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Cane del vicino e immissioni: che fare?

vivo in condominio ed è simile a una casa di corte. La mia vicina di casa, per entrare in casa sua, deve passare davanti al mio balcone. Poi c’è un cancellino che separa il mio balcone dal suo, lei ha un cane. Tutti i giorni il cane fa i bisogni sul suo balcone e secondo me non è igienico. Ho parlato con l amministratore ma nulla cambia. Che cosa posso fare?

È un problema di immissioni e il primo passo per trattare un problema di questo genere è sempre far inviare una diffida tramite un avvocato.

Naturalmente, se si pensasse che potrebbero esserci profili ulteriori rispetto a quelli di vicinato, come ad esempio di maltrattamento del cane o di rischi per la salute pubblica, che non mi pare emergano dalla tua descrizione del caso, si potrebbe valutare di coinvolgere gli enti preposti alla tutela di questi interessi.

In mancanza, direi che rimanga una vertenza tra privati, per cui la diffida mi pare sia proprio lo strumento da utilizzare, almeno in questa fase.

Se vuoi incaricare il mio studio per la diffida, chiama ora il numero 059 761926 e prenota il tuo primo appuntamento, concordando giorno ed ora con la mia assistente; puoi anche acquistare direttamente da qui: in questo caso, sarà poi lei a chiamarti per concordare giorno ed ora della nostra prima riunione sul tuo caso; a questo link, puoi anche visualizzare il costo.

Naturalmente, se vivi e lavori lontano dalla sede dello studio – che è qui, a Vignola, provincia di Modena, in Emilia – questo primo appuntamento potrà tranquillamente avvenire tramite uno dei sistemi di videoconferenza disponibili, o anche tramite telefono, se lo preferisci. Ormai più della metà dei miei appuntamenti quotidiani sono videocall.

Guarda questo video per sapere meglio come funzionerebbe il lavoro con me.

Ti lascio alcuni consigli finali che, a prescindere dal problema di oggi, ti possono sempre essere utili.

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Spese+strada+comune: come dividerle?

>per le spese manutenzione strada vicinale, siamo 12 famiglie distanti fra loro. La strada è lunga km 1, 750
Dobbiamo fare calcoli come nei condomini o pagare per la distanza della strada da percorrere fino alle rispettive abitazioni?

Anche nei condomini, in realtà, se un servizio é destinato ad avere un’utilità diversa per i diversi condomini, le spese di manutenzione si ripartiscono tenendo tale aspetto in considerazione.

In materia, dispone infatti l’art. 1123 del codice civile come segue:

«Le spese necessarie per la conservazione e per il godimento delle parti comuni dell’edificio, per la prestazione dei servizi nell’interesse comune e per le innovazioni deliberate dalla maggioranza sono sostenute dai condomini in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno, salvo diversa convenzione. || Se si tratta di cose destinate a servire i condomini in misura diversa, le spese sono ripartite in proporzione dell’uso che ciascuno può farne».

Un caso tipico di spesa ripartita non a millesimi ma in proporzione all’uso che se ne può fare data la situazione dei luoghi e strutturale del condominio é quella per l’ascensore, che varia a seconda dei piani.

Analogamente, potreste operare per la vostra strada, considerando che é destinata a servire i frontisti in maniera diversa a seconda di dove sono ubicate le case.

Suggerirei di fare un accordo scritto in modo che tale criterio venga «fissato» e seguito poi in tutte le occasioni successive, per evitare ogni volta di ridiscuterlo, valutando anche l’ipotesi di trascriverlo, eventualmente insieme ad altre pattuizioni ulteriori per il miglior godimento e la gestione della strada vicinale.

Se vuoi approfondire ulteriormente la questione o la situazione, chiama ora lo studio al numero **059 761926** e prenota il tuo primo appuntamento, concordando giorno ed ora con la mia assistente; puoi anche acquistare direttamente da [qui](https://blog.solignani.it/assistenza-legale/consulenza/): in questo caso, sarà poi lei a chiamarti per concordare giorno ed ora della nostra prima riunione sul tuo caso; a questo link, puoi anche visualizzare il costo.

Naturalmente, se vivi e lavori lontano dalla sede dello studio – che è [qui](https://goo.gl/maps/sS4isyhSuYDnP3Nz5), a Vignola, provincia di Modena, in Emilia – questo primo appuntamento potrà tranquillamente avvenire tramite uno dei sistemi di videoconferenza disponibili, o anche tramite telefono, se lo preferisci. Ormai più della metà dei miei appuntamenti quotidiani sono videocall.

