Categorie
avvocato risponde

Divorziare dalla Spagna senza tornare in Italia: è possibile?

DOMANDA – Sono un uomo di Palermo che vive in Spagna da due anni…volevo chiedervi se e possibile essere seguito da lei per ottenere il divorzio, perché vivo in Spagna ma non lavoro. Volevo sapere se è possibile ottenere il patrocinio gratuito.

— RISPOSTA – Innanzitutto, bisognerebbe capire se si tratta di un divorzio congiunto o se invece necessariamente c’è da fare un contenzioso.

Attualmente, tutti i divorzi di persone che risiedono all’estero e hanno difficoltà a tornare in Italia li sto facendo con accordi in house in videoconferenza, avendo abbandonato completamente il sistema delle procure a distanza, che era molto più complicato e più difficilmente accettato dai giudici.

Per quanto riguarda il patrocinio a spese dello Stato, se non lavori e non hai reddito credo che dovresti averne diritto, anche se la cosa va verificata in concreto.

Puoi provare a sentire a riguardo dall’ordine degli avvocati del tribunale che sarebbe competente per la domanda di divorzio. Se non sai quale tribunale sarebbe competente, chiama l’ordine del luogo in cui risiedevi quando stavi in Italia e illustra la tua situazione, saranno poi loro a darti le indicazioni migliori del caso.

Se vuoi approfondire ulteriormente la questione, chiama ora lo studio al numero 059 761926 e prenota il tuo primo appuntamento, concordando giorno ed ora con la mia assistente.

Puoi anche acquistare online direttamente da qui: in questo caso, sarà poi lei a chiamarti per concordare giorno ed ora della nostra prima riunione sul tuo caso; a questo link, puoi anche visualizzare il costo.

Naturalmente, se vivi e lavori lontano dalla sede dello studio – che è qui, a Vignola, provincia di Modena, in Emilia – questo primo appuntamento potrà tranquillamente avvenire tramite uno dei sistemi di videoconferenza disponibili, o persino tramite telefono, se lo preferisci; ormai più della metà dei miei appuntamenti quotidiani sono videocall.

Guarda questo video per sapere meglio come funzionerebbe il lavoro con me.

—————

Ti lascio adesso alcuni consigli e indicazioni finali che, a prescindere dal problema di oggi, ti possono sempre essere utili.

• 📧 Iscriviti oggi stesso, in ogni caso, al blog in modo da ricevere, sempre gratuitamente, futuri contenuti come questo, utili per sapere come meglio gestirsi nelle situazioni legali della vita di tutti i giorni. Per iscriverti al blog, vai in fondo alla pagina e inserisci la tua mail nella casellina: ti arriverà una mail cui dovrai dare conferma per attivare l’iscrizione.

• 📺 Iscriviti subito al canale YouTube degli avvocati dal volto umano e al podcast dove trovi altri contenuti, sempre gratuiti e utili per capire come meglio gestire e soprattutto prevenire i problemi legali. Sia nel canale che nel podcast trovi già contenuti molto utili per chi ha un problema legale, che ti invito a guardare o ascoltare.

• 👋 Entra oggi stesso nelle community degli avvocati dal volto umano: su telegram e su facebook e facebook. In questi gruppi potrai chiedere aiuto a me e agli altri avvocati presenti sulle situazioni legali che ti dovessero anche in futuro interessare.

• 🙋‍♀️ Se vuoi, puoi mandare anche tu gratuitamente una tua domanda: compila questo modulo.

• 🎁 Valuta una assicurazione di tutela legale: la prossima volta che incontri un problema potresti gestirlo molto più agevolmente e a costo zero. Questo consiglio è fondamentale: non sottovalutarlo!

• 😍 Metti «like» adesso, se ti è piaciuto questo post, e lascia un commento se vuoi dire la tua, risponderò volentieri; condividi liberamente, in qualsiasi modo, questo post se pensi che possa piacere o interessare a qualcun altro.

• ⚖️ Per caso, sei un avvocato? Iscriviti subito alle potentissime risorse gratuite di «fare l’avvocato è bellissimo». Trovi tutto nella home page del blog, iscriviti a blog, canale youtube, podcast e segnati il numero da chiamare per quando vorrai iniziare a fare coaching con me.

Categorie
riflessioni

5 differenze tra separazione consensuale e giudiziale.

1) La separazione consensuale costa molto meno della giudiziale, sino ad un decimo, a volte anche oltre.

2) La consensuale si fa immediatamente o, tutt’al più, di solito in qualche mese, mentre la giudiziale dura diversi anni.

3) La separazione giudiziale può essere molto più traumatica per i tuoi figli, che possono essere sentiti in tribunale o assoggettati a CTU cioè consulenza tecnica d’ufficio da parte di uno psichiatra.

4) La consensuale di solito, dopo la sua conclusione, viene molto di più rispettata dagli ex coniugi, mentre nella giudiziale il conflitto é sempre più alto e tutto diventa più difficile.

5) Per fare la giudiziale é necessario andare in tribunale, mentre la consensuale si fa in studio dall’avvocato o anche in videoconferenza.

