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Raccolta porta a porta: dove deve andare il Comune?

Sono proprietaria di un appartamento sito in un blocco di tre condomini con accesso da area privata. Abbiamo problemi con il Comune in quanto non vuole garantire il servizio di raccolta rifiuti porta a porta perché non vuole accedere all’area privata. Insisto nel dire che la suddetta area è privata ma ad uso pubblico in quanto nel condominio insistono ben 2 scuole pubbliche e le aree pertinenziali non sono transennate quindi vengono utilizzate sia dalle maestre che dai genitori, ma soprattutto dal pulmino per i bambini. Legalmente è legittima la mia definizione di area privata ad uso pubblico anche se non espressamente definita nella Concessione Edilizia o in atti con l’Ente?

È una domanda poco pratica, e quindi di non molto senso, perché per arrivare a dare una risposta plausibile ad essa, e magari nemmeno sicura, bisognerebbe approfondire ben di più, leggendo anche la documentazione che hai menzionato, più molta altra.

Credo che la strategia per affrontare un problema di questo genere non possa essere questa.

Più interessante è capire i reali motivi per cui volete, necessariamente, collocare i rifiuti per la raccolta per forza in questa area piuttosto che in un’area disponibile adiacente dove effettivamente i rifiuti sarebbe raccolti senza problemi.

Ci sono, ad esempio, aspetti di sicurezza, comodità, possibile esposizione ad atti di vandalismo o altre cose del genere?

Credo che si dovrebbe partire da qui per inquadrare meglio il problema da un punto di vista strategico.

Inoltre sarebbe fondamentale, subito dopo aver chiarito meglio questi aspetti, inviare comunque intanto una diffida sia all’ente responsabile sia alla società che gestisce la raccolta con l’invito ad effettuare il servizio anche all’interno dell’area privata, per portare la vertenza ad un livello più concreto e iniziare a formare documentazione ufficiale che in seguito potrebbe essere importante.

Per vedere cosa costerebbe una diffida del nostro studio, ed eventualmente acquistarla, puoi collegarti a questa pagina Ti raccomando, con l’occasione, di iscriverti alla newsletter del blog, o, se non ti piace la mail, al gruppo Telegram, in modo da non perderti importanti e utili aggiornamenti quotidiani.

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Contenitori in cui scaricano estranei: se arrivano sanzioni?

nel mio comune di residenza è partita da pochi giorni la raccolta differenziata porta a porta; vivo in un condominio di 18 appartamenti e la maggioranza ha deciso di tenere i contenitori all’esterno dell’edificio. La conseguenza di questo determina l’abbandono dell’immondizia anche da estranei e nei giorni diversi da quelli di raccolta. Ne deriveranno pertanto multe a carico del condominio. La mia domanda è: posso, ed eventualmente come, tutelarmi?

La tua, al momento, mi sembra solo una congettura, un’ipotesi, nel senso che episodi di questo genere non si sono ancora verificati, ma tu sospetti che, quasi sicuramente, si verificheranno non appena ce ne sarà l’occasione.

Questo è un aspetto molto importante, perché la pratica giuridica si occupa di solito di problemi reali e concreti, e non di ipotesi, che diventa molto difficile trattare e, in casi estremi, portare davanti ad un giudice.

Del resto, la decisione sulla collocazione dei contenitori per la raccolta è una decisione che spetta alla maggioranza dei condomini riuniti in assemblea, secondo le regole dettate dal codice civile per l’amministrazione del condominio.

Se vuoi, comunque, manifestare la tua contrarietà, e magari anche dare un suggerimento che può essere utile, puoi spedire una posta elettronica certificata all’amministratore dove esponi il fatto che, con la decisione adottata, c’è questo rischio, rispetto al quale fai ogni riserva qualora dovessero derivare sanzioni amministrative, e, al contempo, suggerisci l’installazione di un impianto di videosorveglianza che, come tale, potrebbe essere utile al condominio anche per altri motivi di sicurezza.

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Ritiro immondizia: che fare se l’azienda non provvede?

ho un quesito da porle da circa due anni sono proprietaria di un’autolavaggio e da circa sei mesi ho problemi con ama per il ritiro dell’immondizia più volte sollecitati tramite i numeri verdi il comune ed internet, più volte mi sono recata presso l’isola ecologica addetta al ritiro ma non avendo risposta l’altra sera ci sono tornata per protestare ed ho sversato un secchio di immondizia ( carta e foglie d’albero ) e sono stata aggredita e presa a parolacce ( mi astengo nel pronunciarle) dal capo area nell’andare via con il furgone, il capo area mi procurava un danno al furgone stesso con un pugno è intervenuta la Polizia di Stato i quali mi hanno consigliato di fare un’esposto presso il loro commissariato, fatto sta che i rifiuti sono sempre all’interno del mio autolavaggio, giova precisare che pago regolarmente la tassa sui rifiuti, lei cosa mi consiglia?

Questo purtroppo è un esempio di come non bisognerebbe muoversi nel trattare i problemi legali.

Hai fatto cose poco utili, come chiamare i numeri verdi, che sono sempre inconcludenti (si può provare al massimo una volta…), finché non ti sei adirata e a quel punto hai commesso un fatto che è sostanzialmente sbagliato, col risultato di confondere la situazione e, facendoti passare almeno parzialmente dalla parte del torto, rende ancora più difficile trattare il problema.

La prima cosa che avresti dovuto fare sarebbe stata scrivere una lettera agli enti interessati, illustrando la situazione, le tue ragioni e chiedendo loro di intervenire. Avresti potuto spedirla anche tramite posta elettronica certificata. L’avresti potuta confezionare da sola o, potendo, magari se hai una polizza di tutela legale o un contratto di protezione, con l’assistenza e la firma di un legale.

Ed è proprio da lì, comunque, che devi ripartire. Fai scrivere una diffida, a questo punto, visto che la situazione si è complicata e c’è stato anche l’intervento dell’Autorità, tramite un avvocato.

Chiedi un preventivo perché il suo compenso dovrai anticiparlo tu, senza nessuna garanzia di poterlo poi recuperare in seguito, nonostante la ragione possa essere o sia dalla tua parte.