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diritto

Ddl Zan: addio senza alcun rimpianto.

Il disegno di legge Zan era un’autentica merda.

Lo dico innanzitutto da giurista, da tecnico della materia.

Mal progettato, peggio scritto, raffazzonato ed ingiustificatamente eterogeneo: non avrebbe dato nessuna tutela in più alle categorie che avrebbe dovuto proteggere.

Una vera e propria presa in giro, di cui non aveva bisogno nessuno. Anzi, un vulnus per il nostro ordinamento e quel poco che rimane dei suoi principi.

É per questo che é morto, perché lo schifo che faceva era palese anche a molti, ad esempio, del PD, alcuni dei quali gli hanno votato contro apposta – e hanno fatto benissimo.

Ad alcuni, poi, probabilmente dava anche fastidio che Zan, il promotore, avesse potuto appuntarsi la medaglia di questa «vittoria», per quanto di plastica, sul petto, se fosse passato e così gli hanno, da buoni amici, fatto lo sgambetto.

Che ora costoro, e i loro compagni di partito, protestino indignati contro la destra, i conservatori che tengono bloccato il Paese, l’Italia che é un paese cattolico – uno dei bias cognitivi più infondati – é solo grottesco, come tante cose purtroppo della politica.

La politica appunto che, al contrario di ciò che predicava Platone, non è affidata agli ottimati, ma, al contrario, ai peggiori: a coloro che non sarebbero in grado di guadagnarsi la pagnotta altrimenti, perché non saprebbero né fare, né tantomeno tenersi un lavoro.

Poi ci sono quelli che, senza averlo mai nemmeno letto, sono convinti che si tratti di una sconfitta per «i diritti» – una cosa che non esiste, per puro «sentito dire», simpatia o, viceversa, antipatia, logica del «non so se è vero, ma io intanto lo condivido».

Pazienza.

Forse arriverà un giorno in cui i cervelli verranno pesati, anziché semplicemente contati.

Tiriamo intanto serenamente la catena su questo ennesimo disegno di legge che se ne va – che salutiamo con onore e dignità, perché la morte restituisce a tutti l’innocenza.

Conclusioni

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pillole

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Forse è la prima donna che può davvero esprimere il femminile nella politica, in mezzo a tante desolanti imitatrici dei maschi cartabia

«La giustizia deve sempre esprimere un volto umano»

Docente di diritto, ha presieduto la Corte costituzionale fra il dicembre 2019 e il settembre 2020
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/nBrunetta che elogia Di Maio é una chicca della politica veramente di gran pregio ?

L?economista di Forza Italia: la nuova fase mi commuove
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Perché la politica é legata alla crescita pe…

Perché la politica é legata alla crescita personale?

Uno non potrebbe limitarsi a lavorare su se stesso, ignorando la spazzatura che viene quotidianamente riversata sull’uomo contemporaneo dai media e dai social?

Purtroppo no. Esiste un inconscio collettivo dell’epoca neoliberista che rema molto contro ogni processo di vera evoluzione dell’uomo e della donna di oggi.

Ci sono dei veri e propri inquinanti psichici e spirituali dai quali, se non ci si difende, si producono danni reali.

Dopo i commenti estremamente critici ricevuti al mio post sul monologo di Rula a Sanremo2020, devo dire che ho riconsiderato la mia opinione a riguardo. Attualmente penso, molto pianamente, che se fossimo un popolo con le palle organizzeremmo una vera class action contro la Jebreal, la Rai e Sanremo in cui richiedere i danni causati
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editoriali news

buona festa del Sole a tutti!

Sole-e-mare

Voglio cogliere l’occasione delle feste di fine anno per ringraziare tutti voi che mi seguite oramai da anni sul blog, dimostrando di apprezzare un punto di vista diverso sulla realtà, non solo giuridica, e per farvi naturalmente gli auguri, per voi e le vostre famiglie.

Il periodo non è favoloso per il nostro Paese e il settore legale non fa eccezione, anzi per non pochi aspetti è messo molto peggio di altri comparti dell’economia e dell’amministrazione.

Gli ultimi governi, con pretesti demenziali e bugie davvero falsissisime, hanno aumentato in modo esorbitante il costo della giustizia, tagliando al contempo i servizi della stessa, compiendo operazioni che in un altro Stato avrebbero determinato forme di ribellione, come quella che ha privato ampie fasce della popolazione di un tribunale di riferimento, mentre da noi sono passate nella generale indifferenza, oppure la riforma, estremamente penalizzante, dell’equa riparazione, anche questa perpetrata con la scusa della sua «razionalizzazione».

Solo qualche avvocato ha protestato, ma purtroppo la gente quando vede un avvocato scendere in piazza pensa lo faccia per difendere qualche privilegio – che in realtà non esiste, è solo che i legali riescono a capire cosa si perde quando viene soppresso un tribunale, mentre la gente comune lo capisce solo nel momento in cui gli capita di aver bisogno di un giudice.

A quanto pare, la legge di stabilità approvata in via definitiva nei giorni scorsi, ha sostanzialmente eliminato la possibilità per molte persone di ricorrere al patrocinio a spese dello Stato, l’unico modo che aveva tanta gente di potersi permettere un avvocato, compromettendo così definitivamente un istituto che aveva già molti limiti nell’assetto precedente. Anche questa è una cosa profondamente vergognosa, il problema è che la società non capisce queste cose ancora una volta finché non gli capita una questione o una vertenza in cui è necessario rivolgersi ad un legale. La cosa più triste è che non lo capiscono, o più probabilmente non lo vogliono capire, nemmeno i media, che in un paese moderno dovrebbero svolgere la loro funzione fondamentale di avvertire la società almeno delle magagne più grandi tentate dai governi, mentre nella nostra repubblica, fatta alla rovescio, sono pagati dal governo.

Sapete che sono iscritto al movimento 5 stelle, del quale si può dire tutto quello che uno vuole, e sul quale si possono esprimere tante critiche, ma che non si può negare costituisca finalmente una opposizione vera e genuina in parlamento e fuori, una cosa di cui c’era assoluto bisogno nel nostro paese dopo decenni di inciuci architettati da forze politiche formalmente contrapposte ma sostanzialmente pronte sempre ad accordarsi per combinare qualche affare, come del resto comprova il fatto che siano al governo assieme.

Non so come sarà il 2014, dovremo temo aspettarci tanti altri cambiamenti e non tutti positivi, anzi. Però credo che si debba rimanere positivi, non tutto quello che porta la crisi è negativo, ci sono anche tante cose da recuperare. La rivoluzione digitale, una delle grandi ere della parabola umana dopo quella agricola ed industriale, è solo agli inizi, ma già ci ha fatto capire quanto sia importante ed arricchente restare in contatto e poter interagire, tramite le reti sociali e i blog, con le persone in grado di avere un significato per le nostre vite.

Vedremo cosa succederà, al momento limitiamoci a celebrare con soddisfazione la rinascita del Sole. Da un paio di giorni, le notti hanno iniziato ad essere meno lunghe e sempre più corte, abbiamo iniziato la risalita verso la bella stagione e verso la vita.

Vi lascio una manciata di link, con l’invito a darci un’occhiata, potrebbero esservi utili nel periodo che verrà.

  • Lo stile di vita paleo
  • La tribù della paleo
  • La tutela giudiziaria (consiglio UCA o DAS, mentre purtroppo non posso più consigliare Arag)
  • gli avvocati dal volto umano su facebook
  • e tutti gli altri gruppi da me gestiti, che sono una occasione fondamentale di interazione e contatto.