(1) Condividi ora questo contenuto, se pensi che possa essere utile ad altri (2) Iscriviti subito al blog, al podcast, al canale youtube e tiktok e all’account instagram degli avvocati dal volto umano per ricevere altri contenuti gratuiti come questo (3) Se ti serve assistenza legale professionale, chiama ora il n. 059 761926 e prenota il tuo appuntamento.

Categorie
trattare i problemi legali

15 cose su acquistare una mia consulenza.

1) Acquistare un’ora di consulenza é spesso il primo passo per iniziare a trattare un problema di natura legale.

2) Prenotare un’ora é comunque l’unico modo per avere un contatto in diretta con me, dal momento che non parlo da anni con i prospetti, come spiego meglio in questo post:
https://blog.solignani.it/2020/11/13/colloquio-telefonici-preliminari-anche-no/

3) Ovviamente sono sempre disponibile via modulo per le domande, ma in questo caso rispondo solo nei ritagli di tempo e con il grado di approfondimento relativo ad un’attività che svolgo gratuitamente e che pertanto è minore di quello prodigato in quella professionale.

4) La consulenza si può acquistare anche direttamente on line, collegandosi a questo modulo e pagando con paypal, bonifico, ecc.: https://blog.solignani.it/assistenza-legale/consulenza/

5) Dopo l’acquisto on line, verrai contattato dalla mia assistente per concordare giorno ed ora dell’appuntamento e la trasmissione dei documenti da esaminare.

6) L’appuntamento potrà essere di persona presso lo studio di Vignola oppure tramite videoconferenza o telefono a seconda di quello che preferisci in base alla situazione.

7) In alternativa all’acquisto diretto on line, puoi chiamare al mattino la mia assistente Ileana al n. 059 761926 e concordare direttamente con lei sia le modalità di acquisto, che di pagamento che la combinazione di giorno ed ora.

8) Questa modalità telefonica piace alle persone che prima di fare un acquisto e un investimento preferiscono «parlare con un umano»: questo io lo capisco bene, anche in piena rivoluzione digitale si ha bisogno di sentire che dall’altra parte del filo c’è una realtà effettiva e non solo un sito web, magari disattivo da mesi o anni come a volte purtroppo capita.

9) Quasi sempre all’interno della consulenza che hai acquistato si passa alla fasedelfare: dopo averti ascoltato, faccio insieme a te una telefonata, spedisco una lettera o faccio comunque le cose che servono per iniziare a trattare il tuo problema.

10) Il mio approcciostrategico per la trattazione dei problemi legali insegna infatti che é importante che i problemi siano trattati prima possibile, senza perdere troppo tempo nell’analisi degli stessi; puoi approfondire qui:
https://blog.solignani.it/2018/01/23/un-approccio-strategico-per-i-problemi-legali/

11) Per le attività di trattazione del problema non devi pagare nessun extra, avendo già pagato l’ora o le ore di consulenza e/o assistenza, sempre che ovviamente si rimanga all’interno delle stesse.

12) Per l’invio dei documenti puoi seguire le istruzioni che ho definito anni fa e che mantengo aggiornate man mano, in modo da velocizzare il lavoro e sfruttare meglio il tempo che acquisti; puoi trovarle qui:
https://blog.solignani.it/info/strumenti-di-comunicazione/invio-files-e-documenti/

13) Puoi acquistare una o più ore di consulenza / assistenza con me all year round: quando sono in ferie, lavoro comunque un paio d’ore al giorno, in caso d’urgenza ci sono poi comunque i miei colleghi di studio o della mia rete; anche durante il periodo estivo, o durante le feste, acquista dunque con fiducia, ti darò comunque la risposta di cui hai bisogno.

14) Se hai un reddito familiare inferiore ai 10.000€ all’anno, la tariffa per la consulenza é dimezzata, é il mio modo per venire incontro un minimo alle persone meno abbienti.

15) Se sei un collega avvocato e vuoi una consulenza da me, perché riguarda una materia che non frequenti abitualmente, anche per te la tariffa è dimezzata: la ragione in questo caso é che coi colleghi mi spiccio prima perché la fase dell’illustrazione dei problemi é più facile e veloce.

(1) Condividi liberamente questo contenuto, se pensi che possa essere utile ad altri

(2) Iscriviti subito al blog, al podcast e al canale youtube e tiktok degli avvocati dal volto umano per ricevere altri contenuti gratuiti come questo

(3) Se ti serve assistenza legale professionale, chiama ora il n. 059 761926 e prenota il tuo appuntamento.

Categorie
riflessioni

15 cose sul divorzio.

1) É il secondo passaggio necessario, dopo la separazione, per sciogliere un matrimonio in Italia, dove non esiste il divorzio diretto.

2) Può essere chiesto dopo sei mesi, se la separazione é stata consensuale, o dopo un anno, se giudiziale – originariamente il termine era di cinque anni, poi sceso a tre, poi ai termini attuali con la legge sul divorziobreve.

3) Nella pratica, quasi nessuno chiede il divorzio appena scadono i sei mesi, di solito i coniugi aspettano un anno o due.

