, dove il tetto si alza di una certa somma per ogni membro della famiglia in più.

Per poter chiedere il patrocinio a spese dello Stato dovresti trasferire altrove la tua residenza.

Puoi provare a sentire se l’onere economico del divorzio viene sostenuto dal tuo ex marito, oppure puoi provare a chiedere qualche preventivo ad alcuni avvocati, magari puoi concordare una somma affrontabile insieme ad un pagamento rateale.

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Posso chiedere il patrocinio gratuito se ho reddito in Germania?

ho un procedimento penale in corso, ora sono nella fase delle indagini preliminari.
nel momento del fermo, ho provveduto a contattare il mio avvocato(di fiducia) e, il giorno dopo, durante l’interrogatorio col gip, abbiamo optato per il patteggiamento.
Ho consultato alcuni siti internet per capire se fossi rientrato nella fascia per ottenere patrocinio grat.
Negli ultimi 2 anni ho vissuto e lavorato in Germania, sicchè in Italia non ho fatto alcuna dichiarazione dei redditi(in Germania lavoro da autonomo con partita iva,anche se il mio reddito non supera i 10.000eu). cosa dovrei presentare nella richiesta per soddisfare i criteri di ammissibilità per patr. gratuito??. Risulto cmq avere residenza in Italia e le ultime mie dichiarazioni dei redditi in Italia(2009-2010), non superano in ogni caso il limite

Ovviamente devi dichiarare anche il reddito che percepisci in Germania, producendo le relative dichiarazioni dei redditi.

Se questo reddito non supera il limite, insieme a quello che eventualmente percepisci in Italia, dovresti averne diritto.

Per ulteriori informazioni, puoi consultare la nostra pagina sul patrocinio a spese dello Stato.

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Cosa faccio se il padre di mio figlio sbaracca la casa familiare mentre sono in ferie?

Dal 2011 abito a Roma ed ero fidanzata con un ragazzo italiano chiamato Giovanni, abbiamo un figlio.
Abbiamo vissuto insieme per quasi 10 mesi, ma durante una vacanza in Ecuador, dove ci doveva raggiungere per poi tornare insieme tutti e 3, ho ricevuto un’email in cui lui mi ha fatto sapere che AVEVA DISDETTO L’APPARTAMENTO di Roma lasciandoci senza un tetto dove dormire al nostro ritorno a Roma (il 5 sett), aveva preso tutte le nostre cose e le aveva portate a casa dei suoi genitori (SENZA NEMMENO CHIEDERMI PERMESSO/AUTORIZZAZIONE) ed si era trattenuto tutti i miei documenti importanti.
Nella legge italiana è previsto il diritto del bambino a ricevere una pensione (bordo mantenimento figli)? Qual è il margine minimo?

Credo che la cosa più urgente da fare sia presentare una denuncia querela presso un’Autorità di polizia (Carabinieri, Polizia, ecc.) esponendo con precisione i fatti.

Una volta fatto questo, e sistemata la tua logistica, dovrai regolamentare l’affido di vostro figlio, cosa ancora più urgente visto il modo in cui si è sviluppata la crisi della vostra famiglia.

Qui ci sono moltissime cose da dire, puoi fare una ricerca sul blog, che oramai ha quasi 3.000 articoli, oppure consultare il mio libro Guida alla separazione e al divorzio, che se non vuoi acquistare puoi trovare anche in biblioteca.

Ricordati che se non hai un reddito, puoi chiedere un avvocato con il patrocinio a spese dello Stato.

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se un marito toglie l’energia elettrica all’ex moglie

lavoro presso uno sportello antiviolenza presso il comune di Borgetto, provincia di Palermo. Da diverso tempo supportiamo psicologicamente una donna che ha subito violenza da parte del marito. La donna è stata seguita da diversi legali (gratuito patrocino) perché non è mai stata sufficientemente seguita. Si va avanti da un paio di anni con un’improbabile separazione consensuale che non ha portato mai da nessuna parte. La signora ha fatto diverse denunce di maltrattamenti tra cui l’ultima un paio di mesi fa perché il marito, che non ha mai comunque versato nessun mantenimento, ha disdetto la fornitura di energia elettrica della casa dove vive la signora, pertanto la stessa si trova da un paio di mesi senza corrente elettrica con tutti i gravi problemi che ne derivano. Come può difendersi questa donna e i servizi sociali possono fare qualcosa? Non ci sono minori! 

Non ha senso negoziare per una consensuale per due anni, se ci sono le condizioni la consensuale si fa subito o entro un paio di mesi, altrimenti meglio andare, con tutti gli svantaggi del caso, verso una soluzione di tipo giudiziale. Tra l’altro il patrocinio a spese dello Stato non copre la fase di trattative stragiudiziali, per cui immagino con quanta poca voglia questi avvocati abbiamo seguito la signora… Credo che la cosa migliore sia notificare subito un ricorso per separazione giudiziale, mentre per quanto riguarda l’episodio relativo alla fornitura di energia elettrica per poter dire qualcosa occorrerebbe conoscere il contesto e i dettagli rilevanti tra cui la proprietà dell’abitazione, gli eventuali accordi temporanei intercorsi tra i coniugi e così via; potrebbero esserci anche i presupposti per una denuncia penale, ma prima ovviamente il caso deve essere vagliato attentamente.

