Ho un debito di circa 6000 euro accumulato per bolli auto non pagati di tre autovetture intestate a me ma di fatto appartenenti a quello che adesso è il mio ex marito. Io sono disoccupata, ho 4 bambini minori per i quali mi passa in tutto 700 euro al mese, convivo con un compagno e riesco in qualche modo a sopravvivere. Ho rateizzato questo debito ma non riesco a pagarlo perché io ovviamente sono in difficoltà e il mio ex marito, che riconosce moralmente il debito come suo, non riesce comunque a darmi i soldi per le rate. Le chiedo se esiste una via d’uscita del tipo che lui possa accollarsi in qualche modo queste cartelle anche di fronte a equitalia diventando responsabile del debito al posto mio.
Potresti accollare il debito al tuo ex marito, ma rimarresti obbligata anche tu.
L’art. 8, comma 2, dello Statuto del Contribuente contiene una disposizione con la quale viene dichiarato ammissibile l’accollo del debito d’imposta altrui, con la precisazione che questo non potrà mai determinare la liberazione del contribuente originario.
In altri termini, dopo la stipulazione del contratto di accollo, tu continuerai a rispondere unitamente al tuo ex marito, configurandosi una responsabilità cumulativa, ed Equitalia potrà rivalersi indifferentemente sul patrimonio di uno di voi.
L’accollo, tuttavia, ti garantirebbe la sicura possibilità di rivalerti, dopo l’adempimento dell’obbligazione tributaria, sul tuo ex marito.
Posto che non sembrano esserci ostacoli circa l’applicazione della norma alle tasse, potresti redigere una dichiarazione sottoscritta da entrambi, con la quale si attesti l’avvenuto accollo della tassa automobilistica.