4) Se aspettare qualche anno può andar bene, é consigliabile non andare oltre i due o tre dal primo termine utile, anche perché ci potrebbero essere conseguenze legali negative se non si fa il divorzio.

5) Se uno dei due coniugi separati, ad esempio, muore prima di fare il divorzio, l’altro coniuge, quello rimasto in vita, ne diventa erede.

6) Il divorzio può essere realizzato consensualmente, tramite un accordo in house, quando i coniugi concordano sulle condizioni, oppure giudizialmente, quando è impossibile raggiungere un accordo ed é necessario far decidere ad un giudice.

7) Il divorzio tramite accordo delle parti é molto più veloce e meno costoso di quello giudiziale, per cui vale sempre la pena fare qualche tentativo – oltre alle trattative tra avvocati può essere utile qualche seduta di mediazionefamiliare.

8) In generale, é molto più facile che una coppia litighi in sede di separazione che in fase di divorzio, dove abbastanza spesso si fa la fotocopia, con piccoli aggiustamenti, di quello che si era fatto al momento della separazione.

9) Il divorzio con accordi in house può essere tariffato a corpo per l’intero lavoro, mentre un divorzio giudiziale viene tariffato flat o a forfait ma su base annuale: si paga un tot per ogni anno di durata della causa.

10) La fase delle trattative, quella fase preliminare in cui le parti si confrontano, con l’aiuto di uno o più avvocati, per vedere se possibile raggiungere un accordo sulle condizioni, viene di solito tariffata su base oraria.

11) Al momento attuale, presso il mio studio un divorzio in house costa 1.500€ per tutto il lavoro (somma che i coniugi possono dividersi tra loro), un giudiziale 1800€ per ogni anno e ogni ora di trattazione 100€ – oltre accessori di legge e cioè IVA e cassa avvocati; la convenienza del divorzio in house é evidente.

12) Il divorzio in house si può fare anche in videoconferenza, se ad esempio uno o entrambi i coniugi risiedono all’estero – ne ho già fatti diversi e sono stati tutti autorizzati o muniti di nulla osta dalla Procura.

13) Se uno dei due coniugi risiede all’estero, ma non si può fare il divorzio in house perché non si accorda sulle condizioni ed é necessario procedere con un divorzio giudiziale, é sufficiente fare la notifica all’estero.

14) Se uno dei coniugi é irreperibile, il divorzio si può fare ugualmente con la notifica ex art. 143 cod. proc. civ, ma prima di poter procedere in questo senso è tassativamente necessario fare tutte le ricerche possibili per trovarne la residenza, anche tramite l’impiego di un’agenzia investigativa, altrimenti la notifica é nulla e potrebbe mandare tutto in vacca anche dopo anni o decenni.

15) Fatta la separazione, i coniugi possono riconciliarsi con una semplice pratica all’ufficio di stato civile, senza bisogno di avvocato; dopo il divorzio, non c’è più possibilità di riconciliarsi, per cui quei coniugi che ricominciano a stare insieme possono solo o risposarsi o costituire una famiglia di fatto, con o senza un accordo di convivenza.

? 1?? cerca «solignani» con google 2?? collegati e iscriviti al mio blog ?

Categorie
riflessioni

Aperto per ferie: ogni anno funziona meglio.

Stamattina sono tornato in studio dopo un paio di settimane di vacanza; il mio stendardo, che segnala la mia presenza in studio, é stato di nuovo issato ed esposto sui muri.

Durante queste due settimane, tutte le persone che si sono rivolte allo studio sono state servite con puntualità: o tramite la mia assistente, o tramite i miei colleghi, o, infine, da me stesso, in collegamento telefonico o in videoconferenza.

Sono state fatte lettere, diffide, sessioni, atti, tra cui persino un’opposizione a decretopenale – che, come noto, va fatta entro 15 giorni, non certo dilazionabili per ferie.

É stato programmato tutto il lavoro successivo, tanto che sempre stamattina mi sono ritrovato l’agenda già perfettamente organizzata.

Ora sarò di nuovo in sede per una decina di giorni, poi il 18 partirò ancora per il mare, per altre due settimane.

Seguirò lo stesso metodo applicato sinora e tutto continuerà a funzionare come un orologio, a prescindere dalla mia presenza in studio o a Vignola.

Leggo in continuazione, in questi giorni, annunci di imprenditori, professionisti e altri avvocati che comunicano la loro chiusura per ferie, dicendo ai clienti che ci si rivedrà a settembre.

Vorrei abbracciarli ad uno ad uno e dire a ciascuno di loro: «guarda che non hai capito un razzo…»

Ma lasciamo perdere.

Lo studio rimane aperto, lunga vita allo studio.

Per qualsiasi cosa, chiama lo 059 761926.

Buone vacanze a tutti, un abbraccio, da me e dal cucciolo Yuudai.

Categorie
tecnologia

Appuntamenti a video con zoom: registrazione delle sessioni.

In questo periodo, sto facendo tanti più appuntamenti del solito, in vista della scadenza del 15/10 prossimo, ma non solo, anche in relazione all’obbligo vaccinale per i sanitari e ad altre situazioni in cui le persone che non vogliono vaccinarsi si trovano in difficoltà.

Pexels ann nekr 5797997 scaled

Essendo uno dei non molti avvocati sensibili a queste tematiche, ho clienti da ogni parte d’Italia e del mondo, di conseguenza, la maggiora parte degli appuntamenti sono a video, con uno dei sistemi di videoconferenza disponibili. 

Stamattina, ad esempio, ho fatto 5 ore di appuntamenti: solo il primo è stato in presenza, gli altri quattro tutti in video. Uno di questi con una persona, peraltro, che abita vicino al mio studio, ma che, per ragioni di comodità sua, ha preferito comunque la modalità a video. 

Uno dei sistemi più gettonati dai clienti è Zoom, probabilmente per averlo dovuto imparare per comunicare con la scuola dei figli, essendo il software appunto adottato da molte scuole.

Quando faccio un appuntamento a video, consiglio sempre al cliente di registrare la sessione. Può essere molto utile per rivedersela in seguito, magari anche a velocità aumentata, oppure per condividerla con altre persone (dal lato, ovviamente, del cliente; io ho il segreto professionale e, senza il consenso del cliente, non ci penso nemmeno a condividerla in alcun modo), come ad esempio il coniuge, un amico e così via.

Con Zoom, la registrazione è molto agevole. 

Basta premere l’apposito pulsante e la registrazione parte immediatamente.

Quello che consiglio di fare io è di cambiare il percorso di default per la registrazione, in modo da salvarla all’interno di una cartella dropbox – o altro cloud di riferimento che utilizzi.

In questo modo, le registrazioni saranno immediatamente al sicuro e disponibili su ogni macchina di lavoro, anche diversa da quella in cui la registrazione è stata fatta.

Per distinguerle, poi, può essere più funzionale mettere il cognome del cliente nel nome della riunione; il nome della riunione, infatti, viene rispecchiato nel nome della cartella in cui viene registrata la sessione.

Per cambiare il percorso di salvataggio della riunione, andare in Impostazioni, scheda «registrazione».

impostazioni zoom

Nel parametro «Memorizza le registrazioni in», clic sul percorso stesso (non, invece, su “Apri”: questo serve solo per aprire la cartella attuale), poi «Scegli una nuova posizione», quindi scegli la cartella dropbox o altro cloud di tua scelta.

scegli una nuova posizione

 

Ovviamente, devi ricordarti di fare questa impostazione, scegliendo la stessa cartella, in tutte le macchine su cui utilizzi zoom.

In questo modo, tutte le registrazioni saranno ordinate e al sicuro tramite i sistemi di cloud computing, che ti tengono una copia sui loro server e tante altre copie quante sono le macchine con cui sincronizzi.

Iscriviti al blog per ricevere il post del giorno con consigli utili come questo.

Categorie
diritto

Divorzio veloce per chi sta all’estero: si può fare?

sono sposato con un ragazza indonesiana senza figli mentre io vivo a taiwan. Volevo sapere come sarebbe possibile un procedura di divorzio in modo veloce tramite skype

Tramite videoconferenza, si può fare intanto la separazione, ma non esiste in natura, almeno per la legge italiana, una cosa come il «divorzio veloce».

In Italia, è sempre necessario il duplice passaggio: prima separazione e poi divorzio.

Non esiste, in altri termini, il divorzio «diretto».

La legge sul divorzio breve, infatti, non ha introdotto il divorzio diretto, ma ha solo accorciato i termini che devono intercorrere dopo la separazione per poter chiedere il divorzio, che, attualmente, sono di sei mesi, quando la separazione è avvenuta in modo consensuale, e di un anno, se giudiziale.

Se vuoi dunque ottenere la cessazione del vincolo matrimoniale devi fare le due pratiche: prima la separazione e, dopo sei mesi, il divorzio.

Entrambe queste pratiche si possono fare in videoconferenza, così come abbiamo fatto in dozzine di altre situazioni analoghe alla tua.

Se vuoi un preventivo per la pratica di separazione in videoconferenza, puoi chiedercelo compilando il modulo apposito nel menu principale del blog.

Ti raccomando l’iscrizione al blog, in modo da non perdere il prezioso post del giorno.

Categorie
news

Lo studio rimane aperto.

Il mio studio professionale rimane aperto, anche dopo l’ingresso in zona rossa, previsto per oggi, per Modena e provincia.

La mia assistente per mail ti manderà un documento, stampabile su carta o mostrabile direttamente dal cellulare o tablet, che serve da giustificazione dello spostamento.

Questo sistema, collaudato l’anno scorso, ha funzionato in ogni caso.

Se non te la senti di spostarti, l’appuntamento si può fare per Skype, anche se dobbiamo scrivere degli atti, l’ho fatto già centinaia di volte e si lavora benissimo.

Il lavoro continua, i termini vanno rispettati, non fare affidamento su proroghe, interventi, ristori; meglio un atteggiamento prudenziale e fare subito quel che c’è da fare.

Io continuo ad ascoltare e dare risposte e soluzioni a tutti quelli che si rivolgono a me per counseling legale o personale.

Sto benissimo e non mi ammalo, se mai dovesse accadere ci sarebbero come sempre i miei colleghi di studio a sostituirmi egregiamente.

Io non mi fermo.

Categorie
diritto

Separazione e divorzio via Skype.

Accordi in house per videoconferenza per chi si trova all’estero.

Come sai – e, se non lo sai, allora sallo – sono stato il primo a fare una separazione, prima, e un divorzio, poi, in videoconferenza, per coniugi che si trovano, entrambi o uno solo dei due, all’estero.

Si tratta di una procedura di enorme comodità in tutte quelle situazioni in cui venire in Italia per fare la pratica di separazione o divorzio sarebbe troppo scomodo, per motivi che possono essere economici, di salute, di lavoro e così via.

La prima coppia che ho sia separato che divorziato in questo modo era una coppia di Italiani residenti in California, che hanno potuto appunto fare le due pratiche relative in videoconferenza dalla loro casa di Venice, senza dover tornare in Italia – cosa che sarebbe stata necessaria per ben due volte a distanza di sei mesi l’una dall’altra.

In quei casi, la procura competente, essendo entrambi i coniugi residenti all’estero, è … qualsiasi procura del territorio della Repubblica, così ho potuto sottoporre l’accordo per il nulla osta (non c’erano figli) a quella «mia» di Modena, che ha debitamente fornito la sua approvazione. Gli accordi sono poi stati trascritti regolamente nel comune dove il matrimonio era stato a suo tempo celebrato.

Quale software usare?

skype in tribunale

Fatta questa doverosa premessa, nel post di oggi voglio parlarti del software migliore da utlizzare per gestire queste videoconferenze, che, riguardando accordi che incidono sullo status delle persone, come la separazione e il divorzio, dove gli avvocati devono essere ragionevolmente certi della loro indicazione, è particolarmente importante.

Nella prima videoconferenza ho avuto occasione di usare Google Hangout, successivamente invece ho scelto di adottare il “vecchio” Skype, che, in effetti, offre alcuni vantaggi.

Prima di parlare del software, è bene specificare che a mio giudizio è importante registrare la videoconferenza, in modo da disporre appunto di un record da utilizzare in futuro in caso di eventuali contestazioni, rispetto alle quali, per quanto altamente improbabili, è sempre preferibile essere preparati.

Skype ha una funzione di registrazione di tutte le chiamate, comprese quelle video, mentre con Hangout bisogna arrangiarsi con ulteriori programmi – nel mio caso, ho utilizzato Camtasia.

Con Skype, inoltre, puoi realizzare una videochiamata con più persone. Questo è fondamentale nei casi in cui i coniugi si trovino in località diverse tra loro. Nel primo caso che mi è capitato di affrontare, infatti, i coniugi si trovavano entrambi a Venice e si sono potuti trovare davanti alla stessa macchina (computer) e stessa videocamera, in tanti altri casi i coniugi si trovano in Stati o addirittura continenti diversi, come in un altro caso seguito in cui uno si trovava in Argentina e l’altro in Germania.

In questi ultimi casi, è fondamentale poter disporre di un software in cui si fanno videochiamate a tre o più persone, anche se dal nostro lato, come avvocati, riusciamo sempre a trovarci davanti ad una sola macchina.

Se decidi anche tu di utilizzare Skype, fai solo attenzione che – almeno al momento – le registrazioni delle videochiamate restano disponibili (immagino per motivi di spazio dei server) per un massimo di 30 giorni dalla data della registrazione stessa. Subito dopo la fine della videoconferenza, conviene salvare la registrazione, ridenominarla e spostarla nella cartella della pratica che, se fai come me, è tenuta sincronizzata e quindi anche backuppata tramite dropbox o un altro servizio di files nella cloud.

Vuoi fare separazione o divorzio in videoconferenza?

Se ti trovi all’estero e devi fare una pratica di separazione o divorzio senza la possibilità di tornare in Italia, chiedimi un preventivo, potrai così valutare di fare tutto in videoconferenza. Puoi anche lasciare un commento qui sotto.

Categorie
counseling

Counseling: come farlo se vivi lontano?

Counseling in videoconferenza?

Oggi, visto il grande numero di richieste ricevute in tal senso, ti parlo di come funziona il counseling «a distanza» con me.

Molte persone, infatti, vorrebbero essere seguita da me, ma si trovano collocate geograficamente lontano da Vignola, sede del mio studio.

Oggigiorno, tutti fanno sedute di consulenza personale tramite sistemi di videoconferenza come ad esempio classicamente skype – che tra l’altro è un software che mi è sempre stato antipatico.

Usano molto Skype, ad esempio, gli psichiatri e gli psicologi negli Stati Uniti, dove non è raro per le persone avere uno psichiatra che sta in uno Stato diverso da quello della propria residenza.

Questa cosa della possibilità di aiutare le persone tramite videoconferenza, tuttavia, va secondo me un po’ approfondita e ben considerata e non, invece, implementata acriticamente come tutti sembrano voler fare al giorno d’oggi punto.

Ti dico come ho pensato di fare io, spiegandoti per bene le ragioni delle mie scelte, in modo che anche tu possa fare le tue valutazioni.

Come si trasmettono conoscenza e saggezza?

Partiamo da una considerazione.

Qual è il metodo migliore per poter imparare qualcosa da una persona, tra tutti i metodi che sono astrattamente disponibili?

Il metodo classico per la trasmissione della cultura in modo asincrono, e cioè senza la presenza contemporanea del «maestro», è sempre stato il libro. Oggi, a questo strumento classico e ancora fondamentale, se ne sono affiancati molti altri, come ad esempio i video, i podcast, i blog, gli account sui social network e così via. Nel caso di video e podcast le possibilità espressive consentite al «maestro» sono sicuramente maggiori per certi versi di quello che è consentito in un testo scritto, mentre per quanto riguarda blog e account sui social si tratta sempre di testi scritti, anche se con una struttura è una periodicizzazione molto diverse, caratterizzate peraltro dalla discontinuità e dalla confusionarietà.

Tutti questi supporti per la trasmissione delle informazioni e della formazione rappresentano tuttavia – sia quello tradizionale del libro, sia quelli più moderni che abbiamo appena visto – un mero ripiego rispetto al metodo principe per poter imparare le cose, che è quello di andarle ad ascoltare di persona dalla viva voce del «maestro».

Questo è tanto vero che, per tutti i più grandi maestri dell’umanità che ci sono stati di volta in volta, la scelta dei loro discepoli non è stata quella di leggere le dispense, di guardare degli eventuali video, di ascoltare delle registrazioni e cose del genere, ma è stata ogni volta quella di andare a vivere direttamente con il maestro per assorbire il più possibile tutto quello che questo maestro aveva da insegnare loro.

Ovviamente, io non mi ritengo un «maestro», solo appunto un counselor, ma questi concetti che ti ho appena illustrato si applicano anche nella relazione di cura del counseling, dove si tratta sempre di trasmettere qualcosa che determina un cambiamento positivo nella persona che vi fa ricorso.

Questo cosa c’entra con il counseling?

È evidente che anche nel counseling bisogna trasmettere qualcosa che va al di là dell’informazione, bisogna trasmettere delle vibrazioni positive – non ci crederai, ma molti vengono al mio studio dopo avermi sentito al telefono e avermi detto che la mia voce, così calma, li tranquillizza, ad esempio -, dei punti di vista alternativi, più funzionali, con cui guardare il mondo e la propria vita. Bisogna trasmettere, insomma, delle onde, bisogna, in altri termini, trasmettere una serie di cose che vengono davvero molto meglio di persona, che determinano un coinvolgimento molto maggiore della persona che si rivolge al counselor.

Insomma, proprio come quando si va da un maestro per un percorso di formazione, anche il percorso di cura viene innegabilmente molto meglio quando il counselor e la persona che si rivolge a lui si incontrano periodicamente di persona, senza intermediazioni tecnologiche e in sincrono.

Detto questo, qual è il mio consiglio per te?

Cerca un counselor vicino a te.

Per questo motivo, in prima battuta, il mio consiglio è sempre di cercare un counselor che possa seguirti di persona e che quindi sia disponibile nelle zone in cui vivi o lavori.

Questo, ovviamente, lo dico contro il mio interesse di libero professionista che guadagna di più quanti più incarichi ha, ma mi sembra più importante, specialmente nell’ambito del lavoro di cura, essere onesto e dare il consiglio giusto anche a costo di perdere degli incarichi.

Questo anche perché il counseling è un percorso che si vorrebbe che avesse una durata predeterminata, ma che spesso non riesce ad averla, oppure viene prolungato, dopo la risoluzione di un determinato set di problemi, per valutarne altri, quindi in realtà ha spesso una durata indefinita.

Per cui diventa anche difficile preventivare una serie di sedute, perché la progressione del lavoro dipende da mille fattori, come in tutti i lavori del mondo.

É necessaria una connessione.

Detto questo, va anche detto che, naturalmente, il counselor deve essere una persona che ti ispiri, con il quale nasce un minimo di alchimia perché questa base di intesa credo sia necessaria per poter svolgere un lavoro di cura in maniera efficace.

In sostanza, devi guardare al tuo counselor con interesse, con curiosità, con stima e riconoscimento della saggezza relativa. Oppure deve comunque «scattare qualcosa», come nell’esempio che ti ho fatto prima delle persone che mi «scelgono» dopo aver sentito il suono della mia voce e il mio modo di parlare – una cosa che, quanto a metodo, potrebbe sembrare, di primo acchito, non molto intelligente, ma che invece è mio giudizio intelligentissima, perché quando ci si muove in questo modo si mette al lavoro la propria intelligenza emotiva. Ricordiamoci sempre che la ragione sceglie, ma l’emozione decide!

Mi rendo, a questo riguardo, conto che non è così facile trovare un professionista con cui scatta questo tipo di scintilla, quindi tutto sommato capisco anche chi preferisce farsi seguire a distanza piuttosto che utilizzare un professionista in loco che per lui ha poco significato. Personalmente, ad esempio, sono io stesso seguito da professionisti a distanza per quanto riguarda la mia nutrizione e i miei workout in palestra.

Diciamo che, nel momento in cui tu che restringi la tua scelta dei professionisti da cui vuoi farti aiutare ad una determinata area geografica, stai anche restringendo la tua possibilità di scelta e la stai restringendo enormemente perché rivolgendoti anche a professionisti a distanza le tue opzioni diventano davvero tantissime.

La conclusione di questo discorso quindi qual è?

É che se trovi un professionista, un counselor, che ti ispira ed è vicino a te sei fortunato e puoi lavorare con quello. Viceversa, se non trovi un counselor con cui non scatta una certa intesa, che è il presupposto di base per fare un lavoro proficuo, puoi anche serenamente rassegnarti a cercarne uno a distanza.

Nel caso in cui tu volessi scegliere me per questo lavoro di counseling a distanza, vediamo allora come il lavoro con te potrebbe essere impostato. Prima di leggere le parti seguenti, prova però a cercare il tuo counselor vicino a te. Solo se non ci riesci dopo aver fatto il possibile, o se sai già che è, per varie ragioni impossibile, torna qui e continua a leggere.

Come lavorare a distanza.

E dunque a te che ora mi rivolgo, a te che non hai trovato un counselor in loco con cui poter stabilire un rapporto di intesa e vuoi cercare una persona che ti ispira anche lontano da te, perché nonostante tu sia poi costretto – almeno in parte, come vedrai tra poco – ad utilizzare dei mezzi tecnologici che potrebbero rendere meno efficace la relazione di cura e il lavoro su te stesso, in ogni caso il rapporto professionale è comunque più proficuo, perché almeno hai scelto un counselor che ti piace e nel quale senti di poter avere fiducia.

In questi casi, come può essere organizzata la relazione di cura? Come si può procedere a lavorare al meglio nonostante la distanza?

Ovviamente la scelta spetta a te, io ti fornisco solo alcune indicazioni e condivido con te alcune osservazioni, oltre a darti la mia flessibilità e disponibilità a riguardo.

Possiamo anche lavorare, se tu lo desideri, come fanno quasi tutti gli altri professionisti e quindi tramite sessioni di videoconferenza, sia tramite Skype, che tramite altri software che consentono appunto di fare sessioni del genere.

Una interessante e valida soluzione: sedute molto più lunghe.

La cosa però che di solito propongo io, e che a mio giudizio funziona molto meglio, specialmente se non sei così lontano, è quella di combinare le sedute di persona con quelle in videoconferenza facendo almeno la prima seduta di persona, in maniera da sintonizzarci e allinearci molto bene e fare poi in maniera molto più proficua le sedute successive.

Ovviamente, per te che vieni da fuori la prima seduta, e magari anche quelle successive, non sarebbe la classica seduta di un’ora. Per chi viene da fuori, specialmente la prima volta, organizzo sedute da due, tre ore e anche di più. Cosa che peraltro è utile a tutti quelli che iniziano un percorso di counseling, infatti anche con i clenti «locali» il primo incontro non di rado dura alcune ore.

Avendo clienti che vengono anche da molto lontano, ad esempio da Firenze, Milano, Roma e addirittura Napoli, ho appunto pensato sin da subito a delle sedute più estese, cioè anziché fare una seduta di un’ora ogni settimana o due come si fa tradizionalmente con le persone che vivono vicino allo studio, fare appunto delle sedute anche di una mezza giornata – ovviamente programmandole con un certo anticipo, perché non è così facile per me poter liberare una mezza giornata intera.

Il fatto è che alcune persone, alcuni miei clienti diciamo «remoti», che vengono da lontano, usano queste sedute di più ore di seguito, o di mezza giornata, e basta – venendo ad esempio una volta al mese, oppure ogni 45 giorni, e fermandosi appunto una mattinata o un pomeriggio intero per lavorare su loro stessi e tornando poi il mese successivo o quando sentono di aver bisogno di nuovo.

Vedo che in questo modo si riesce a lavorare molto bene, anche perché – e questo vale anche per i «locali» – i nodi di cui sono portatori le persone possono essere affrontati meglio in sedute più lunghe, dove si riesce a raggiungere un livello di approfondimento maggiore di quello della seduta oraria, tanto è vero che, come ti accennavo, spesso, specialmente per le prime sedute, consiglio anche ai clienti locali di fare una seduta di due o tre ore.

Conclusioni

Quindi il mio consiglio per te, che vuoi essere seguito dal mio studio, ma che vivi o lavori abbastanza lontano da Vignola è il seguente.

Prima, guarda bene che non ci sia un counselor o un’altra persona che si occupa di consulenza personale vicino a te che ti piaccia e con il quale senti di poter stabilire un rapporto proficuo di lavoro su te stesso.

Solo se non lo trovi, contattami per organizzare almeno una prima seduta in cui tu vieni a Vignola e ti fermi almeno due o tre ore, se non addirittura quattro, a seconda del tipo di problematiche che vuoi affrontare, della distanza che devi percorrere per venire qui, di come ti vuoi organizzare.

