/n«Il segreto della felicità terrena ed eterna: non soltanto adeguarsi alla volontà di Dio, ma aderirvi, identificandosi con essa, volere – in una parola – con un atto positivo della nostra volontà, la volontà divina.»
Josemaría Escrivá
/n«Il segreto della felicità terrena ed eterna: non soltanto adeguarsi alla volontà di Dio, ma aderirvi, identificandosi con essa, volere – in una parola – con un atto positivo della nostra volontà, la volontà divina.»
Josemaría Escrivá
Stamattina, insieme ai miei figli, andrò a confessarmi con l’occasione del Natale.
La confessione é un sacramento unico di noi cattolici ma soprattutto, se devo dire tutta la verità, é un momento indispensabile per l’uomo di oggi.
Con questo rito, il guerriero di carta igienica, convinto del mito e della retorica della forza, ma pieno di paure, smarrito e privo di senso che abita in tutti gli uomini che vivono oggi si trova, finalmente, ad un incontro fondamentale: quello con la sua debolezza, scoprendo che la può accettare, che ne può essere perdonato e può persino perdonarsene.
Egli si trova inoltre a tu per tu con un grande tabù di oggi, che é invece un oggetto fondamentale, perché la sua conoscenza, la sua consapevolezza sono in grado di salvare, e cioè con il peccato.
Il peccato versato in confessione non é una sorgente di giudizio, ma l’inizio della guarigione e della ripresa del proprio percorso evolutivo.
Negare i propri peccati, come si riduce per lo più a fare l’uomo di oggi, serve solo a farsene mangiare e corrodere interiormente.
Metterli a fuoco, renderli oggetto di consapevolezza e riflessione, viceversa, serve a renderti più forte.
Vai a confessarti, porta con te i tuoi figli e le persone che ti sono più care.
É gratis!
E buon Natale a tutti.
Condividi il post, semina, testimonia!
/n«L’anima mia è rivolta al Signore più che le sentinelle all’aurora.»
(Salmo 130, 6)
/n«Se anche vedessi un altro cadere manifestamente in peccato…, non ti sfiori neppure il pensiero di crederti migliore di lui; infatti tu non sai con certezza quanto tempo ancora potrà durare la tua capacità di persistere nel bene.
Tutti siamo fragili.»
Imitazione di Cristo
/n«Più studio e più acquisto la fede del contadino.»
Louis Pasteur
«Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l’amaro in dolce e il dolce in amaro.» Isaia 5,20
Bergoglio é sui generis come mago nero, credo sia davvero innovativo nel campo del male.
A suo modo, poteva esserci solo in un’epoca come la nostra,
particolarmente prona a scambiare il male col bene, per la più grande mancanza di discernimento rispetto a tutte quelle precedenti che la contraddistingue.
Non assomiglia a nessuno dei grandi cattivi, né del passato storico né della letteratura e immaginazione degli scrittori, ha una nota di spregevolezza del tutto inedita.
Spesso ho pensato fosse l’ipocrisia, ma non ne sono ancora certo.
L’unica sicurezza è che é completamente nelle mani di Satana, dalla testa ai piedi, così come tutti coloro che lo sostengono dall’interno della Chiesa, dal momento che da solo non continuerebbe a reggersi.
La telefonata di solidarietà a chi si é fatto una famiglia con l’utero in affitto separando per sempre i bambini dalle loro madri é una prova – un segno del diavolo – inconfutabile, ma prima di esse ce n’erano state tantissime altre, questa per chi ha orecchie per intendere é solo una conferma.
Tutti gli altri se non hanno aperto gli occhi nemmeno ora non li apriranno mai più ormai.
Se pensi che il cristianesimo sia una morale, cioè un codice di diritto penale rispetto al quale ognuno di noi viene giudicato in termini di diritto o sbagliato, lo hai confuso con una delle sue tante degenerazioni e ti trovi in errore, in una falsa percezione.
Ogni dottrina presenta una forma pura e tante distorsioni, in numero via via maggiore quanto più ha avuto successo. E, ovvio, altrettante persone che credono più nella distorsione che nella versione originale…
Il cristianesimo é una tradizione sapienziale, esattamente come il buddismo, che non a caso annovera tra le sue quattro grandi e nobili verità quella per cui la vita è dura e contiene la sofferenza.
Le grandi tradizioni sapienziali dell’umanità, tra cui appunto cristianesimo, buddismo ma anche tante altre, nascono proprio per questo, per lenire e dare un sollievo alla sofferenza che, prima o poi, c’è in qualsiasi vita umana e, magari, addirittura renderla un motore di crescita ed evoluzione.
Per questo il cristianesimo é una cultura patrimonio di tutti, non certo solo di chi crede, perché anche a prescindere dalla fede, é un corpus dottrinale, filosofico e letterario ricchissimo su cui solo un ignorante o un bigotto (laico) o un Bergoglio sputerebbe sopra.
Fides quaerens intellectum, ma anche il contrario, c’è del buono per tutti.
Se io, che sono cattolico romano, trovo tesori ricchissimi nel buddismo, nel sufismo, nello zen, perché chi non è cattolico rifiuta di vedere per principio quelli che innegabilmente ci sono nel cristianesimo?
/n«La verità è che la mancanza di religione è l’oppio dei popoli. Ovunque il popolo non creda in qualcosa al di là del mondo, adorerà il mondo. Ma, soprattutto, adorerà la cosa più forte del mondo.» (G. K. Chesterton)
«La pace che io vi do non è come quella del mondo: non vi preoccupate, non abbiate paura.» (Giovanni 14:27 ICL00D)
Oggi una bellissima richiesta di biblioterapia: quali sono i libri che possono riavvicinare a Dio?
Leggi e lascia anche tu il tuo commento, non qui però, ma sul blog, così lo vedono tutti. Grazie ?