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Strada che serve condominio: può essere ristretta?

il problema è legato a strada privata all’interno di un condominio, nel senso che la strada è di proprietà di un signore esterno appunto al condominio e ha bloccato una buona parte di un lato della strada per farne parcheggi da vendere …di fatto diminuendo la larghezza di tale strada…mi chiedevo se può farlo o meno…

Il caso sarebbe stato da descrivere con molti più dettagli, prima di tutto, purtroppo le situazioni immobiliari sono sempre piuttosto complesse.

Da quello che posso cercare di intuire da una descrizione così scarna, immagino che la strada sia oggetto di una servitù di passaggio a favore del condominio, una situazione comune specialmente in molte urbanizzazioni realizzate nei decenni passati.

Se così stanno le cose, bisogna vedere quale può essere il contenuto di questa servitù, cosa per la quale serve valutare gli atti costitutivi, se ne esistono di espliciti, o il possesso della stessa, così come esercitato nel tempo, insieme, ovviamente, alla condizione dei luoghi.

L’esercizio delle servitù, in generale, non può essere reso più gravoso: secondo l’art. 1057 cod. civ., infatti, «il proprietario del fondo servente non può compiere alcuna cosa che tenda a diminuire l’esercizio della servitù o a renderlo più incomodo».

Ti consiglierei di approfondire la situazione, anche perché ne va del valore del tuo immobile e quindi del tuo investimento. Se, peraltro, siete costituiti in un condominio, la spesa per fare gli approfondimenti e il lavoro necessario sul caso potrebbe essere ripartita sino a diminuire notevolmente.

Se vuoi fare insieme a me questo lavoro di approfondimento, chiama ora lo studio al numero **059 761926** e prenota il tuo primo appuntamento, concordando giorno ed ora con la mia assistente; puoi anche acquistare da [qui](https://blog.solignani.it/assistenza-legale/consulenza/): in questo caso, sarà poi lei a chiamarti per concordare giorno ed ora della nostra prima riunione sul tuo caso; a questo link, puoi anche visualizzare il costo.

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Spazzatura lasciata vicino al balcone: come fare?

abito in condominio con il balcone comunicante con il mio vicino e diviso solo da un vetro divisorio e la spazzatura del vicino emana cattivo odore. A volte siamo costretti a chiuderci in casa. Poi volte abbiamo sollecitato il signore a spostare i secchi o a chiudere ermeticamente la spazzatura ma invano! Da noi batte il sole tutto il giorno e i secchi di umido o differenziata diventando tipo una discarica a cielo aperto lui per non tenerla fuori la sua finestra la mette nella.parye finale del suo balcone e che invece è l’uscita principale di casa nostra costringendoci in estate a restare batticati in casa…

Il primo passo per trattare una situazione del genere è spedire una diffida all’altro condomino, mettendo in copia anche l’amministratore.

Per ulteriori dettagli sulla diffida, ti invito a leggere la nostra scheda pratica, oltre che quella in materia di immissioni.

Purtroppo, non ci sono soluzioni magiche per i problemi legali, soprattutto per uno come questo: l’unico modo per agire è iniziare a lavorarci sopra, come insegna la «filosofia» del mio approccio strategico.

Se vuoi procedere con la diffida, chiama ora lo studio al numero **059 761926** e prenota il tuo primo appuntamento, concordando giorno ed ora con la mia assistente; puoi anche acquistare da [qui](https://blog.solignani.it/assistenza-legale/consulenza/): in questo caso, sarà poi lei a chiamarti per concordare giorno ed ora della nostra prima riunione sul tuo caso; a questo link, puoi anche visualizzare il costo.

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Cattivi odori in condominio: come agire?

nel nostro condominio è subentrato un proprietario di un locale ad uso ufficio, il quale ha adibito il suddetto locale per deposito cibi, quali pesce, per la sua attività di ristorazione sita a 150 mt dal locale stesso.
sono stati apposte delle celle frigorifere. Nel condominio ci sono degli odori nauseanti provenienti dal pesce. possiamo fare qualcosa per evitare questa situazione? il proprietario può utilizzare questo locale all’interno del condominio per conservazione cibi?

La possibilità di svolgere questa attività deve essere verificata con riferimento a diversi aspetti, sia di natura civilistica che urbanistica che altro, tra cui il regolamento di condominio, che potrebbe vietare questo tipo di lavoro, e che tuttavia può avere diversa natura e origine, dal regolamento predisposto dal costruttore a quello deliberato a sola maggioranza dai singoli condomini.

Il primo passaggio comunque per trattare una situazione di questo genere è incaricare un avvocato di confezionare e spedire una diffida in cui si lamenta il problema e si chiede la cessazione delle condotte che si ritengono illegittime o dannose.

Se vuoi procedere e farmi fare questo lavoro, chiama lo studio al numero 059 761926 e prenota il tuo primo appuntamento, concordando giorno ed ora con la mia assistente.

Puoi anche acquistare on line direttamente da https://blog.solignani.it/assistenza-legale/consulenza/“>qui: in questo secondo caso, sarà lei a chiamarti per concordare giorno ed ora della nostra prima riunione sul tuo caso. Aprendo questo link, senza obbligo di acquisto, puoi anche visualizzare il costo.

Naturalmente, se vivi e lavori lontano dalla sede dello studio – che è a Vignola, provincia di Modena, in Emilia, questo primo appuntamento potrà avvenire tramite uno dei sistemi di videoconferenza disponibili, o anche tramite telefono, se lo preferisci. Per inviarmi i documenti, potrai usare questa semplice https://blog.solignani.it/info/strumenti-di-comunicazione/invio-files-e-documenti/“>guida.

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Quelli del piano di sopra fanno rumore: come fare?

Tutti i giorni nel piano di sopra è un continuo di correre e fare rumore ho chiamato anche i carabinieri senza una soluzione . Cosa posso fare altro . ? Sopra i vicinati se ne fregano . Cosa posso fare ?

Abbiamo parlato dozzine di volte di situazioni del genere e abbiamo persino una scheda di approfondimento, che puoi consultare qui.

Ovviamente, i Carabinieri non hanno nessuna competenza, non essendoci alcun reato, ma un problema di vicinato, che ha rilevanza solo civile, almeno al momento.

Ad ogni modo, il primo passo per trattare un problema del genere è quello di inviare, tramite un avvocato, una diffida ai responsabili dei rumori e dei comportamenti illegittimi, in cui tenere in copia, se del caso, l’amministratore del condominio.

Se vuoi procedere con la diffida, chiama subito il numero 059 761926 e concorda data e ora del primo appuntamento, che potrà ben essere anche in videochiamata se vivi e lavori lontano dalla nostra sede principale. Oppure acquista direttamente da qui, in tale secondo caso sarà poi il mio ufficio a chiamarti per concordare il momento del primo appuntamento.

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L’amministratore di condominio risponde per gli errori dell’appaltatore?

L’amministratore il 28 marzo ha organizzato una assemblea condominiale per ristrutturale il palazzo utilizzando il super bonus 110% presentandosi già con l’appaltatore. Le chiedo: nel caso l’impresa commettesse degli errori, l’amministratore è responsabile nei confronti dei condomini?

Purtroppo, è una domanda troppo generica per avere senso.

Posso solo provare a fare qualche ipotesi, ma, se il tema è particolarmente importante per te, ti consiglio di acquistare una consulenza in cui potrai, col mio aiuto, ricostruire la situazione di fatto e fare le valutazioni legali che ti interessano a riguardo.

Immagino che la maggioranza dei condomini abbia approvato il conferito dell’incarico all’impresa indicata dall’amministratore. Sei rimasto dissenziente rispetto a questa indicazione o hai votato a favore o ti sei astenuto? Se dissenziente o astenuto, hai impugnato la delibera nel termine di legge? Per maggiori dettagli, puoi consultare questo post.

Già in relazione alla deliberazione abbiamo molte variabili possibili.

In generale, poi, nel caso di errori da parte dell’azienda non vi è di norma responsabilità dell’amministratore del condominio, salvo che l’errore non sia riconducibile ad un aspetto che l’amministratore stesso avrebbe dovuto curare.

Se, infatti, l’impresa danneggia un’unità immobiliare o una delle parti comuni manovrando con un mezzo, che colpa ne avrebbe l’amministratore?

Se vuoi approfondire ulteriormente, chiama lo studio al numero 059 761926 e prenota il tuo appuntamento, oppure acquista direttamente da qui.

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Condominio non amministrabile: che fare?

Abito in una palazzina di 6 unità abitative 3 di queste sono state affittate. Il problema che sto riscontrando da quando ho acquistato quindi da 4 anni e che non ci sono regole all’interno del condominio e non essendoci un amministratore condominiale si fa molta fatica a farle rispettare, ad esempio lavori urgenti da fare che saltano sempre perché c’è sempre qualcuno contro (fogne, marciapiede, cortile con buche, pulizie extra interne ed esterne del condominio), come si può risolvere la questione?

La situazione in cui ti trovi, di difficoltà ad amministrare il condominio, è prevista dalla legge, che stabilisce in ipotesi del genere si può ricorrere all’autorità giudiziaria per la nomina, appunto da parte del giudice, di un amministratore del condominio, che provveda a fare le opere necessarie o opportune per la conservazione delle cose comuni e il buon andamento del condominio.

Prima di procedere con il deposito del ricorso, tuttavia, è consigliabile inviare una diffida agli altri condomini e/o proprietari, indicando che vi è l’intenzione di richiedere al giudice la nomina di un amministratore, salvo che non si trovi un diverso accordo per la gestione efficiente del condominio.

Purtroppo, un amministratore è sicuramente una spesa in più, anche se divisa in quote, ma a mio giudizio è una spesa che può essere utile decidere di affrontare, se serve per dare finalmente un’amministrazione di tipo efficiente al condominio e ad avere un punto di riferimento per le discussioni interne.

Se vuoi approfondire e magari iniziare a lavorare concretamente sul tuo problema, inviando la diffida o depositando il ricorso, chiama il numero dello studio 059 761926 e prenota il tuo appuntamento, oppure acquista direttamente da qui.

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10 cose sulla impugnazione delle delibere condominiali.

1) Puoi impugnare, innanzitutto, solo se sei stato assente o contrario: ovviamente, se hai votato a favore non puoi più farlo, anche se ci hai ripensato.

2) Il termine per impugnare é di 30 giorni dalla deliberazione, se eri presente, o dalla comunicazione della stessa, se assente.

3) Se però la delibera anziché annullabile é nulla o addirittura inesistente, l’impugnazione é sempre possibile, anche oltre il termine di 30 giorni.

4) Concettualmente, una delibera é nulla o inesistente, piuttosto che annullabile, quando presenta una magagna molto più grossa del solito.

5) Siccome non puoi sapere in anticipo se il giudice valuterà la delibera che intendi impugnare come nulla o inesistente piuttosto che annullabile, ti conviene per prudenza rispettare sempre il termine di 30 giorni.

6) Se il termine, viceversa, é già scaduto, impugna solo se hai ragionevoli possibilità che la tua delibera sia ritenuta nulla o inesistente: sarà fondamentale il tuo avvocato per aiutarti a capire questo.

7) In materia di condominio, é prevista la mediazione obbligatoria, per cui prima di impugnare in tribunale devi proporre l’istanza di mediazione.

8) La presentazione dell’istanza di mediazione interrompe il termine per impugnare, che ricomincia a decorrere per l’intero al termine della procedura di mediazione.

9) Un preventivo valido per tutte le ipotesi in cui si impegna una decisione assembleare condominiale é impossibile da formulare perché gli oggetti possono essere i più disparati: va fatto caso per caso.

10) Se sei vittima di una decisione condominiale che non condividi, prendi appuntamento immediatamente con un avvocato, perché il termine é molto breve, specialmente considerando il lavoro che c’è da fare, quasi sempre importante e non trascurabile.

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Vicino che forse usa gasolio abusivo: come agire?

Siamo 2 appartamenti uno sopra l altro entrambi dotati di garage! Da quello del vicino si sente puzza di gasolio e il loro contatore del gas è bloccato! Come faccio ad assicurarmi che non abbia un serbatoio illegale? Grazie

Ci sono due metodi per trattare una situazione del genere, uno più «soft» e uno invece più duro, che ti suggerirei eventualmente di utilizzare in progressione tra loro partendo dal più morbido.

Il primo metodo è quello di inviare una diffida tramite legale. Questa iniziativa rimane privata e nel caso vi sia un illecito il responsabile può eliminarlo senza subire conseguenze spiacevoli.

La seconda cosa che puoi fare è una vera e propria denuncia, a seguito della quale saranno le autorità competenti a fare le verifiche del caso, con applicazione poi delle sanzioni previste dalla legge.

Potrebbero esserci altri metodi da valutare, ma per conoscerli è necessario approfondire il caso.

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