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addio alle difese penali d’ufficio dei minorenni

Dopo anni di liquidazioni vergognose – 50, 100€ quando andava bene per una difesa in un procedimento penale – io e Franca decidiamo di cancellarci dalle liste. Dopo dozzine di procedimenti seguiti, abbiamo dovuto constatare che non recuperavamo nemmeno le spese e che, per recuperare quella minima porzione di quanto avevamo già speso, dovevamo sviluppare una mole di passaggi burocratici completamente assurda: presenta l’istanza di liquidazione, controlla che il magistrato provveda, ricevi la notifica del decreto, sistemalo nel fascicolo, attendi 3 o 4 anni il pagamento, emetti la fattura, incassa.

Un minimo di dispiacere ce l’abbiamo. Ma va bene fare volontariato, però se dobbiamo anche impazzire per farlo a quel punto non ci stiamo più. Parliamo anche di interrogatori fissati dalla Procura del Tribunale dei minorenni di Bologna in tutte le parti dell’Emilia Romagna, con necessità di recarci a spese nostre quasi sempre a più di 100km di distanza da dove viviamo e lavoriamo (Piacenza, Ferrara, Rimini e così via) non sono gestibili se per cose di questo genere di liquidano 50€ che percepisci dopo 4 anni e un’infinità di burocrazia per averli.

Dispiace per i minori, che sono i soggetti più deboli, ma forse è ora che la gente, gli Italiani, si rendano conto di come sono gestiti concretamente questi servizi in nome dei quali ci riempiono di tasse. Personalmente, credo che agli avvocati, spesso tacciati solo di egoismo e furberia a proprio vantaggio, sia già stato chiesto tanto, troppo, e che gli avvocati abbiano sempre in larga misura dato.

Continueremo ad assistere clienti in regime di patrocinio a spese dello Stato, che è sicuramente una forma di semivolontariato, considerato che veniamo pagati dopo in media 3 o 4 anni (tanto che adesso sto divorziando persone per cui avevo fatto a suo tempo la separazione senza aver ancora percepito il pagamento), ma quelle dei minorenni non possiamo che lasciarle andare.

Solo non crediamo che sia giusto e logico che le difese dei soggetti più deboli, e che più avrebbero bisogno di assistenza legale, siano pagate meno di quelle degli adulti, ma purtroppo non ci possiamo far carico di tutti i problemi del mondo, e nemmeno del sistema Paese, anche perchè non ci potremmo far nulla; anzi, mi chiamerò fortunato se sarò riuscito a risolvere o almeno alleviare quelli delle persone che si rivolgono al nostro studio.

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che diritti mi spettano dopo essermi lasciata dal padre di mio figlio?

Sono una ragazza di 28 anni, sono fidanzata dal luglio 2000 con un ragazzo con il quale a maggio 2007 abbiamo deciso di andare a convivere. A gennaio 2012 è nato nostro figlio (volutamente cercato e desiderato)! Ora ci siamo lasciati a causa di una serie di suoi tradimenti con una sua collega di lavoro. La casa in cui abbiamo convissuto è in affitto tramite una cooperativa e il contratto è a lui intestato. Mi chiedo quali diritti posso vantare a nome di mio figlio (ha 10 mesi e lo allatto al seno) poichè nato da una coppia di fatto? L’affitto a chi spetta pagarlo? Se io perdessi il lavoro, mi spetta un mantenimento da parte del mio ex compagno? Se rimango senza lavoro potrebbe essergli affidato a lui il bambino visto che a quel punto lui ha un lavoro e la casa è a lui intestata? Siccome è tornato ad abitare dai suoi genitori, ma gli stessi abitano nella stessa palazzina al piano sopra al mio,quindi io vedo lui e i miei ex suoceri tutti i giorni… se lasciassi la “casa coniugale” mi spetta che lui paghi la metà dell’affitto dell’eventuale mi altra casa? E’ giusto che lui pretenda tutte le sere quando rientra da lavoro alle ore 21.00 circa di fargli vedere suo figlio? Premetto che lavora 12 ore al giorno e spesso è in trasferta, non è mai stato presente nella vita di suo figlio; si limita a fare la spesa per l’occorrente del bambino. Posso impedirgli di vedere il bambino in presenza della sua nuova compagna nonchè collega la quale è la causa della nostra separazione?

Rispondo per punti.

La legge attuale, modificata nel 2012, paragona completamente i figli nati da coppie di fatto a quelli nati da coppie unite in matrimonio, quindi da questo punto di vista non c’è nessuna differenza.

A te non spetta nessun mantenimento perchè non eravate sposati.

L’affidamento del bambino non viene disposto considerando la presenza o meno di un rapporto di lavoro.

Tu non hai diritto a nessuna metà di affitto, solo ad un contributo per il mantenimento di vostro figlio, che potrà, in parte, coprire anche il fabbisogno di una abitazione, ma non potrà essere parametrato solo a quello.

Non ci sono criteri precisi nella legge per quanto riguarda le visite e le frequentazioni, occorre trovare un accordo, mentre, in mancanza, sarà il tribunale a decidere.

Non credo che tu possa impedirgli di vedere il bambino in presenza della sua nuova compagna, essendo così piccolo che tipo di pregiudizio subirebbe?

In conclusione, ti consiglio di consultarti quanto prima con un legale per far normare il rapporto dal tribunale, come consiglio sempre di fare per avere un minimo di riferimento. Se non hai disponibilità economiche, puoi chiedere l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato.