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Gioca: serve a riprenderti la vita.

Per dieci minuti cover
Trovarsi nel bel mezzo di una sofferenza -di qualsiasi tipo, tutte hanno la propria dignita?- 9 volte su 10 -se non sempre- equivale a convincersi di non poterne uscire e di morirci o, quantomeno, di stagnarci dentro, proprio sguazzandoci. Comodo, spesso, rectius, SEMPRE. Ebbene, e? pure questa una scelta, legittima e insindacabile.
Gia? aprirsi, magari per mitigare quella sofferenza, ad una terapia psicologica rappresenta una sfida. Qui, c’e? una sfida nella sfida: una proposta all’apparenza un po’ “infantile”..? Ecco, questa e? stata la mia iniziale impressione. Impressione, naturalmente, poi, mutata. Appartiene al mondo dell’infanzia -?prima facie?- e della adolescenza e della giovinezza la assoluta indispensabilita? dell’apprendimento? No, ecco la risposta che ci viene da questa storia davvero singolare: si continua ogni giorno, ogni istante ad imparare.

E’ che ce lo dimentichiamo troppo facilmente e troppo facilmente diamo anche noi stessi, e tutto il nostro “bagaglio”, per scontati.

Qui, quindi, Chiara Gamberale con quel suo modo delicato, fluente, ci mostra come si viene fuori -sfidandosi, giocando- da qualsiasi cosa non ci uccida. Attraverso un gioco che parallelamente insegna la perseveranza e la costanza e la disciplina. E che ti cambia la vita, te la fa scegliere. Anche quando volevi morire.

Si tratta di sperimentare novita? e sfidarsi, con spirito di ricerca e ponendosi costantemente in discussione. Roba da persone ?in gamba.? Ci si puo? riscoprire, proprio cosi?, persone davvero in gamba.
Qualche tempo fa, un caro amico mi ha parlato delle persone che si rivolgono alla psicoterapia, ed a sistemi come il ?counseling?, per guarire o semplicemente per “approfondire” se stessi, come di persone “che non ce la fanno”, che non hanno strumenti propri e ne cercano di esterni, in un certo senso “esseri inferiori” o comunque “carenti”.

Ecco: ?vediamo se riesci, tu, a fare ALMENO UNA cosa NUOVA al giorno OGNI giorno per TRENTA giorni per DIECI MINUTI al giorno?, gli ho detto.

Naturalmente, la sfida non e? stata colta, ne? accettata, non e? da tutti, e naturalmente era ed e? una mera provocazione.

Ma e? solo per chi decide di vivere e non solo di sopravvivere, per chi decide davvero di prendere in mano la propria esistenza, e di assumersi la responsabilita? di se? e del proprio ambiente, non lasciando che siano gli eventi a trascinare qui e li? i nostri stati vitali e non lasciandosi atterrire da tutti gli effetti nefasti dei veleni che spesso -anche se ne siamo inconsapevoli- ci dominano.

Grazie, carissima Chiara Gamberale, e grazie infinite per lo ?share di questo testo, per cui ringrazio dal profondo del cuore la mia carissima amica Maria.

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Libri che possano riconciliare con Dio.

Vorrei un libro che mi riconciliasse con Dio.

È una bellissima richiesta, grazie.

La domanda dipende molto dalla tua situazione attuale, dalle cose con cui risuoni al momento, quindi molto anche dal tuo vissuto, da tutto quello che ti ha portato sino a qui.

Dalla tua domanda si coglie un desiderio di riavvicinarti a Dio, dal quale ti sei allontanata così, inconsapevolmente, o magari dopo una ferita, un dolore, ricevuto dalla vita.

Più che un libro potrebbero essere utili due o tre sedute di counseling, per capire meglio che cosa c’è dietro a questa «separazione», che per l’uomo è davvero dolorosa, il suo allentamento da Dio, come testimonia la nostra epoca più di ogni altra.

Se, in qualche modo, sei ancora credente o aperta alla possibilità di credere in alternativa, o anche insieme, al counseling, puoi anche cercare un consigliere spirituale che sarà sicuramente lieto di aiutarti a riallacciare il tuo rapporto con Dio.

Infine, la pratica della preghiera può essere davvero molto utile e fondamentale. In fondo, preghiamo tutti per sentirci più vicino a Dio e il rosario è appunto il sistema che abbiamo ricevuto per sentirci più vicini ai misteri della nostra fede, sempre, ovviamente, che tu sia cattolica; qualora non lo fossi, non importa, il discorso sarebbe valido ugualmente, mutatis mutandis.

Fatte queste importanti premesse, veniamo a parlare finalmente di libri. Il tema è davvero sconfinato, mi limiterò a dare solo qualche spunto, le prime cose che mi vengono in mente.

Personalmente, trovavo convincenti e irrobustenti il mio rapporto con Dio anche i libri scientifici, come quelli di biologia studiati al liceo, quando ti facevano toccare con mano la logica e i principi ispiratori del creato, tanto che si può davvero dire che tante vie portano a Dio.

A parte questa notazione, tuttavia, in generale io penso che il linguaggio che l’anima – che è quella parte di noi che più anela al rapporto con Dio – comprende meglio e da cui più si fa muovere sia quello della poesia e della bellezza.

Da questo punto di vista, le opere che possono essere utili sono tantissime, di nuovo ripeto che ne cito solo alcune.

«Guerra e pace», il grande capolavoro di Lev Tolstoj che ho appena finito di leggere, è intriso di riferimenti espliciti al Vangelo e precipita da una evidente concezione cristiana che emerge con chiarezza in tante parti dell’opera. L’ho adorato, è veramente un capolavoro altissimo. È impegnativo, ma restituisce tutti gli sforzi che si fanno per leggerlo con gli interessi. Ti consiglio la versione che puoi visualizzare facendo clic qui.

Ci sono tante altre opere di narrativa, specialmente dei grandi classici, dove Dio è una presenza viva e determinante, uno dei tanti personaggi per così dire, opere che così riavvicinano a Dio.

Una saga ad esempio che contiene tanta fede è la saga degli ultimi, della mia maestra Silvana De Mari, su cui puoi leggere maggiori informazioni qui.

A parte questo, ci sono alcuni libri della Bibbia che sono bellissimi, vere e proprie poesie, storie magiche, miti, che credo possano funziona molto bene a riguardo: cito ad esempio il libro di Giobbe, di cui parlo spesso nelle mie sedute di counseling, la storia di Tobia e Sara, a suo modo molto poetica, il Cantico dei cantici, l’Ecclesiaste. Il libro che trabocca più di amore per Dio è ovviamente quello dei salmi, su cui c’è un bel saggio di C.S. Lewis, il celebre autore delle Cronache di Narnia. Come edizione della Bibbia, ti consiglio di prendere questa.

Spero di averti dato qualche spunto utile, grazie ancora per la tua bellissima domanda.

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biblioterapia libri

Qual è il tuo linguaggio dell’amore?

Saggio

Una richiesta estremamente sintetica!

La saggistica dipende dagli interessi di ognuno di noi, quindi sarebbe sicuramente stato preferibile indicare quello che ti piace, quello che risuona di più con te.

Per ogni settore dell’esperienza umana, ci sono dei saggi fondamentali, ma è evidente che un libro, per quanto magnifico possa essere, ad esempio in materia di giardinaggio è destinato a risuonare poco con te, se il giardinaggio è una materia che non ti interessa.

Come sempre, si conferma la grande verità per cui qualsiasi percorso di evoluzione o «terapeutico» come la biblioterapia, ma anche, come ho detto tante volte, gli arcani, inizia al momento della formulazione della domanda.

È importante saper formulare le domande più funzionali di partenza, altrimenti si rischia di non arrivare da nessuna parte significativa.

Tutto ciò premesso, volendo comunque dare un consiglio in generale, a prescindere dallo specifico settore di interesse, a mio giudizio un libro che dovrebbe davvero leggere e assorbire ognuno di noi è quello dei 5 linguaggi dell’amore, su cui puoi trovare maggiori informazioni qui.

Si tratta di un manuale fondamentale del grande Gary Chapman, che consiglio a pressoché tutti i miei clienti del counseling, clienti dello studio legale, amici, parenti e conoscenti, perché coglie alcune fondamentali verità delle relazioni umane.

Siccome, come è stato giustamente detto «la vita è l’arte dell’incontro» (la citazione è in un disco di Vinicio de Moraes e Sergio Endrigo), un saggio che ti insegna cose fondamentali in materia di relazioni può a ben diritto essere considerato tra i primi libri da leggere, anche in mancanza di indicazioni specifiche.

Buona lettura.

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Leggere sul cellulare for dummies.

Oggi ho insegnato a mia madre a leggere sul cellulare.

Le ho installato Google Play Libri e le ho dato una copia de «Il vecchio che leggeva romanzi d’amore» di Sepulveda, che, per iniziare è ottimo: è un romanzo breve e una storia bellissima.

Le ho ingrandito i caratteri, ampliato leggermente l’interlinea e attivato il filtro luce blu per la visualizzazione serale. Lei ha un Note 9, con un display abbastanza grande.

Le si è aperto un mondo.

Anch’io preferisco il cartaceo, e vi resterò sempre legatissimo, ma credo che il digitale non sia da sottovalutare, in alcune circostanze può essere molto utile.

Alla fine, l’importante è leggere, quindi stare coi libri.

Certo l’esperienza col cartaceo è migliore, ma non per questo possiamo rinunciare alle alternative.

Ovviamente, un lettore con schermo e-ink sarebbe più riposante, ma il cellulare presenta il vantaggio di essere sempre con te…

Inoltre, l’ecosistema di Play Libri offre diversi vantaggi interessanti: tutti i libri, con i progressi di lettura, note, segnalibri, evidenziazioni, si sincronizzano. Così lei può, a seconda di come le conviene, leggere anche sul suo iPad.

Altri libri che le ho passato dopo il romanzo di Sepulveda:

È andata a finire che mi ha detto che vuole leggere Guerra e pace…

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Ti piace il genere dei racconti brevi? Nel ca …

Ti piace il genere dei racconti brevi? Nel caso, quali autori segui o quali ritieni migliori in questo genere? Grazie.

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La via del cuore coi tarocchi

Io te lo dico… il mio libro sui tarocchi sta venendo un vero incanto, molto più bello di quello che pensavo nel momento in cui l’ho iniziato.

Ci sto mettendo dentro tante cose fondamentali della mia pratica di counseling e credo che sarà veramente un libro che consentirà a molte persone di guarire tornando a vivere nel cuore, che poi è il vero tema del libro, mentre i tarocchi sono «solo» lo strumento per farlo.

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Video whatsapp

Tra leggere «Il conte di Montecristo», o «Guerra e pace», e guardare un video di 5 minuti che mi hanno mandato su whatsapp mi sa molto meno fatica leggere

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Grazie a Dio per gli ebook

Grazie a Dio esistono gli ebook così posso continuare a leggere e soprattutto scrivere anche ora che vado in ferie, senza portarmi appresso un quintale di carta. Il cartaceo resta bellissimo, il digitale in certi casi è così comodo.

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Appena ti riesce, leggi «Guerra e pace». Non …

Appena ti riesce, leggi «Guerra e pace».

Non ho mai avuto tra le mani nessun libro che assomigli così tanto alla vita degli uomini, alle sue meschinità e grandezze insieme, come questo.

La prossima volta che mi faranno la poco brillante domanda circa la natura del mio counseling, temo proprio che dirò di essere di scuola «tolstojana».

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Ancora solo sette giorni per scaricare gratui …

Ancora solo sette giorni per scaricare gratuitamente il mio ultimo racconto breve, dopodiché sarà solo a pagamento. Accorri!