Dopo la prima seduta di persona.

Dopo questa prima seduta in cui ci saremo allineati e sintonizzati molto bene per il lavoro che dobbiamo fare e che avremo innescato nel modo migliore il cambiamento, starà poi a te scegliere che cosa fare in seguito, come lavorare con me in seguito.

Se vorrai, anche in relazione al tuo stato personale, potremmo non vederci più, e fare solo delle sessioni di videoconferenza, altrimenti se ti piacerà di più, se senti il bisogno di tornare a vedermi di persona, potremmo tornare a vederci, sempre con una seduta di più ore per sfruttare l’occasione di incontro una volta che ha investito sul viaggio per fare più lavoro possibile.

In conclusione, il mio consiglio è dunque questo: cerca di mettere in cantiere almeno una prima visita al mio studio di Vignola, in maniera che si possa stabilire un rapporto e una connessione tra di noi, che sono molto utili secondo me per poter iniziare un lavoro di un certo tipo e soprattutto con un certo livello di efficacia e fiducia.

L’importante è partire.

Se proprio non vuoi venire al mio studio, possiamo iniziare anche in videoconferenza: è sempre meglio di niente.

Ricordati che qualsiasi gesto che fai per lavorare su te stesso è un gesto meritorio, apprezzabile, è utile: io ti sto, in questo post, indicando quello che sarebbe il metodo secondo me migliore, perché è giusto che io te lo dica, però resta sempre comunque la considerazione per cui è meglio poco che niente e ognuno fa quello che riesce.

Già quel poco, a livello di crescita personale, è tantissimo, anche perché noi sappiamo che la cosa più importante è sempre iniziare, è fondamentale fare il primo passo, quindi in conclusione se vedi che ti piacerebbe venire da me organizziamo e vieni; invece, se in capo a un paio di settimane, massimo tre, la cosa non si riesce ad organizzare, piuttosto che non fare niente iniziamo anche direttamente con le sedute in videoconferenza.

Una volta che sarai venuto la prima volta poi deciderai tu se le volte successive fare in videoconferenza oppure tornare di nuovo, sempre con delle sessioni e con le distanze tra le stesse che siano compatibili con il viaggio che devi fare.

Indicazioni logistiche.

Un po’ di indicazioni per consentirti di valutare meglio se e come venire al mio studio di Vignola.

Non so tu da dove vieni e con quale mezzo preferisci di solito viaggiare, ma io ti consiglierei di dare un’occhiata, come prima cosa, a google maps e vedere cosa dice questo sistema di navigazione circa il tragitto e il tempo di percorrenza in auto. È comunque una prima indicazione, anche grafica, della distanza tra noi.

Personalmente, amo molto i lunghi viaggi in auto, specialmente con la compagnia giusta, perché creano un’intimità e una connessione che non si può avere altrimenti, mentre mi piacciono meno, devo confessare, i mezzi pubblici. Anche perché mi piace magari fermarmi lungo la strada se mi va, fare qualche sosta e così via…

Ad ogni modo, le informazioni che ti posso dare sono le seguenti.

Per venire a Vignola in auto, puoi usare l’autostrada uscendo al casello di Modena sud, quello più vicino, o, se preferisci, quello di Valsamoggia o anche Casalecchio. Dipende ovviamente anche da che parte stai venendo. Da Modena sud, poi, a Vignola ci sono 15 minuti.

Lo studio è in una laterale della tangenziale, al piano terra, davanti ci sono parcheggi dello studio, quindi una volta che arrivi in zona è comodissimo trovarlo, sistemare l’auto ed entrare.

Se vieni in treno, puoi andare ovviamente a Bologna. Da Bologna, ogni ora – durante il giorno – c’è un treno che viene a Vignola. La stazione è vicina al mio studio, quindi una volta sceso puoi venire a piedi, oppure ti posso passare a prendere io senza problemi. Il trenino da Bologna a Vignola impiega circa un’ora, un po’ meno.

In alcuni casi, alcuni miei clienti hanno fatto una pool car per venire insieme e dividere il viaggio divertendosi anche, ma questo ovviamente non si può realizzare sempre, chiaramente se ho altri clienti nella tua stessa zona posso certamente provare a mettervi in contatto.

Se vuoi pernottare a Vignola, oppure se vuoi usare la mezza giornata che magari ti rimane per visitare qualche cosa, ci sono molte cose interessanti da vedere nei paraggi, te ne parlerò nel caso, magari si può intanto andare anche a mangiare insieme, qui ci sono cose che non si trovano in altre parti d’Italia e che probabilmente non conosci, al di là di quelle famose che conoscono tutti.

Contattami.

Bene, se hai letto tutte le indicazioni e vuoi provare ad organizzare un percorso di counseling con me nonostante la distanza, contattami tramite il modulo nel menu principale del blog e vedremo di iniziare a ragionarci insieme, ti darò le mie disponibilità, ovviamente tutto senza impegno.

Se, invece, vuoi già acquistare una prima sessione di un’ora, puoi farlo da questa scheda prodotto.